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Magnolia

La Magnolia è uno degli alberi da fiore più popolare e diffuso grazie alle sue bellissime foglie e ai suoi fiori dal profumo inebriante.

Magnolia, coltivazione
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CLASSIFICAZIONE BOTANICA E ORIGINE DELLA PIANTA

La Magnolia appartiene alla famiglia Magnoliaceae ed è un albero dalle caratteristiche ornamentali come pochi. Conta circa 120 specie tra alberi e arbusti, decidui o sempreverdi, che crescono spontanei tra i boschi e nelle zone umide dall'Himalaya all'Asia orientale e sud orientale, dell'America del nord e dell'America tropicale.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Viene coltivata per i suoi fiori appariscenti, profumati e solitari, eretti o penduli od orizzontali, a forma di coppa, di calice o stellati spesso prodotti prima delle foglie, di colore bianco, rosa, rosso, viola o giallo, crema o verdognolo, direttamente dai rami a ricordarci l’arrivo della bella stagione. Le foglie sono molto decorative per lo più ovali di un bel verde intenso, grandi, cerose e lucide. Anche i frutti sono molto decorativi perchè spesso hanno i semi rivestiti di rosso, molto belli da vedere.

Fiori e frutti di Magnolia
Nota 1

COME COLTIVARE LA MAGNOLIA

Coltivare la Magnolia è semplice in quando è una pianta che non richiede molto attenzioni ed è abbastanza rustica. Vediamo come fare.

ESPOSIZIONE E TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Le zone di crescita della Magnolia variano a seconda della specie, ma la maggior parte di esse prospera in pieno sole o in ombra parziale. L'ombra riduce la fioritura.

Le piante a fioritura molto precoce è preferibile posizionarle dove non siano esposte eccessivamente al vento freddo o al gelo, al fine di evitare che i boccioli fiorali siano rovinati dalle gelate tardive. In generale il clima non deve essere troppo caldo in estate e troppo umido in inverno. Pertanto la sua esposizione varia a seconda del clima:

  • regioni del nord: esposizione in pieno sole durante tutto il giorno o con poca ombra nel pomeriggio. Può aiutare sistemare la pianta vicino a un muro che la protegge dal vento e accumula calore;
  • regioni del sud: optare per una zona soleggiata al mattino e riparata dal sole del pomeriggio.

MESSA A DIMORA E TIPO DI TERRENO DA USARE

Per la messa a dimora occorre ricordare che la Magnolia ama dei terreni profondi, soffici e molto ben drenati in quanto non tollera i ristagni idrici. E' consigliabile avere un terreno da neutro a leggermente acido ( pH da 5.5 a 6.5) perchè con il tempo potrebbe manifestarsi una fogliare, soprattutto nelle specie decidue. Se il terreno è argilloso e alcalino e vuoi comunque piantare una Magnolia, allora o sostituisci in toto il terreno oppure solo parzialmente, però aggiungi della torba o terriccio specifico per acidofile e stallatico matura. Con il tempo però e con le lavorazioni e le annaffiature con acqua calcarea, il terreno ritorna al suo stato originale. E' preferibile allora optare per specie tolleranti, quali la Magnolia stellata e la Magnolia kobus.

La messa a dimora va realizzata quando il pericolo delle gelate è passato:

  • nelle regioni del nord: all'inizio dell'autunno (settembre/ottobre) o in primavera inoltrata;
  • nelle regioni del sud: anche in pieno inverno se le temperatura restano miti, al di sopra di 0°C.

COME MANTENERE IL TERRENO ACIDO

L'aggiunta della torba o terreno per acidofile alla lunga non risolvono il problema di un terreno alcalino, corretto per essere acido e si vuole mantenere acido. Infatti le annaffiature con acqua calcarea e le lavorazioni lo faranno ritornare al pH originale. Per risolvere maggiormente, si può dare al terreno in autunno e primavera del solfato di ferro, che andrà incorporato ben in profondità nel terreno. Anche una realizzata con torba, corteccia e aghi di pino può essere un aiuto. Se dovesse poi comparire la clorosi fogliare e avere poca fioritura, allora somministra del ferro chelato in granuli per tutto il diametro della chioma.

CONCIMAZIONE

La Magnolia non è una pianta particolarmente esigenze in quanto a nutrizione però è opportuno ogni anno arricchire il terreno in autunno con del concime organico maturo e un poco di torba per mantenere leggermente acido il pH del terreno. In primavera puoi spargere per tutto il diametro della chioma, un concime per piante acidofile a lenta cessione.

PACCIAMATURA

Per la Magnolia il terreno deve mantenersi sempre fresco pertanto, nelle regioni del sud Italia durante il caldo estivo è opportuno il terreno preferibilmente con corteccia di pino tutto intorno alla chioma.

Magnolia grandiflora
Nota 1

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

La Magnolia non richiede grandi annaffiature una volta che la pianta è grande e il clima non si presenta troppo secco. Solo su esemplari giovani durante la stagione calda è opportuno annaffiare regolarmente così come su esemplari adulti solo se il terreno diventa troppo secco durante i periodi caldi.

COME POTARE LA PIANTA

La Magnolia non ha necessità di potature dato che sono piante a crescita abbastanza lenta e per sua natura, la chioma cresce in modo armonico senza l'intervento dell'uomo. Al più, dopo che la pianta ha fiorito, si possono tagliare i rami rovinati o che sono cresciuti poco, senza però potarla troppo.

Se si desidera darle una forma particolare meglio farlo nei primi cinque anni di vita della pianta con realizzate in primavera, prima della fioritura.

MOLTIPLICAZIONE

La Magnolia si moltiplica in diversi modi:, per talea, o per innesto. Tieni conto che solo la moltiplicazione per seme non ti garantisce d'avere una pianta identica alla pianta madre in quando subentra la variabilità genetica.

La più diffusa è senz'altro la . Si preleva una porzione di ramo lunga circa 20 cm a metà estate, tagliando al di sotto di un nodo. Si elimina la gemma apicale e si lasciano solo un paio di foglie. Si prepara un terriccio composto da sabbia e torba in parti uguali e si pianta la talea dopo averla cosparsa di polvere rizogena per favorire la radicazione. Si tiene il vasetto in un luogo caldo e si mantiene il terreno sempre umido, lontano dal sole diretto fino al momento della radicazione.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Le magnolie raramente hanno gravi problemi di parassiti o malattie. Le limacce possono rappresentare un problema perchè durante la fioritura salgono lungo la pianta e si nutrono dei teneri germogli. In questo caso, in commercio si trovano diversi prodotti lumachicidi. Possiamo riscontrare anche marciumi radicali causati da un cattivo drenaggio dell'acqua nel terreno.

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE

Le diverse specie e ibridi di Magnolia possiamo suddividerli in due grandi gruppi:

1. MAGNOLIE SEMPREVERDI che mantengono le foglie durante tutto l'anno.

Magnolia grandiflora

: la pianta ad alto fusto che tutti noi conosciamo con foglie grandi e lucide, fiori bianchi enormi e profumati che fioriscono dalla fine dell'estate all'autunno larghi fino a 25 cm. Pochi alberi possono eguagliare la sua bellezza. E' semplice da coltivare però ha alcuni svantaggi: ha radici superficiali per cui non si può coltivare l'erba sotto la sua chioma e spesso rompe il pavimento sovrastante; le giovani piante impiegano anche 10 anni a fiorire; perde le foglie tutto l'anno perchè le ricambia in continuazione; occupa molto spazio in giardino (a maturità la chioma di espande anche fino a 12 m e raggiunge un'altezza di 15-20 metri) per contro può essere coltivata anche in spiaggia o sulle dune ed è abbastanza resistente alle brezze marine salate.

Magnolia virginiana

: non è un albero di grandi dimensioni per cui va meglio in un giardino. Nelle regioni a clima mite si comporta come sempreverde. E' più resistente al freddo della grandiflora e tollera i terreni umidi. Fiorisce da inizio estate a inizio autunno con fiori di colore bianco crema larghi fino a 6 cm.

Magnolia delavayi

: fiorisce all'inizio dell'estate, prima delle foglie, producendo grandi fiori da orizzontali a penduli di colore rosa-lillà chiaro larghi fino a 12 cm e profumati. Le foglie sono di colore verde brillante.

2. MAGNOLIA DECIDUE che perdono le foglie durante la brutta stagione.

Queste magnolie sono tutte di origine asiatica e sono coltivate in Europa da tantissimi anni. In genere le fioriture sono a fine inverno-inizio primavera prima di produrre le foglie: la loro bellezza non si può descrivere. Ammirare un albero spoglio di foglie ma ricco di fiori profumati, non ha eguali. Ritroviamo:

Magnolia x Soulangeana

: nata dall'ibridazione della M. liliflora x M. denudata. E' un piccolo arbusto a crescita lenta che fioriscono in primavera, prima dell'emissione delle foglie o contemporaneamente) con grandissimi fiori a calice, con colori viranti dal rosa, al rosso al viola, al bianco, larghi da 8 a 30 cm.
Magnolia x Soulangeana
Magnolia x Soulangeana (Nota 1)

Magnolia liliflora

: è un ibrido molto simile alla soulangeana, fiorisce alla fine dell'inverno sui rami senza foglie e i fiori sono con i petali di colore rosa intenso disposti a forma di coppa. La varietà Magnolia liliflora 'Susan' fiorisce da aprile a maggio ed ha una fioritura molto lunga.

Magnolia kobus

: a metà primavera produce una profusione di fiori bianchi a calice talvolta sfumati di rosa alla base, larghi fino a 10 cm.

Abbiamo poi le magnolie stellate (sempre a foglia decidua) caratterizzate dall'avere grandi fiori a forma di stella che sbocciano su un albero privo di foglie. Sono piante che raggiungono l’altezza di circa 3 metri nel corso degli anni e non richiede particolari attenzioni. Sono resistenti al freddo, al calore. Ritroviamo:

Magnolia stellata

: la sua particolarità sono i fiori stellati eretti o orizzontali bianchi o talvolta sfumati di rosa larghi 12 cm. Compaiono a inizio e metà primavera prima delle foglie.  Molto coltivata è la Magnolia stellata 'Rosea'  con fiori molto numerosi in marzo - aprile, presenti prima della comparsa delle foglie.

Magnolia x loebneri

: produce fiori stellati a metà primavera prima delle foglie bianchi talvolta sfumati di rosso-lillà larghi 8-12 cm.

Magnolia stellata
Magnolia Stellata (Nota 1)

ETIMOLOGIA DEL NOME MAGNOLIA

Il nome del genere Magnolia è stato dato in onore di Pierre Magnol (1638-1715), un medico e botanico francese, direttore dell'orto botanico di Montpellier (Francia).

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

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Note

1. Immagine concessa sotto licenza

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