Il tiglio appartiene al genere Tilia ed alla famiglia delle Tiliaceae. Sono alberi che crescono spontanei in quasi tutta l'Europa fino a 1500 m s.l.m., molto longevi che possono arrivare ad avere anche 1000 anni.
In nome deriva dal greco ptilon «ala o penna leggera» per la caratteristica brattea laterale dei peduncoli dell'infiorescenza.
E' è un albero alto dai 15 ai 30 m di altezza a foglia decidua, con tronco diritto, corteccia liscia che diventa screpolata, grigiastra e con venature longitudinali quando la pianta ha più di vent'anni di età. Presenta la particolarità di sviluppare numerosi polloni alla base che sono normalmente utilizzati per la moltiplicazione della pianta.
Le radici sono profonde ed espanse.
Le foglie sono alterne provviste di un lungo picciolo, cuoriformi, di colore verde più o meno intenso, con i margini seghettati e l'apice acuminato e presentano una leggera peluria più o meno sviluppata a seconda della specie.
I fiori sono ermafroditi, molto profumati, di colore bianco-giallastri, riuniti in piccoli mazzetti portati da un peduncolo che parte dalla brattea laterale che serve a favorire la disseminazione dei frutti, una volta maturi, ad opera del vento.
I frutti sono a forma di capsula ovale delle dimensioni di un pisello.
I tigli sono piante utilizzate come alberazione stradali emanando un gradevole profumo in giugno o luglio, durante la fioritura e a scopo medicinale per le innumerevoli proprietà terapeutiche.
Esistono numerose specie di tiglio così come esistono numerosissimi ibridi in quanto sono piante interfertili per cui si incrociamo molto facilmente tra loro. Per questo motivo l'identificazione delle singole specie non è semplice.
Tilia cordata o Tilia parvifolia è il tiglio selvatico. E' una pianta originaria dell'Europa e del Caucaso diffusa nelle zone collinari e non si spinge in montagna.
E' provvista di un robusto tronco, breve, liscio quando la pianta è giovane e variamente fessurato e spaccato quando la pianta diventa adulta con una ramificazione densa e compatta. Di solito viene coltivata in modo che assuma una forma piramidale o conica e allo stato naturale non supera i 25 m di altezza.
E'una specie decidua, con foglie di colore verde scuro e lucide e terminanti con una breve punta. Le foglie hanno dei piccoli ciuffi di peli rossicci agli angoli delle nervature nella pagina inferiore. I fiori sono provvisti di brattee. Le foglie sono più piccole rispetto al Tilia platyphyllos.
E' una specie utilizzata per le sue proprietà terapeutiche.
Tilia platyphyllos nota anche come Tilia europea o tiglio nostrano è diffuso in tutta l'Europa centrale e meridionale.
Le foglie sono più grandi rispetto alle altre specie e lievemente vellutate nel picciolo e nella pagina inferiore con ciuffi di peli all'ascella delle nervature di colore bianco ed i fiori che sono più profumati rispetto alla Tilia cordata. Il legno è bianco, tenero, di facile lavorazione e molto poroso.
E' una specie molto longeva ed è la più utilizzata per le sue proprietà terapeutiche.
Tilia americana come dice il nome stesso è originario del nord America e fu introdotto in Europa nella metà del 1700.
E' un albero che nei suoi luoghi d'origine raggiunge i 35 m d'altezza. Le foglie possono raggiungere i 23 cm con i margini dentellati e terminanti a punta. I fiori, provvisti di 5 petali e 5 sepali sono muniti di 5 staminodi vale a dire di stami sprovvisti di antera.
Il suo legno è in genere usato per serramenti e imballaggi ed è inoltre usata per le sue proprietà terapeutiche.
Tilia intermedia, come dice il nome stesso, è una specie che presenta caratteristiche intermedie tra Tilia cordata e Tilia platyphyllos. Si distingue dal Tilia cordata per le foglie che non sono glauche, i fiori sono più profumati ed i frutti di maggiori dimensioni con endocarpo più resistente. Dal Tilia platyphyllos si differenzia per avere le gemme, i rametti ed i piccioli privi di peli e per le foglie glabre nella pagina inferiore.
Dai suoi tessuti si ricava una fibra tessile molto resistente che era molto utilizzata specialmente in Germania ed in Russia. Da questa pianta è nato l'aggettivo tiglioso per indicare qualcosa di duro e tenace.
E' una specie utilizzata per le sue proprietà terapeutiche.
Il tiglio è un albero che cresce in pieno sole che si adattano abbastanza bene alle diverse situazioni crescendo infatti senza troppi problemi anche negli ambienti urbani e tollerando quindi l'inquinamento atmosferico. Non gradisce però né l'eccessiva umidità né i terreni troppo asciutti.
Sono piante molto tolleranti anche alle basse temperature. In queste condizioni però i semi non giungono a maturazione.
In genere non ha necessità di concimazioni durante la sua crescita, al momento dell'impianto si apporta la sostanza organica.
Preferisce terreni profondi, umidi, ben drenanti e con ph tendenzialmente acido.
Le piante durante l'inverno devono essere potate per eliminare i numerosi polloni che crescono alla base della pianta e per contenere il suo sviluppo e dargli la forma desiderata. Le piante coltivate vengono allevate in modo che la loro altezza non superi i 4 m per agevolare la successiva raccolta dei fiori.
Fiorisce nei mesi di giugno - luglio producendo dei fiori molto profumati e molto ricercati dalle api in quanto producono abbondante nettare. I semi maturano ad ottobre.
Si propaga o per seme o per talea dai polloni laterali.
MOLTIPLICAZIONE PER SEMI
Se si prevede di fare la semina in vaso o in semenzaio, i semi vanno piantati all'inizio della primavera in una composta formata da terriccio fertile e sabbia.
Sarebbe preferibile utilizzare semi che non abbiano ancora lignificato il loro tegumento esterno e seminarli appena raccolti in serra fredda. Un seme di questo tipo germinerà la primavera successiva anche se potrebbero volerci anche 18 mesi.
Se si seminano quando il tegumento esterno è oramai indurito i tempi di germinazione diventano molto lunghi, mesi se non addirittura anni se non si interviene con opportune tecniche per interrompere la dormienza del seme. Un metodo è quello di stratificare il seme per 5 mesi a temperature elevate (intorno ai 30°C) a cui seguono 5 mesi di temperature fredde (intorno ai 2°C).
Una volta che hanno germinato si devono fare sviluppare in serra per il primo inverno e poi trapiantarli nella posizione definitiva in tarda primavera o all'inizio dell'estate.
MOLTIPLICAZIONE PER TALEA DI POLLONI
Molto più semplice è la moltiplicazione per polloni prelevandoli alla base dell'albero con un po' di radici durante l'inverno e trapiantandoli immediatamente.
I polloni hanno una elevata capacità di radicazione.
E' importante durante il periodo iniziale, tenere il terreno costantemente umido per favorire una più rapida radicazione.
I sesti d'impianto sono mediamente di 3 m lungo la fila e 4,5-5 m tra la fila.
Sono diverse le patologie che possono interessare il tiglio, soprattutto causate di insetti.
La lotta è sempre problematica in quanto è limitata dal tipo di ambiente nel quale la pianta si trova (viali, parchi, giardini, ecc); dalla possibilità tecnica di eseguire l'intervento a seconda delle dimensioni della pianta; dalla mancanza di presidi sanitari specifici registrati per queste piante e quindi dell'impossibilità di usarli nel verde pubblico.
Queste macchie tendono a necrotizzare e sui giovani rami si formano dei piccoli cancri. Questa sintomatologia è provocata da un fungo, la Gnomonia tiliae (forma sessuata).
Rimedi: la lotta è di tipo chimico là dove è possibile alla comparsa della prima sintomatologia.
Questa sintomatologia è provocata da insetti defogliatori in particolare da due lepidotteri, la Limantria dispar (foto a lato) e l'Euprocitis chysorrhoea, molto diffusi nelle piante forestali. Il danno è provocato dalle larve che sono delle macchine divoratrici di foglie.
Rimedi: la lotta è di tipo chimico (la dove è possibile) e biologico (utilizzando dei batteri, ad esempio il Bacillus thuringensis, coleotteri, ditteri o imenotteri che distruggono le larve)..
Potrebbe trattarsi di Eupulvinaria hydrangeae una cocciniglia che infesta i giovani rami e le foglie dove vive in colonie sulla pagina inferiore. Sono facilmente riconoscibili soprattutto quando le femmine sono in fase riproduttiva in quanto producono degli ovisacchi bianchi ed allungati che spiccano sulla vegetazione verde. I danni, in conseguenza di attacchi gravi, portano alla defoliazione. Le piante deperiscono e sono più sensibili ad altri fitofagi.
Rimedi: la lotta è di tipo chimico, là dove è possibile.
Se notate dei piccoli insettini mobili di colore bianco-giallastro-verdastri siete quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi. Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto riportata, sono inconfondibili, non ci si può sbagliare.
Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.
Il tiglio è una pianta molto ricercata in erboristeria per le sue proprietà aromatiche.
Le parti utilizzate della pianta sono le infiorescenze e le brattee raccolte all'inizio della fioritura e fatte essiccare. Viene utilizzata anche la corteccia raccolta in primavera.
I responsabili delle sue tante proprietà sono gli oli essenziali. Altri costituenti sono: flavonoidei, cumarine, mucillaggini, tannini, vitamina C, acido caffeico e zuccheri.
Del tiglio si utilizzano principalmente i fiori che si raccolgono all'inizio della fioritura (giugno - luglio).
La raccolta si effettua normalmente a mano staccando il fiore con tutta la brattea e dovrà essere abbastanza rapida in quanto hanno un periodo di fioritura relativamente breve soprattutto nelle specie Tilia americana e Tilia platyphyllos.
Una volta raccolti vanno messi a seccare in un luogo ben aerato e poco illuminato e quindi, una volta secchi, si conservano in un recipienti di vetro sigillato e al riparo dalla luce.
Vedi: «Le piante medicinali: il tiglio».
L'uso primario alimentare di questa pianta lo fanno le api fornendoci un miele molto conosciuto e largamente utilizzato in tutto il mondo. Infatti si produce un ottimo miele che in Italia, viene prodotto principalmente nell’arco alpino, nell’Appennino settentrionale e talvolta, in zone urbane o suburbane sui tigli coltivati. Può trovarsi miscelato a miele di castagno o di melata. Ha un odore fresco e balsamico e un sapore in genere dolce che può presentare un retrogusto amaro soprattutto nei mieli molto puri.
La fragranza di questa pianta può anche essere gustata facendo seccare i fiori e una volta sbriciolati, utilizzarli per aromatizzare dolci o sciroppi. Mentre in Italia non è una pianta molto utilizzata in cucina, al contrario in altri paesi, ad esempio la Spagna, viene utilizza al posto della camomilla.
Era molto famoso a Berlino, un viale di un chilometro di lunghezza chiamato Unter den Linden (sotto i tigli), voluto da Federico Guglielmo I di Prussia che andava dal suo castello fino al parco di caccia di Tiegarten. Nel 1700, Federico I lo ampliò facendolo diventare una delle più importanti vie della città. I tigli hanno sempre animato questo viale passando nel tempo da sei file a quattro. Nel 1935 furono completamente rasi al suolo dai nazisti perchè ostacolavano lo svolgimento delle parate militari e solo dopo la guerra furono ripiantati.
Il tiglio non è solo famoso per le sue innumerevoli proprietà terapeutiche ma anche per il suo legno utilizzato per la fabbricazione di mobili e con le fibre della sua corteccia si fanno stuoie, cestini, carta e corde. I semi contengono un olio che ha il sapore e l'aspetto simili a quello dell'olio di oliva e le sue foglie vengono utilizzate per alimentare il bestiame.
Fra tutte le specie laSi citano tigli ultrasecolari come quello del cimitero di Macugnaga (località montana in provincia Verbano Cusio Ossola, Regione Piemonte) che si ritiene messo a dimora nel 1200 con una circonferenza di base di 7 m (foto sotto) e quello di S. Orso in Aosta presente dal 1500.
Vedi: «Tiglio - Il linguaggio dei fiori e delle piante».
Note
1. Immagine concessa sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Austria license.