Torniamo alla nostra minuta comunità. Poche ed umili case canonicamente imbiancate a calce (Foto nn.58-59), qualche solìngo domestico gatto e cane assonnacchiati sono lì a guardarci nella quiete più profonda delle sparute viuzze; qui e là mezzi e attrezzature da lavoro, null'altro. Ogni passo risuona estraneo nel circostante silenzio religioso richiamando immancabilmente qualche diffidente improvvisa guardinga attenzione.
L'antico maniero, con la sua imponente facciata, domina il centro del caseggiato (foto. nr. 60); il grande portale d'ingresso fortemente coronato a bugnato, immette in un atrio repentinamente interrotto da un'incomprensibile cortina muraria (Foto nr. 61). Sùbito lateralmente a sinistra è una imponente scalinata ad arco che porta ai piani superiori, null'altro, ma la suggestione è grande, poiché, qui e là è dato rinvenire particolarità signico-architettonico-decorative, merlature, parapetti (la scalinata), contrafforti-pilastro e modanature di fine cesellatura (finestre della facciata esterna) (Foto nr. 62). Adibito ad abitazione privata di una comune famiglia, il castello oggi non è visitabile. Anche qui, all'ingresso, la presenza di una cartellonistica descrittiva illumina sul portato valoriale di questa testimonianza.
Di fronte al castello è la chiesetta intitolata a S. Francesco da Paola, che pare abbia anche una non ben chiara supplementare dedicazione a Santa Maria di Costantinopoli, nulla a ché vedere con la citata chiesa dirùta (Foto nr. 63). Anch’essa è semplice, una porta d'ingresso immette in un unico vano dalla dorata dubbia muratura tufacea “a vista”. L'altare (moderno) è frontale e, in alto, alle sue spalle, è l'essenziale e oscura statua del santo titolare. Tutto, qui, richiama ad una umile pietà popolare.
Una più curiosa osservazione dell'esterno della chiesa rivela nel sovrastante campanile una sorprendente orientaleggiante gemellarità col già citato campanile della piccola chiesa-cappella del Carmine in Faggiano (Foto nr. 64 ). Un’affinità, questa, che inaspettatamente ristabilisce subito una diretta ritrovata consanguineità genetico-religiosa col territorio.
Proposta di un progetto per la valorizzazione turistica, culturale e ambientale delle tagghjate
Metamorfosi dell'immaginario delle rovine dal parco delle Tagghjate al comprensorio del Belvedere
Itinerario turistico per visitare le tagghjate (parte prima)