Home => Vecchi siti geologici => Le tagghjate - Un progetto

Le tagghjate

Proposta di progetto di intervento di valorizzazione-promozione turistica del bene culturale e ambientale costituito dal complesso di cave di tufo dismesse denominato col termine dialettale di "Tagghjate", situato nel territorio di San Giorgio Jonico (Taranto), a valle del versante ovest del Monte Belvedere estendentesi lungo la S.P. nr.109 San Giorgio Jonico-Pulsano.

Tagghjate: Paesaggio interno
Tagghjate: Paesaggio interno
Tu sei in: home vecchi siti geologici proposta di progetto di intervento di valorizzazione-promozione turistica del bene culturale e ambientale tagghjate
    Pagine
  • 1
  • 2
  • 3

"Notturno alle Tagghjate"

Alla memoria di quanti con l'epopea Tagghjate cì permettono di ritrovare un'angolo d'identità perduta.

LETTERA APERTA

Al Signor Sindaco del Comune di San Giorgio Jonico segreteria@pec.sangiorgioionico.gov.it
SAN GIORGIO JONICO (Taranto)

All'Assessore alla Promozione del Territorio del Comune di San Giorgio Jonico
segreteria@pec.sangiorgioionico.gov.it
SAN GIORGIO JONICO (Taranto)

All'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di San Giorgio Jonico
segreteria@pec.sangiorgioionico.gov.it
SAN GIORGIO JONICO (Taranto)

All'Assessore alla Cultura del Comune di San Giorgio Jonico segreteria@pec.sangiorgioionico.gov.it
SAN GIORGIO JONICO (Taranto)

Al GAL – Gruppo Colline Joniche Via Santa Lucia c/o Palazzo "De Felice"
info@galcollinejoniche.it
GROTTAGLIE (Taranto)

All'Unione di Comuni Montedoro c/o Sede Comunale Via Skanderbeg
servizigenerali@comune.monteparano.ta.it
FAGGIANO (Taranto)

e. p. c.

Al Signor Sindaco del Comune di Roccaforzata protocollo.comuneroccaforzata@pec.rupar.puglia.it ROCCAFORZATA (Taranto)

Al Signor Sindaco del Comune di Faggiano ll.pp.comunefaggiano@pec.rupar.puglia.it
FAGGIANO (Taranto) "

Alle Personalità dell'Arte e della Cultura

Agli Organi di informazione sociale
OGGETTO: Operatore artistico Prof. Giovanni CARAFA. Proposta di "progetto" di intervento di valorizzazione-promozione turistica del bene culturale e ambientale costituito dal complesso di cave di tufo dismesse denominato col termine dialettale di "Tagghjate", situato nel territorio di San Giorgio Jonico (Taranto), a valle del versante ovest del Monte Belvedere estendentesi lungo la S.P. nr.109 San Giorgio Jonico-Pulsano.

Il sottoscritto Operatore artistico prof. CARAFA Giovanni, nato a San Giorgio Jonico (Taranto) il (...)/1956, residente e domiciliato in Oristano alla Via (...) (Vedasi, "Scheda biografica" allegata)
PROPONE
IL SEGUENTE PROGETTO
PREMESSA

Le evidenze
La comunità di San Giorgio Jonico (provincia di Taranto) da remota memoria conserva sul suo territorio una indelebile traccia d'identità storico-economico-sociale costituita dalle cave in oggetto derivanti dall'intensa attività estrattiva di conci tufacei a suo tempo destinati principalmente a sopperire alle esigenze edili di espansione del vicino capoluogo.
La consegna storica
La dismissione delle dette cave in oggetto, alla fine degli anni '50 del secolo scorso le ha man mano sempre più connotate di una suggestiva e pregnante testimonianza storica di una cultura materiale (archeologia protoindustriale) acquistante, ora, anche una evidente valenza estetico-paesaggistica e naturalistica nella coalescenza venutasi a creare tra gli arditi aspetti propriamente tecnico-formali (di artificio) e quelli di natura (parziale riappropriazione da parte di una rigogliosa vegetazione spontanea). Proprio perchè dismesse, così come sono state consegnate alla nostra attuale coscienza, le Tagghjate (questo il generico gergo indicante quella particolare area del territorio sangiorgese in cui si registra una sistematica e marcata presenza di tale attività estrattiva) oggi non assolvendo più all'originaria funzione si prestano ai più disparati territori interpretativi non anche a quello immaginifico, nelle sue variegate significazioni simboliche e forse anche mitiche. Quindi, lettura estetica del paesaggio, quest'ultimo inteso nella sua più estesa corretta accezione plurisignica propria della maturata coscienza contemporanea.
Tagghjate: Ante (incisione)
Tagghjate: Ante (incisione)
Le Testimonianze di interesse
Le testimonianze di interesse artistico e culturale rivolte alle Tagghjate sangiorgesi da parte di varie eminenti e sensibili personalità hanno visto nell'opera pittorica ed incisoria matura degli anni '60 e '70 dell'artista grottagliese Emanuele De Giorgio (che pare risulti essere spesso appositamente venuto nel nostro territorio per dipingere en plein air le dette cave) un vero e proprio segno d'identità sociale che da realtà locale ha assunto via via connotazioni di un leitmotiv di un'onnipresente specifico habitat regionale sapientemente divenuto nelle mani del Nostro espressione fedele di un fermento sincero, autentico e di alto spessore valoriale della situazione culturale meridionale dell'epoca. La rigorosa giovanile formazione urbinate dell'artista, il suo ivi contatto con personalità dell'arte e della cultura giammai interrotto, personalità che in seguito si riveleranno un humus vitale nel panorama artistico nazionale, fornirà un valido significativo "specifico" contributo anche al processo di sprovincializzazione dell'arte di terra jonica (1), se non del più generale tessuto del sud Italia. Solamente il suo caparbio amorevole e irrefrenabile attaccamento alle proprie origini, al proprio territorio, il suo ivi permanere stabilmente, ha frenato la possibilità che la propria opera assurgesse anche ad opportunità altre di notorietà nazionale.
Tagghjate: Antro Grotta Mitragliata (particolare)
Tagghjate: Antro Grotta Mitragliata (particolare)
L'iniziativa personale e gli intenti
Specificatamente alla tematica valoriale del patrimonio Tagghjate l'interesse artistico-culturale del sottoscritto-proponente annovera, documentato (Vedasi, scheda "Curriculum tematico" allegata), un percorso attentivo e operativo senza soluzione di continuità a decorrere dalla seconda metà degli anni '80 fino al successivo '92. Dopo un'iderogabile intermezzo di vita, ma non alienazione dallo spirito che ha sempre caparbiamente sorretto con amore l'attenzione verso le Nostre, l'attività di ricerca, riflessione, sollecitazione e divulgazione, anche se in forma inizialmente indiretta, è, poi, ripresa, a partire dalla seconda metà di questo decennio appena trascorso, per riproporsi in prima persona nell'intervento ultimo, ma non esautivo, cui alla nota di riflessione "Metamorfosi dell'immaginario delle rovine dal parco delle Tagghjate al comprensorio del Belvedere" del 29 giugno u.s. partecipata agli ill.mi sigg. Sindaci di San Giorgio Jonico, Roccaforzata e Faggiano nonchè agli Enti Associativi che istituzionalmente più direttamente operano in termini di promozione del comprensorio territoriale (GAL - Colline Joniche, Unione di Comuni di Montedoro), quindi, agli organi di informazione sociale (stampa).
Questa lunga estensione temporale di divulgazione e sollecitazione rivolta per lo più alle specifiche istanze d'identità e qualità della vita associativa proprie dell'attuale comunita sangiorgese sul portato valoriale del suo territorio, segnatamente delle Tagghjate e auspicabilmente anche nelle più estese considerazioni sul Monte Belvedere (nella sua accezione di "comprensorio"), potendosi ora ritenere didascalicamente accettabilmente aver assolto agli iniziali intenti spontaneistici di suggestione, sentimento e stati d'animo come modalità di approccio conoscitivo alla specifica problematica - senza nulla togliere ad ulteriori possibili qualificati interventi interpretativi di lettura scientifica multidisciplinare in termini di paesaggio "(innanzitutto configurabile) come dato geo-antropologico, come realtà socio-urbanistica, come coscienza ecologica, come motivo pedagogico,(che) si carica, cioè, di connotazioni culturali" (2) – urge, ora, un "atto" di forte amministrazione politica da parte dell'ente locale istituzionalmente più direttamente coinvolto e delle Associazioni delle diverse categorie sociali, professionali e imprenditoriali anche private aventi tra i propri fondamenti statutari, istituzionali, la promozione del territorio. Un atto che "anche se pur minimo", deve, comunque, connotarsi di estrema concretezza e fiducia nell'azione di valorizzazione e tutela del territorio.
Tagghjate: Dilavaggi (particolare)
Tagghjate: Dilavaggi (particolare)
E' questo l'intento della presente proposta di progetto.
Bisogna scongiurare l'oblio della memoria identitaria della comunità sangiorgese, ma ciò sarà possibile solamente con l'espressione tangibile di un reale atto di volontà inteso al recupero, valorizzazione, tutela e fruizione anche del proprio patrimonio estetico-culturale-ambientale qui testimoniato dalle Tagghjate.
Dunque, non faraonici intenti progettuali difficilmente realizzabili, vista anche l'attuale particolare congiuntura economico-finanziaria di lungo raggio. Però, è bene rammentarlo, di finalità a lungo termine (comprensorio) bisognerà comunque parlare perchè ogni intervento sul territorio possa risultare condiviso dalle popolazioni locali ed essere progettualmente strutturalmente, corente ed unitario. Pur nell'ambito di una possibile progettualità condivisa tra diversi soggetti, l'ente locale dovrà attendere, sovrintendere a funzioni di garante del mantenimento delle istanze sociali proprie delle comunità interessate.
Lo scarto semantico
In riferimento alle amate Tagghjate, ancora, da qualche tempo purtroppo è anche dato riscontrare un malcostume, un vezzo nella diffusione di testi scritti e materiale iconico (fotografico) ad iniziativa spontaneistico-privata, un fare avallato principalmente dalle estese possibilità offerte dal circuito della comunicazione web. Vengono fornite descrizioni estemporanee, non del tutto esatte e, comunque, a contenuto largamente nostalgico, disinformando l'ignaro destinatario, distraendolo in futili edonismi, facendogli perdere il vero portato culturale di tale patrimonio.

E' di tutto questo - ed di altro ancora che per il momento può pure essere omesso perchè ritenuto non di stretta immediatezza – che ora più che mai urge farsi interpreti attivi.
L'imput progettuale: le iniziative istituzionali territoriali regionali
Da qualche anno la Regione Puglia (mediante il programma promosso dall'Assessorato regionale al Mediterraneo, Cultura, Turismo e organizzato da Puglia Promozione, l'Agenzia regionale del Turismo) ha attivato la cura di iniziative a favore della promozione del proprio territorio. In particolare nella stagione estiva la vocazione turistica regionale è esaltata da un'intensa salutare concorrenza tra Enti locali, Associazioni, ecc.. Sorge spontaneamente una domanda "... e, perchè no, se anche la nostra amata Sangiorgio possa proporsi col suo abito migliore (le Tagghjate) a concorrere nella fruizione dei benefici offerti-derivanti dal circuito istituzionale delle iniziative regionale denomiate OPEN DAY". Un'operazione, questa, di estrema concretezza progettuale che per Sangiorgio non avrebbe nulla da invidiare ad altre realtà territoriali regionali di già consolidata e provata efficienza organizzativa e conoscenza-trasmissione di contenuti etnici, naturalistici e culturali. L'OPEN DAY - tutte iniziative notturne, gratuite, guidate e aperte al pubblico - al giovedì prevede proposte del territorio locale afferenti l'etnogastronomia; al venerdi visite d'accesso ai siti di particolare pregio naturalistico e paesaggistico e, finalmente, al sabato, il tutto dedicato ad un fitto calendario di "visite" alla scoperta di particolari beni culturali solitamente non immediatamente disponibili.
    Pagine
  • 1
  • 2
  • 3
Trovapiante