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Il contesto territoriale delle tagghjate

Il comprensorio di Monte Belvedere -Sant'Elia-Montedoto nei comuni di San Giorgio Jonico, Roccaforzata e Faggiano

(a cura di: Prof. G.nni Carafa)

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Interessantissima risulta la retrostante murata piccola abside al cui interno – oggi ancora suscettibile di una rapida, furtiva occhiata (...) – un affresco di stile bizantino raffigura una teoria di Santi e, in una mandorla, forse il Cristo. (Foto nn. 26-27-28). E' inusuale scorgere una tale testimonianza pittorica in un luogo dove tutti i segni sembrano appartenere alla più semplice unica alacre dedizione agreste (Foto nr. 29). Anche il retrostante orto sacro, per quel poco che resta, conserva nel suo sottosuolo segni di un antico culto di tumulazioni ancora tutte da indagare (...).

Foto nr. 26 -  Roccaforzata, S. Maria di Camera, esterno abside originaria
Foto nr. 26 - Roccaforzata, S. Maria di Camera, esterno abside originaria
Foto nr. 27 -  Roccaforzata,  S. Maria di Camera, abside originaria, affreschi bizantini
Foto nr. 27 - Roccaforzata, S. Maria di Camera, abside originaria, affreschi bizantini
Foto nr. 28 -  Roccaforzata,  S. Maria di Camera, abside originaria, affreschi, segni di furia iconoclasta
Foto nr. 28 - Roccaforzata, S. Maria di Camera, abside originaria, affreschi, segni di furia iconoclasta
Foto nr. 29 -  Roccaforzata, S. Maria di Camera, campagna lussureggiante
Foto nr. 29 - Roccaforzata, S. Maria di Camera, campagna lussureggiante

Il culto della Madonna della Camera sembra sia legato alle vicissitudini relative ad una delle frequenti incursioni turche sul territorio. Forse nel secolo XV allorché i rocchesi, per lo più contadini, terrorizzati dall'imminente sopraggiungere dell'orda ottomana dalle vicine rive orientali joniche, pensarono bene, in massa , di trovare una improbabile protezione divina nella ivi chiesetta campestre mariana.
All'arrivo delle soldataglie la piccola comunità si strinse devotamente attorno all'icona della Vergine. Vani risultarono i ripetuti tentativi degli infedeli di sfondare il portone d'ingresso della piccola chiesetta (camera) tanto che alla fine desistettero dall'insano intento di rappresaglia e razzia. Così, la popolazione tutta, per ringraziare la SS. Vergine per lo scampato pericolo si offrì ad un'intensa venerazione.

Un'altra versione dei fatti, ancor più nebulosa e mitica, vuole che la chiesetta, nell'ambito delle succitate vicissitudini, altro non fosse che un casolare campestre, forse adibito a deposito di attrezzi, granaglie o altro e, pertanto, a prova di forziere. I rocchesi nell'accorrervi in massa portarono con sé un'icona della SS. Vergine che, nel mentre le soldataglie turche riuscivano ad avere la meglio sull'apertura del portone d'ingresso, le accecò con la sua luce divina. Gli infedeli, disorientati e terrorizzati dal supremo evento, desistettero dall'insano gesto battendo subitaneamente in ritirata.

Nel tempo sembra che ci sia stata una contesa tra le due comunità limitrofe di Roccaforzata e Monteparano nell'annettersi territorialmente la detta cappella (chiesetta) proprio per la rilevanza devozionale assunta. Pare che a porre fine al contenzioso sia stato nuovamente l'intervento divino della SS. Vergine. Le due comunità convennero di lasciare che a decidere su tale annessione fosse proprio la stessa Madre.

Decisero quindi, di serrare la chiesetta per una nottata e qualora l'indomani mattina alla sua immediata apertura l'icona della SS. Vergine fosse stata trovata orientata verso uno dei due paesi ciò doveva essere interpretato come il segno della volontà divina di aggiudicarsi l'appartenenza territoriale a quel medesimo paese. Pare che l'attribuzione fu favorevole ai rocchesi che da allora detengono l'appartenenza territoriale del sito.
Si racconta, pure, che la controparte territoriale avesse avanzato forti dubbi sull'onestà dei rocchesi che pare avessero furbescamente fatto nottetempo irruzione nella cappella per accomodare l'icona della SS. Vergine a loro favore.

(*) Per la consultazione della “Parte prima” del presente Itinerario turistico di viaggio nel comprensorio delle Tagghjate si rimanda al seguente link della Rivista online di natura e ambiente Elicriso.it: .

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