Il contesto territoriale delle tagghjate

Il comprensorio di Monte Belvedere -Sant'Elia-Montedoto nei comuni di San Giorgio Jonico, Roccaforzata e Faggiano

E’ ad appena 4 Km da Roccaforzata e a 6 Km da San Giorgio Jonico, sulla provinciale nr. 113, sul versante ovest del Montedòro, ulteriore prolungamento del rilievo Monte Belvedere-Sant'Elia, il percorso stradale raggiunge il paese attraversando, con una serie di insoliti tornanti, la caratteristica pineta da sempre croce e delizia dell'intera comunità; un lunghissimo e mai soluto contenzioso giuridico sottrae alla pubblica fruizione questo inestimabile polmone verde. Faggiano, assieme a San Marzano di San Giuseppe, è stato l'ultimo antico baluardo di viva testimonianza Arbëreshe nel tarantino; fino all'immediato dopoguerra (ultimo conflitto mondiale) in paese pare si officiasse ancora secondo il rito greco-ortodosso e che al pari di tale perdurare sia altrettanto solertemente subentrato l'oblìo di questo segno identitario. Così, ad esempio , in pieno centro storico, della vecchia chiesa ipogea di San Nicola, ora non resta che l'anonima omonima piazza-parcheggio che solo nella denominazione ne paventa vagamente il ricordo.
La popolazione è ospitale ed in parte conserva ancora il suo inscindibile legame con l'agricoltura e la pastorizia, quest'ultima segnatamente presente nella piccola e poco distante frazione di San Crispieri (il cui nome è ancora un palese riferimento alla ritualità d'origine della comunità: culto di San Basilio e relativo monachesimo).
Il paese è di un acceso solare bianco mediterraneo e, si adagia sulla costa del Monte con un susseguirsi, a gradoni, di cubici caseggiati per lo più unifamiliari (Vedi, Foto nr. 36 ); il verde dell'adiacente pineta e il retrostante azzurro cielo fanno il resto. L'aria è sàlubre e la quiete è massima.

La caratteristica urbanistica principale del centro storico è quella di unire al susseguirsi tradizionale tessuto di case e vicoletti, il dislivello, la cultura del costruire secondo l'originario andamento del banco tufaceo. Un percorso per via Dante oppure vico San Giorgio e dintorni rende ragione di quanto or ora affermato: scalinate, ballatoi, terrazzamenti, archi e spiazzi.
Particolare risulta la piazza principale del paese col suo slargo e il raccordarsi - anche scalinato e loggiato - alla sottostante via Vittorio Emanuele (Foto nr. 37). La recente sciagurata interruzione del loggiato e la relativa realizzazione di una “nuova” scalinata rende monca l’unitarietà stilistico-formale del contesto originario che resta consegnato alla storia solamente nel vago ricordo di qualche fugace scatto fotografico.

Foto nr. 37 - Faggiano, Loggiato di P.zza Vitt. Emanuele

L'antica adiacente chiesetta-cappella del Carmine – raramente aperta al culto – traspone tutto il suo magico candore esterno all’umile devozione dei suoi semplicissimi interni (Foto nn. 38-39- 40).

Foto nr. 38 - Faggiano, Chiesa del Carmine, facciata

Foto nr. 39 - Faggiano, Chiesa del Carmine, portale laterale su P.zza Vitt. Emanuele

Foto nr. 40 - Faggiano, Chiesa del Carmine, particolare del dipinto d'altare

Di particolare pregio, grazie ai richiami orientali della copertura ogivale, risulta il piccolo campanile sovrastante (Foto nr. 41); lo si può maggiormente notare sopraggiungendo da via Vittorio Emanuele (nei pressi del noto studio fotografico Sampietro).

Foto nr. 41 - Faggiano, Chiesa del Carmine, campanile di foggia orientale

(*) Per la consultazione della “Parte prima” del presente Itinerario turistico di viaggio nel comprensorio delle Tagghjate si rimanda al seguente link della Rivista online di natura e ambiente Elicriso.it: Tagghiate itinierario turistico.

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