Da qualche decennio si è diffusa una preoccupazione che sempre più persone condividono: la sopravvivenza di molte specie animali e vegetali è minacciata, essenzialmente dall’invadenza e dall’imprevidenza della nostra specie. Di questo parlerà questa rubrica, e di ciò che si può fare per evitare che questo fenomeno forse unico e certamente molto raro (la biodiversità del nostro pianeta) sparisca dal cosmo.
L’argomento della conservazione ambientale è molto vasto e coinvolge molti campi del sapere. Non potendo affrontarli tutti, la rubrica si concentrerà su quei punti che la cultura comune sull’argomento non conosce o trascura.
CORONAVIRUS, come si trasmette, sintomi e come si cura
Il coronavirus essendo un virus respiratorio, si trasmette molto facilmente da persona a persona per contatto ravvicinato con un paziente infetto. La via principale sono i liquidi che possiamo emettere respirando, tossendo o starnutendo che possono arrivare a chi ci sta vicino. Poi, toccandosi con le mani contaminate (non ancora lavate) la bocca, il naso o gli occhi si può prendere la malattia. ... (leggi l'articolo)
Il bel tempo andato
Nell’inaugurare questa rubrica, che tratta della conservazione delle altre specie e del loro ambiente, vorrei invitarvi a visitare con me la Fiera dei Luoghi Comuni. A quella fiera, che si tiene ogni giorno dappertutto, il Bel Tempo Andato è l’articolo più venduto. Tutte le bancarelle ne espongono vari modelli, e gli avventori, pur con lo sguardo un po’ annoiato, alla fine ne comprano almeno qualcuno... (leggi l'articolo)
Le stragi preistoriche
L’evoluzione contemporanea e negli stessi luoghi di più specie normalmente fa sì che alcune di esse evolvano caratteristiche corrispondenti all’evoluzione delle altre; così, se il ghepardo diventa più veloce, anche le sue abituali prede tendono a migliorare la velocità, per selezione naturale. Succede proprio questo in Africa, tra le specie Homo e le sue prede: queste evolvono strategie difensive, mentre Homo... (leggi l'articolo)
Ancora sulle stragi preistoriche... prosegue
La più occidentale delle isole Hawaii qui è fotografata da un satellite. Con l’arrivo dei polinesiani, dapprima venne distrutta la flora e la fauna costiera, poi, man mano che la popolazione cresceva, vennero coltivate anche le pendici dei monti fin quasi alle vette (come il monte Kawaikini nella foto), distruggendo completamente la flora e la fauna originale. Adottare il mito del Buon Selvaggio... (leggi l'articolo)
Di terre abbandonate, di boschi, di sciocchezze
Quel che è stupefacente, è che molti sedicenti ambientalisti, lodatori del tempo passato, oltre all’allevamento libero, predicano l’abbandono dell’agricoltura intensiva, per tornare a un’agricoltura estensiva. Se anche quella cosa fosse possibile, e non lo è, visto che c’è ben poco spazio fisico per aumentare le superfici coltivate, essa significherebbe la fine immediata di ogni forma di vita selvatica di... (leggi l'articolo)
Di terre abbandonate, di boschi, di sciocchezze... prosegue
Le azioni educative normalmente vanno nel senso della cultura prevalente e, se analizziamo quest’ultima, le speranze svaniscono, sostituite dallo scoramento. Serve un esempio, della nostra cultura ambientale? Durante e dopo gli incendi boschivi dell’estate 1998 (non dissimili per conseguenze e per commenti da quelli delle altre estati) si sono sentiti fior di personaggi più o meno addetti all’ambiente... (leggi l'articolo)