Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie definisce molto chiaramente che cosa di deve intendere per contatto stretto o ravvicinato:
Circa gli alimenti ci viene detto che normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, però è preferibile seguire le buone pratiche igieniche ed evitare il contatto fra alimenti crudi e cotti. Sono in corso studi per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus in tal senso.
Allo stato attuale non esiste una cura al coronavirus. Vengono fatte delle terapie di supporto ai sintomi che possono essere molto efficaci. In ogni caso in tutto il mondo si sta facendo una intensa sperimentazione per riuscire a trovare una cura. E ce la faremo.
Quanto tempo sopravvive il nuovo coronavirus sulle superfici
In base a quanto ci dice l'Istituto Superiore di Sanità, il virus può sopravvivere sulle superfici alcune ore, anche se è ancora in fase di studio.
Da quanto si legge nell'Almanacco delle Scienze (vedi bibliografia), particolari condizioni di temperatura e umidità, possono far sopravvivere il coronavirus fino a nove giorni su superfici inanimate come metallo, vetro o plastica. Per contenere e eliminare il virus, bastano però dei semplici accorgimenti usando prodotti facilmente reperibili sul mercato quali alcool denaturato (alcool etilico) o la candeggina. Scrive Matteo Guidotti dell'Istituto di scienze e tecnologie chimiche Giulio Natta (Scitec) del Cnr di Milano: «Una serie di studi sperimentali specifici hanno recentemente dimostrato come alcuni prodotti facilmente reperibili in casa siano in grado di inattivare il nuovo Coronavirus 2019-nCoV molto rapidamente: un'adeguata disinfezione di superfici come maniglie, pulsanti, tavoli, ripiani, ma anche dispositivi di protezione impermeabili come guanti, stivali, tute protettive o simili, può rivelarsi efficace e molto importante. Queste semplici preparazioni, inoltre, possono rivelarsi utili in situazioni di emergenza, in cui la disponibilità di prodotti disinfettanti specifici è limitata o addirittura nulla. Simili formulazioni sono state applicate con successo anche in alcuni enti pubblici lombardi per affrontare al meglio le difficoltà logistiche nell'approvvigionamento di soluzioni decontaminanti».
Pertanto, usare come disinfettanti per debellare il coronavorus quali l'alcool (etanolo) al 75% o la varechina (a base di cloro all’0,5%).
Una persona è considerata guarita quando risulta negativa a due tamponi consecutivi effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro, per la ricerca del coronavirus SARS-CoV-2.
Fonti bibliografiche