Nozioni base per una corretta concimazione delle piante
Conoscere i concimi è fondamentale per sapere perché, cosa, come e quando nutrire le piante per avere una crescita vigorosa. Ciò che segue è una guida su cosa sono i concimi e come somministrarli alle piante.
Parlare di concimi non è sicuramente un argomento interessante e simpatico. Un elenco di elementi minerali che può essere barboso da leggere. Ma considera una cosa: se sei capitato in questa pagina è perchè ami le tue piante pertanto, soffermati a leggere perchè conoscere i concimi e sapere come somministrarli è fondamentale per la loro crescita. Pertanto, nell'interesse delle tue piante, cercherò di essere sintetica ed essenziale sul perchè, sul come e sul cosa somministrare alle piante.
Cos'è la concimazioneConcimare un terreno vuol dire migliorare la sua fertilità mediante l'aggiunta di sostanze capaci di modificare in meglio la funzione di nutrizione o l'abitabilità del terreno per le piante.
Il concime è una sostanza usata dall'uomo per migliorare la funzione di nutrizione del suolo mentre il fertilizzante è qualsiasi sostanza che aggiunta al terreno è capace di agire in senso positivo sulla fertilità del terreno e delle piante.
Da ciò deriva che tutti i concimi sono fertilizzanti mentre non tutti i fertilizzanti sono concimi. Facciamo un esempio: la calce quando è usata per correggere l'acidità di un terreno è un fertilizzante ma non è un concime.
Perchè le piante hanno bisogno dei concimiLe piante sono organismi autotrofi vale a dire producono da se le sostanze organiche di cui hanno bisogno a partire dalle sostanze inorganiche (tutti gli animali, uomo compreso sono invece organismi eterotrofi che esistono solo grazie agli organismi autotrofi che gli forniscono il cibo di cui hanno bisogno).
Sono molti gli elementi necessari alle piante per il loro sviluppo, tre i principale:
Tutti gli altri elementi minerali devono essere forniti dal terreno, attraverso la soluzione circolante, che quindi non solo ospita la pianta ma la nutre. Allora, se li hanno a portata di mano, perchè dobbiamo somministrarli noi? Il problema è che non tutte le piante possono accedere a questi nutrienti presenti nel terreno o nell'aria. Infatti, l'agricoltura intensiva, l'inquinamento, i cambiamenti climatici, il disboscamento possono alterare la chimica del terreno e pertanto alcune elementi minerali possono non essere più disponibili per le piante in una forma per loro assimilabile. Può anche succedere che determinati elementi non siano più presenti nel terreno per ragioni diverse. Pertanto noi non facciamo altro con le concimazioni, di aiutare il terreno e l'ambiente a rilasciare questi elementi chimici in modo che siano alla portata delle piante.
Di cosa hanno bisogno le pianteA parte l'ossigeno, l'idrogeno e il carbonio di cui abbiamo parlato sopra, gli elementi minerali di cui le piante hanno bisogno sono suddivisi in tre grandi categorie:
1) Elementi minerali indispensabili che devono essere sempre presenti in grande quantità e normalmente integrati con le concimazioni
Sono tre gli elementi chimici che si trovano in tutti i concimi e non possono essere sostituiti da altri e una loro carenza causa anomalie nella pianta. Si tratta di:
Le proporzioni nelle quali sono presenti nel fertilizzante sono sempre indicate nella confezione. A esempio se leggiamo: 20:20:20 significa che in quel concime si trova: 20% di azoto, 20% di fosforo, 20% di potassio mentre il restante 40% sarà formato da altri elementi minerali (sempre segnati in etichetta).
Sapere la percentuale dei diversi elementi chimici è fondamentale per sapere se quel concime è adatto alla nostra pianta e al suo momento fisiologico. Facciamo degli esempio:
2) Elementi minerali indispensabili ma normalmente presenti nel terreno in quantità sufficiente per il fabbisogno delle piante:
Questi elementi minerali, se presenti nel concime che stai acquistando, sono indicati in percentuale.
3) Elementi minerali indispensabili e necessari in quantità infinitesimali (microelementi o oligoelementi)
Si tratta di elementi minerali presenti in tracce nelle piante ma che sono comunque importanti perchè per lo più svolgono funzione di catalizzatore entrando nella costituzione degli enzimi e dei coenzimi guidando le varie reazioni chimiche. Sono quasi sempre presenti nel terreno. Si tratta di:
Anche questi elementi se presenti, sono indicati in etichetta. Per esempio: 0,01% boro; zinco 0,002% ecc.
Il significato della concimazione è spesso fraintesa. Infatti, il concime non è il cibo delle piante questo perchè le piante producono il proprio cibo sotto forma di zuccheri attraverso la fotosintesi clorofilliana. I minerali o elementi chimici che sono forniti con il concime, danno gli ingredienti necessari per la crescita e la vita della pianta. Quando i minerali sono carenti o assenti nel terreno, si aggiunge il concime per consentire alla pianta di crescere in maniera equilibrata sana e forte.
Quale è il concime più giusto?Sono tanti i tipi di concimi che possiamo ritrovare in commercio vediamoli insieme perchè in questo modo si comprende quale può essere più giusto per le tue esigenze:
IN BASE ALLA LORO NATURA
Concimi organici
Si tratta di concimi di origine animale o vegetale che rilasciano i loro elementi minerali lentamente questo perchè devono essere prima trasformati dai microorganismi presenti nel terreno in forme assimilabili dalle piante. Possiamo avere: letame maturo, terricciati, liquami, pollina, sangue essiccato, stallatico, farina d'ossa, farina di pesce, polvere di corna o cornunghia, torba, pannelli di semi oleosi, vinaccia e tanti altri.
Come elementi chimici contengono quasi esclusivamente azoto.
La loro caratteristica da tenere sempre in considerazione è che non devono essere usati con le piante acidofile (azalee, camelie o Anthurium) perchè aumentano la basicità di un terreno. Questo tipo di concimazione, oltre ad apportare azoto, esercita una fondamentale e insostituibile funzione miglioratrice del terreno. Influisce infatti sulle caratteristiche chimico-fisiche del terreno assicurando una maggiore stabilità della sua struttura, rendendo gli elementi minerali più solubili e quindi più facilmente assimilabili dalle piante oltre che agire positivamente sull'attività dei microorganismi utili del terreno.
Concimi inorganici
Si tratta di fertilizzanti non naturali prodotti dall'industria e come tali, sono realizzati in modo che possano essere subito assorbiti dalle piante. Sono ottimi prodotti solo che non essendo naturali, sono inquinanti.
IN BASE ALLA CONSISTENZA
Concimi liquidi
Sono concimi facili da dosare e si somministrano alle piante durante l'irrigazione.
Concimi solidi
I concimi solidi si presentano sotto forma di tavolette, bastoncini, granuli che vengono messi semplicemente nel terreno. Non sono consigliabili perchè prima di poter essere utilizzati dalle piante devono essere disciolti dall'acqua e oltretutto non sono facili da dosare.
Concimi in polvere
Sono concimi facili da dosare e anche loro, una volta disciolti in acqua, si somministrano con l'annaffiatura.
IN BASE ALLA TIPOLOGIA
Concimi fogliari
Si tratta dei normali concimi solo che sono formulati per poter essere assorbiti anche dalle foglie in quanto i suoi costituenti hanno delle dimensioni molto ridotte, tali da poter penetrare nella foglia attraverso gli stomi. Utili per concimazioni di emergenza o quando le radici hanno dei problemi.
Quindi consiste nello spruzzare il concime sulle foglie, in modo che con l'acqua, li possano assorbire attraverso gli stomi.
Concimi ordinari
Si tratta di tutti gli altri concimi (esclusi i fogliari) che devono essere somministrati per via radicale.
Concimi granulari o solubili in acqua? Quale scegliere?
In commercio troviamo:
Concimi granulari: vantaggi e svantaggi
I fertilizzanti granulari forniscono nutrimento alla pianta lentamente ma hanno lo svantaggio che persistono tanto nel terreno. Infatti, per essere utilizzati devono essere sciolti dall'acqua pertanto sono molto più lenti nel loro utilizzo rispetto a quelli idrosolubili.
Concimi solubili in acqua: vantaggi e svantaggi
I concimi idrosolubili agiscono più velocemente ma sono durano meno nel terreno. Questo comporta che devono essere somministrati con più frequenza rispetto al tipo granulare.
Entrambi i tipi di concime sono efficaci, quindi nello scegliere devi decidere se vuoi dare alle tue piante una soluzione rapida ma frequente o un'alimentazione lenta ma prolungata.
Sapere quando concimare è importante quanto sapere quale concime usare. Infatti, se non si somministra il concime al momento giusto, non solo avremo buttato via i nostri soldi ma potremo creare problemi alla pianta. Infatti in questo caso la pianta non li utilizzerà e si potrebbero creare un ambiente dannoso perchè troppo concentrato di elementi minerali.
L'epoca in cui concimare dipende dalla pianta, dal suo ciclo biologico. Per tutte però vale la regola: concimare solo quando la pianta è in crescita attiva che per la maggior parte di esse coincide con la primavera e l'estate. Durante le altre due stagioni le piante entrano in riposo vegetativo per cui rallentano tutte le attività. Se si somministrano concimi durante questo periodo rimarrebbero nel terreno creando un ambiente troppo concentrato di elementi minerali che possono danneggiarla.
Come concimareCi sono diversi modi di somministrare i fertilizzanti ma ci sono delle linee guida che devono essere seguite.
Le dosi di un determinato concime da somministrare sono sempre indicate nell'etichetta del prodotto. Un consiglio: diminuite le dosi rispetto a quello riportato perchè sono sempre eccessive.
Tempo e frequenza delle concimazioniSapere quando e per quanto tempo concimare è fondamentale sullo sviluppo e sulla produzione finale delle piante. Dare il fertilizzante al momento giusto aumenta le rese, riduce la perdita degli elementi minerali, aumenta l'efficienza del concime e non danneggia l'ambiente.
Se viene somministrato in un momento in cui la pianta non è in grado di assorbirlo o non ha necessità si ha uno spreco dei fertilizzanti e spesso anche danni alla pianta stessa.
Le piante hanno bisogno di diverse quantità di sostanze nutritive in diverse fasi della crescita. Per questo motivo occorre conoscere le piante alle quali si deve somministrare per sapere di cosa hanno bisogno e seguire le indicazioni riportate nelle rispettive schede tecniche di coltivazione.
Cosa succede quando bruciamo una pianta
Se si brucia una pianta e si sottopongono le ceneri ad analisi chimica, ritroviamo la maggior parte degli elementi minerali che ha assorbito. Mancheranno solo quattro elementi chimici: azoto, idrogeno, ossigeno e carbonio perchè trasformati in ammoniaca, acqua e anidride carbonica che si disperdono nell'aria durante la combustione.
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Note
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