Mito della creazione del primo albero di olivo e del primo cavallo
Atena e Poseidone
Museo del Louvre, Parigi (Francia)
Tutto ebbe inizio quando a Zeus, in quel periodo sposo di Metis, fu predetto da Gea e da Urano che un giorno Metis avrebbe partorito due figli, il secondo dei quali lo avrebbe detronizzato. Zeus, spaventato da quella profezia e dato che Metis era incinta del loro primo figlio, decise di non correre rischi e la ingoiò.
Atena di Giustiniano
Copia romana di una statua greca di Pallade Atena, Musei Vaticani (Italia)
Il tempo riprese a scorrere sereno per Zeus che si era anche dimenticato della fine che aveva fatto fare alla moglie. Un giorno però iniziò a essere assalito da violentissime fitte alla testa. Non potendole sopportare chiese a Efesto di colpirlo in testa con il suo martello. Efesto si rifiutava di eseguire l'ordine in quanto non capiva cosa stesse succedendo ma date le urla e le insistenze di Zeus alla fine lo colpì violentemente in testa. Nel momento stesso in cui il suo martello toccò la testa di Zeus l'Olimpo tremò, i lampi sconquassarono il cielo e dal suo cranio uscì una densa nuvola nella quale si trovava una creatura, vestita con una lucente armatura, che teneva alla sua destra un giavellotto: era nata Atena (o Athena), la dea guerriera che si sarebbe contrapposta ad Ares personificazione della guerra brutale e violenta.
I mitografi diedero alla sua nascita una concezione naturalistica e videro in Atena la personificazione del lampo che disperde le nuvole e riporta il sereno (da qui il suo epiteto di Glaucopis, cioè dagli occhi scintillanti).
Atena manifestò presto le sue eccezionali doti non solo come guerriera ma anche come donna saggia a accorta. Infatti divenne ben presto anche la dea della ragione, della arti, della letteratura, della filosofia, del commercio e dell'industria. Era la personificazione della saggezza e della sapienza in tutti i campi delle scienze conosciute a alle donne insegnò anche a tessere, a tingere e a ricamare (a tal proposito vedi il Mito di Aracne).
Con il passare del tempo Atena chiese al padre che le fosse consacrata una regione della terra che la potesse onorare. Già da diverso tempo però Poseidone era in attesa che Zeus gli assegnasse una regione e fu così che tra le due divinità si accese una violenta disputa per avere il dominio sull'Attica.
Poseidone
Statua bronzea, Museo archeologico nazionale di Atene, Grecia
Zeus, dato che non sapeva che fare decise allora di proclamare una sfida tra Poseidone a Atena: chi tra i due avesse fatto alla città il dono più utile, ne avrebbe avuto la supremazia e Cecrope (1) fu posta ad arbitro della contesa. Quando la sfida iniziò alla presenza di tutti gli dei, Poseidone toccò con il suo tridente la terra e fece saltar fuori una nuova creatura che mai prima di allora si era vista, il cavallo che da quel momento popolò tutte le regioni della terra e divenne un grande aiuto per la vita dell'uomo.
Atena, dal canto suo percosse il suolo con il suo magico giavellotto e in conseguenza di ciò scaturì dal terreno un albero di olivo.
Poseidone
Statua bronzea, Museo archeologico nazionale di Atene, Grecia
Cercrope, decise che fosse Atena la vincitrice e da quel giorno la capitale dell'Attica fu chiamata Atene in onore della dea. Da quel momento la vita iniziò a scorrere serena in Attica a Atena insegnava al suo popolo le scienze e le arti.
Fonti bibliografiche
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Note
- Cecrope era figlio di Gea che arrivò in Grecia dall'Egitto, sua terra natale, dove fondò la città che in seguito sarebbe stata chiamata Atene e della quale era re.