Ares
Ares, Musei vaticani, Roma
Ares nella mitologia greca era figlio di Zeus e di Era o secondo altre leggende della sola Era la quale, gelosa del fatto che Zeus avesse partorio da solo Atena, lo concepì sedendosi sopra un fiore indicatole dalla ninfa Flora.
Ares, collezione cardinale L. Ludovisi, Bologna
Ares, che viene identificato come il dio della guerra feroce e crudele venne cresciuto da Enio che era una divinità che personificava tutta la crudeltà, la ferocia e la distruzione della guerra.
Ares era famoso anche per il fatto che ogni volta che scendeva in battaglia si faceva accompagnare dai figli Deimos (lo spavento), Fobos (il terrore) e Eris (la discordia). Nella guerra di Troia parteggiò per i troiani e fu ferito da Diomede al quale Atene diresse l'asta.
Racconta Omero nell'Iliade (Iliade, V)
«(...) Mugolò il ferito
nume, e ruppe in un tuon, pari di nove
o dieci mila combattenti al grido
quando appiccan la zuffa (...)»
Nonostante la sua ferocia si innamorò perdutamente di Afrodite e per volere di Zeus i due si sposarono ed ebbero cinque figli: Armonia (la concordia), Eros (l''amore), Anteros (l'amore reciproco), Deimos (lo spavento) e Fobos (il terrore). Ebbe numerose amanti ma mortali ma Afrodite fu la compagna più amata.
Ares era oggetto di culto solo presso i Traci, considerato un popolo guerriero e selvaggio. Aveva però diversi templi a lui dedicati a Tebe essendo il padre di Armonia il cui figlio, Cadmo era stato il fondatore della città.
Nella mitologia latina è identificato come Marte e fu un dio particolarmente onorato in quanto considerato il padre di Romolo e Remo.
Fonti bibliografiche
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