Sono tante le malattie parassitarie e non che possono colpire la rosa pertanto in questa sezione ci limiteremo a descrivere le più frequenti.
Questa malattia è causata da un fungo, la detta anche muffa grigia che può attaccare tutte le parti della pianta. Nel caso più grave i boccioli fiorali si piegano. talora i petali possono presentare delle piccole macchie brune.
Rimedi: poichè è un fungo molto frequente nelle rose che si manifesta se non si effettuano gli opportuni accorgimenti di disinfezione quando vengono aperte delle ferite nella pianta volontariamente (potatura, ecc.) o involontariamente, è bene fare dei trattamenti preventivi oltre che agronomici (eliminazione delle parti colpite dal roseto e fare in modo che nella pianta non ristagni l'acqua) a base di specifici antibotritici quali i benzimidazoli o i dicarbossimidici o con fungicidi a più ampio spettro d'azione quali diclofuanide, tiran e altri. Dopo la potatura si consiglia di trattare sempre le rose o con l'impiego di poltiglia bordolese o con i fungicidi indicati sopra.
Questa malattia è dovuta a un fungo la Diplocarpon rosae detta macchia nera.
Come conseguenza dell'attacco la pianta appare defoliata e fortemente indebolita. La malattia si manifesta con numerose macchie sulle foglie da pochi mm a 3 cm, rotondeggianti isolate e via via confluenti di colore viola nerastro. Le foglie colpite alla fine ingialliscono, si accartocciano e cadono prematuramente. La patologia si manifesta anche sui piccioli e sui giovani germogli. Le foglie più vecchie sono in genere meno sensibili al fungo.
Rimedi: come sempre la lotta è sia agronomica che chimica: eliminare parti morte della pianta di rosa e dal terreno circostante, evitare i ristagni d'acqua sulla pianta e mantenerla sempre ben aerata. La lotta chimica va effettuata con prodotti quali i benzimidazoli, triforine, clorotalonil, mancozeb o maneb. Bisogna ricordare che se non si vuole ricorrere a prodotti chimici ha una certa efficacia anche il trattamento con bicarbonato di sodio.
Sicuramente si tratta di un attacco di ruggine, causato dal fungo Phragmidium macronatum. Anche questa malattia si manifesta in quasi tutti i roseti e va trattato energicamente. Si manifesta in genere in primavera sui germogli e sui piccioli delle rose: piccole pustule di colore aranciato che provocano la deformazione delle parti colpite. A distanza di un mesetto si osservano nelle parti colpite macchie gialle / rossastre irregolari
Rimedi: una prima pratica di lotta consiste nel potare le parti colpite tempestivamente e il loro allontanamento dalla pianta e dal terreno. Se ciò non è possibile, intervenire d'inverno con prodotti a base di rame in maniera energica o con polisolfuri.
Durante il periodo vegetativo o alla schiusa dei boccioli della rosa, si consiglia di effettuare trattamenti con poltiglia bordolese o ossicloruri di rame (tenendo comunque presente che i prodotti a base di rame possono macchiare i boccioli e bruciare i petali) o ditiocarbammati. Molto efficaci sono anche i prodotti sistemici quali triforine e l'ossicarbossina. Tenete però presente che questi prodotti vanno prima testati per verificare se la cultivar di rosa che si vuole trattare non è sensibile a tali composti chimici.
Sicuramente si tratta di un attacco di un fungo che causa il cosiddetto mal bianco o oidio che è una delle più gravi malattie della rosa. Questa malattia è provocata da un fungo la Sphaerotheca pannosa var. rosae e interessa tutte le parti della pianta ma predilige le parti più tenere. La patina biancastra è il micelio del fungo
Probabilmente si tratta di un attacco dovuto a Peronospora spp. detta anche o muffa grigia, un fungo molto nota. Tutte le parti aeree della pianta di rose possono essere attaccate
Rimedi: la lotta contro questo parassita deve essere non solo chimica ma è possibile impostare anche idonee tecniche colturale che ne limitano l'insorgenza. Infatti, il fungo si sviluppa bene con elevata umidità pertanto è opportuno adottare tutti gli accorgimenti per evitare i ristagni idrici . La lotta chimica una volta preventiva con prodotti a base di Diticarbammati e altri si è evoluta con l'utilizzo di prodotti sistemici (che entrano in circolo nella pianta) appartenenti al gruppo delle Fenilammidi e del Dimetomorf.
Potrebbe trattarsi di Typhlocyba rosae L. note come cicaline .
Rimedi: intervenire sulle rose con insetticidi specifici a base di acefate, piretro o diazinone anche se il più delle volte non è opportuno trattare.
Se notate sulla pianta di rosa degli insetti che saltellano e volano potrebbe trattarsi di afidi i cosiddetti pidocchi delle rose (Macrosiphum rosae L). Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto a lato, sono inconfondibili, non ci si può sbagliare.
Rimedi: trattare con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.
Se le foglie della rosa iniziano a ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probalbilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso.
Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie della pianta di rosa per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta delle rose va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.
Trattasi di un attacco virale. La più diffusa virosi della rosa è dovuta al virus genericamente noto come mosaic rose. In genere i fiori della rosa non mostrano decolorazioni ma malformazioni, ritardi nella fioritura, boccioli fiorali più piccoli della norma.
Rimedi: se siamo certi che si tratta di virus (consultate degli esperti), non esiste cura che possa essere fatta in pieno campo. E' necessario asportare le rose colpite e allontanarle celermente dalle altre piante.
Questo sintomo è molto frequente nei nostri terreni. Trattasi di carenza di ferro o meglio, il ferro può anche essere presente nel terreno ma per diverse ragioni la pianta di rosa non riesce ad assimilarlo: poca aerazione del terreno, eccessi idrici, salinità elevata, eccessi di manganese, zinco o fosfati, temperature elevate o troppo basse del terreno.
Rimedi: somministrare alle rose dei chelati di ferro alle foglie o al terreno. Ripetere l'operazione nel tempo.