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Come coltivare il peperoncino

Per gli amanti del gusto forte, il peperoncino è la spezia per eccellenza e coltivarla un piacere che appassiona. Ti illustriamo in poche parole come fare a coltivare la tua pianta di peperoncino in modo semplice ma efficace, per averlo sempre a portata di mano.

Come coltivare il peperoncino
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA DI PEPERONCINO

Il peperoncino appartiene famiglia delle Solanaceae e al genere Capsicum. Si tratta di una pianta sia erbacea che arbustiva, a seconda della specie, così come la forma della pianta.

Sono piante originarie delle Americhe anche se oggi sono coltivate ​​nei climi caldi di tutto il mondo. In ogni caso le cultivars di peperoncino che sono coltivate oggi sono veramente tante, da piccantissime a quasi dolci.

Sono piante perenni anche se spesso, soprattutto in Italia, si trattano come annuali per via delle temperature invernali, troppo basse per la loro sopravvivenza.

SPECIE DI PEPERONCINO PIU' COLTIVATE IN ITALIA

Le specie coltivate di peperoncino sono cinque e al loro interno, troviamo tutte le cultivars conosciute al mondo.

1. Capsicum annuum: è quello più coltivato e conosciuto con tante cultivars più o meno piccanti. Ritroviamo in questa specie il classico peperoncino rosso italiano, la paprika, il peperoncino di Cayenna, gli ottimi friggitelli e il peperoncino jalapeño.

2. Capsicum frutescens: ritroviamo qua varietà con grado di piccantezza variabile, abbiamo infatti il peperoncino Santaka mooolto piccante, la varietà Tabasco (da dove è nata la salsa tabasco).

3. Capsicum chinense: abbiamo qua le varietà più piccanti al mondo con il peperoncino habañero rojo, il peperoncino red savina, il peperoncino scotch bonnet, il peperoncino african devil, il peperoncino naga dorset, il peperoncino carribean e diverse altre.

4. Capsicum pubescens: è una specie non molto conosciuta e diffusa nel nostro paese. Sono piante molto grandi e la cultivar più conosciuta è il peperoncino Rocoto - Manzano.

5. Capsicum baccatum: abbiamo peperoncini originari della Bolivia e del Perù con un grado di piccantezza medio, rossi o gialli. Ritroviamo i peperoncini Aji, i più diffuse ma non presenti nel nostro paese.

All'nterno di queste specie, abbiamo che differiscono tra loro per il sapore e la piccantezza indicata dalla .

Come coltivare il peperoncino

CICLO DI VITA DEL PEPERONCINO

Di per se il peperoncino è una pianta perenne pertanto, per rispettare la sua natura, se abitiamo in zone dove le temperature d'inverno si abbassano sotto i 15°C, allora è opportuno coltivare la pianta in vaso per portarla in un luogo protetto fino a quando le temperature risalgono sopra i 15°C. Probabilmente perderà le foglie, ma ricresceranno in primavera.

In genere però, dato il basso costo sia dei semi che delle piantine, per evitare il lavoro invernale, si coltiva come annuale.

COME COLTIVARE IL PEPERONCINO

Vediamo come coltivare il peperoncino nelle nostre zone mediterranee. In realtà non è una pianta difficile da coltivare in quanto rustica e può essere coltivata sia un vaso che in piena terra.

Coltivare il peperoncino in vaso o piena terra: è indifferente se coltivarlo in piena terra o in vaso. L'unica discriminante è la temperatura: se la zona in inverno abbassa troppo la temperatura, allora è opportuno coltivarlo in vaso per essere trasferito in un luogo protetto fino al ritorno della bella stagione. Oppure si coltiva come annuale e con l'arrivo dei primi freddi la pianta muore e si ripianta una nuova piantina l'anno sucessivo.

Esposizione: il pieno sole è il loro luogo ideale. Devono ricevere fino a 12 ore di sole al giorno.

Temperatura: non sopportano le basse temperature. Sotto i 15°C iniziano a stare male. Al di sotto dei 12°C la pianta subirà dei danni irreversibili.

Annaffiatura: il terreno deve restare sempre costantemente umido (non inzuppato) facendo attenzione a non lasciare ristagni idrici nel sottovaso.

Potatura: in primavera, quando la pianta riprende a vegetare, è opportuno fare una bella potatura per eliminare i rami secchi. Per il resto non richiede potature importanti. E' però opportuno eliminare i rami posti più in basso in modo da fare assumere alla pianta la forma di un alberello.

Concimazione: usa dei concimi con un basso titolo in azoto che farebbero crescere eccessivamente le parti verdi della pianta a scapito dei fiori e dei frutti. Utilizza pertanto un concime con un titolo più alto in fosforo e potassio. In particolare, quando i frutti (i peperoncini) sono in fase di maturazione, somministra dei concimi con un titolo più alto in solfato di potassio. Se coltivi per più anni la stessa pianta, alla ripresa vegetativa alla fine dell'inverno, fai una bella concimazione azotata per farla ripartire per bene.

Rinvaso e terreno da usare: usa un terreno sciolgo, sabbioso e leggermente acido (pH tra 4,5 - 6,5)e che non contenga troppa sostanza organica.

Moltiplicazione: il peperoncino in piena primavera (aprile nell'Italia meridionale e maggio nell'Italia settentrionale) e i semi germinano in genere dopo 3-4 settimane. Attenzione però perchè i semi per germinare hanno bisogno di temperature elevate intorno ai 25°C. Pertanto, se vuoi avere i peperoncini pronti per l'estate devi fare in modo di far nascere le piantine tra febbraio e marzo per poi trapiantarle in campo ad aprile o a maggio. Per fare questo è opportuno fare un semenzaio riscaldato a gennaio.

Parassiti e malattie: e possono infastidire la pianta. Può subire anche l'attacco del fungo Phytophthora capsi che può danneggiare gravemente la pianta fino a portarla alla morte.

Raccolta: se i nostri peperoncini sono pronti per la raccolta (in genere ad agosto se li vogliamo rossi, diversamente prima) e li vogliamo un pochino più piccanti, allora possiamo sospendere le annaffiatura 3 giorni prima della raccolta facendo attenzione che questo ovviamente non danneggi la pianta (nel qual caso, dare il tanto per non farla soffrire).

LA CARATTERISTICA PRINCIPALE DEL PEPERONCINO

La caratteristica principale che rende il peperoncino una pianta unica nel suo genere è la piccantezza che da sapidità ai nostri piatti dovuta alla presenza di sostanze chimiche chiamate capsaicinoidi delle quali la più rappresentata è la capsaicina, la principale responsabile della piccantezza dei peperoncini. La capsaicina è strettamente legata alla temperatura: più alta è la temperatura nella quale viene coltivato il peperoncino maggiore sarà il grado di piccantezza dei suoi frutti.

USO IN CUCINA

Il peperoncino è usato nelle cucine di tutto il mondo per dare sapidità ai piatti. Sono usati sia freschi che secchi. Essiccati vengono anche macinati e ridotti in polvere e usati come spezia o condimento. Sono anche conservati in salamoia o sott'olio. E' anche nota la marmellata di peperoncini tipica della cucina calabrese cos' come la cioccolata al peperoncino.

Nel nostro paese è molto utilizzato specialmente nel meridione d'Italia come condimento.

È un ingrediente sempre presente e rientra in quasi tutte le ricette del Messico, dei Caraibi, della Thailandia, del Perù, del Cile e della Bolivia. Anche in sud America è tipico nella loro cucina sia per insaporire i piatti che come decorazione.

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