Decotto: come si prepara, cos'è, a cosa serve
Una tazza di tè è solo un mezzo per estrarre le proprietà dalle erbe. In questo articolo condividerò come fare un decotto con le erbe illustrando quali è meglio utilizzare.
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Cosa è un decotto
- Come si prepara un decotto
- Consigli e trucchi per un'ottima preparazione di un decotto
- Differenza tra decotto e infuso
- Differenza tra decotto e tisana
- Dosi da utilizzare
- Come si prendono i decotti
- Durata dei decotti
- Efficacia dei decotti
- Svantaggi dei decotti
- Quando assumere un decotto
- Per quanto tempo si deve assumere un decotto
- Quali erbe si possono usare per fare un decotto
- Etimologia del nome decotto
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
COSA'E' UN DECOTTO
Il decotto è una bevanda medicamentosa ottenuta mescolando e facendo bollire dell'acqua con delle erbe (usando diverse parti della pianta), dalle quali si vogliono estrarre, a scopo terapeutico, i principî attivi (purché non siano termolabili vale a dire che non si decompongono con il calore).
Il decotto è indicato per quelle droghe particolarmente coriacee quali radici, parti di corteccia, foglie dure, semi, bacche ecc. che diversamente non potrebbero essere trattate.
Il metodo usato per la preparazione dei decotti si chiama decozione.
COME SI PREPARA UN DECOTTO
Il decotto si prepara in modo molto semplice: si aggiunge all'acqua a temperatura ambiente potabile la dose di erbe medicinali (fresche o essicate) siano esse foglie, radici, semi, frutti o corteccia (a seconda della pianta), coprendo con un coperchio il recipiente e lasciando bollire a fuoco lento per 10-20 minuti. Dopo di che si filtra la decozione e si beve il liquido caldo o tiepido o si usa per fare impacchi.
I decotti non devono essere utilizzati nè bollenti nè troppo freddi ma caldi o tiepidi.
CONSIGLI E TRUCCHI PER UN'OTTIMA PREPARAZIONE DI UN DECOTTO
1. Inizia usando acqua a temperatura ambiente e che sia potabile
Questo è importantissimo perchè mettere le erbe direttamente in acqua bollente può rendere difficile a diversi costituenti vegetali, di liberarsi nell'acqua.
2. Se le erbe sono fresche, usale in maggiore quantità rispetto alle dosi indicate per le erbe secche
Le erbe fresche hanno un contenuto di acqua elevato rispetto alle erbe essiccate, pertanto questi liquidi si diluiscono nell'acqua diluendo il decotto. In questo caso pertanto, occorre raddoppia la quantità di erbe fresche.
3. Macina le tue erbe prima di preparare il decotto
E' preferibile sminuzzare, macinare o schiacciare le erbe prima della decozione per aumentare la superficie esposta della droga: si estrae una maggiore quantità di principio attivo.
4. Mescolare diverse erbe
Puoi combinare le erbe che si preparano come decotto con le erbe che si preparano come infuso. Basta prima prepararle separatamente. Una volta pronte e ancora calde si mescolano e si mantiene la pentola coperta. Lascia che tutte le erbe si fondano insieme, fino a quando non sei pronto per bere.
DIFFERENZA TRA DECOTTO E INFUSO
La differenza tra infuso e decotto è che mentre nel decotto le erbe sono immerse nell'acqua a temperatura ambiente e quindi si porta a ebollizione per diversi minuti nell'infuso si versa l'acqua già calda sulle erbe scelte e si lascia in infusione, senza far bollire ulteriormente l'acqua.
DIFFERENZA TRA DECOTTO E TISANA
La tisana non è altro che un infuso o un decotto che ha origine da vegetali e si ottiene mettendo le erbe in infusione o facendo bollire le parti della pianta quali fiori, foglie, frutti, radici, ma anche cortecce e semi.
DOSI DA UTILIZZARE
La posologia, vale a dire le dosi da usare delle erbe medicinali non deve essere presa alla leggera. Infatti come per le medicine, anche i rimedi vegetali possono essere nocivi se presi in quantità eccessiva. Infatti è opportuno ricordare che molte erbe contengono veleni e che se un pizzico di un'erba può aiutare a dormire, dieci pizzichi possono provocare crampi, nausee o coliche. Pertanto si consiglia di seguire le indicazioni che ci forniscono le persone esperte in materia oppure consultando appositi libri o documenti. Occorre inoltre che tieni presente che ognuno di noi è diverso da un altro, fisiologicamente parlando, e pertanto le droghe, hanno effetti diversi su ciascuno di noi.
Per comodità riportiamo le seguenti tabelle:
Tabella delle dosi delle erbe secche come comunemente sono indicate:
- un pizzico: 2-3 grammi;
- un cucchiaino da tè: 5 grammi;
- un cucchiaio da minestra: 10 grammi;
- una manciata: 30-40 grammi.
Tabella delle dosi per i liquidi ottenuti con le erbe (riferite all'acqua):
- 1 cucchiaino: 4-5 ml;
- 1 cucchiaio: 10-12 ml;
- 1 bicchierino da liquore: 30-35 ml;
- 1 tazzina: 60-70 ml;
- 1 bicchiere medio: 100-120 ml;
- 1 tazza: 120-150 ml.
Ovviamente queste misure sono indicative in quanto possono variare a seconda che usiamo a esempio un cucchiaino da caffè o da tè; dal tipo di droga usata; dal tipo di parte di droga usata (fiori, foglie, radici, cortecce ecc.)
COME SI PRENDONO I DECOTTI
I decotti (come gli infusi) si prendono caldi o tiepidi, non freddi e non bollenti e per via orale oppure possono anche essere usati localmente per fare bagni alle erbe per tutto il corpo o come impacchi per parti del corpo.
Molte persone, se devono prendere un decotto più volte al giorno, lo preparano al mattino e poi prendono delle tazze durante la giornata con il decotto freddo. A questo proposito c'è da dire che molte bevande che servono a esempio l'apparato digerente per la digestione o quelle usate per risolvere i problemi delle vie respiratorie in caso di tosse o raffreddore, per essere efficaci devono essere bevute calde.
DURATA DEI DECOTTI
I decotti (come gli infusi) e i liquidi di macerazione non durano a lungo a meno che non contengano alcool o particolari conservanti chimici per cui è meglio cercare di farli freschi ogni volta che li dobbiamo assumere.
EFFICACIA DEI DECOTTI
I decotti vengono assorbiti rapidamente dall'organismo ed esercitano un'azione forte in tutti i tipi tradizionali di preparazione.
SVANTAGGI DEI DECOTTI
I decotti presentano alcuni inconvenienti: hanno bisogno di tempo per prepararli; non sempre hanno un sapore gradevole; non possono essere conservati per lungo tempo.
QUANDO ASSUMERE UN DECOTTO
I diversi preparati con erbe medicinali, per risultare più efficaci, vanno assunti:
- la mattina a digiuno: i depurativi, i lassativi, i purganti e i diuretici;
- un paio d'ore prima dei pasti: gli epatoprotettori, gli antireumatici, gli antisettici, i tossifughi, i cardiotonici, gli emmenagoghi;
- venti minuti prima dei pasti: i ricostituenti, gli antiacidi, gli aperitivi, i rimineralizzanti;
- dopo i pasti: i digestivi, i sedativi, gli antiacidi, gli antifermentativi, i coadiuvanti l'espulsione dei gas intestinali;
- prima di andare a letto: i sedativi, i lassativi, i cardiotonici, i preparati per migliorare la circolazione.
PER QUANTO TEMPO SI DEVE ASSUMERE UN DECOTTO
Come regola generale tutti i preparati vegetali possono essere assunti una sola volta oppure più volte lungo un arco di tempo che di solito va da qualche giorno a qualche settimana. Per somministrazioni più lunghe è sempre consigliabile fare delle pause di almeno una settimana.
Se si è risolto il problema per il quale si prendeva il preparato quindi non è più necessario, è meglio interrompere. Affaticare il proprio organismo inutilmente potrebbe essere dannoso.
QUALI ERBE E' MEGLIO USARE PER FARE UN DECOTTO
Il decotto può essere usato con diverse erbe per estrarre i loro principi attivi come foglie, frutti, semi, radici, cortecce e rizomi, ma non è indicata se la droga è termolabile, cioè si inattiva con il calore. Come regola generale tieni presente che: se la pianta è ricca di oli volatili benefici è meglio prepararla come infuso, altrimenti gli oli volatili andranno persi durante la bollitura.
Vediamo alcuni tipi di erbe molto usate in erboristeria per fare dei decotti:
- zenzero (rizoma): ottimo per curare il mal di gola e il raffreddore
- prezzemolo (tutta la parte aerea della pianta): ideale per purificare i reni quindi diuretico e depurativo, per calmare i dolori del ventre e regolarizzare le mestruazioni;
- cicoria (foglie raccolte prima della fioritura e la radice): per depurare sangue, reni e fegato, per la stitichezza e problemi digestivi;
- ortica (foglie): come disintossicante dell'organismo, per affezioni dell'intestino, per l'anemia, l'artrite e i reumatismi;
- tarassaco (radice e foglie): per disintossicare l'organismo, depurare il fegato e i reni, per l'anoressia, i calcoli e il colesterolo;
- finocchio selvatico (fusti, semi e foglie) per aumentare la secrezione lattea, per digerire e contro la nausea;
- sedano (radice e frutti): per artrite, reumatismi, aerofagia, debolezza di stomaco e per smaltire le tossine dall'organismo;
- sambuco (fiori e frutti): per stati influenzali, per eliminare gli acidi urici e favorire la sudorazione;
- parietaria (tutta la parte aerea): per la cistite, le irritazioni dell'apparato urinario;
- mirtillo (foglie e bacche): per la diarrea e l'arteriosclerosi;
- malva (fiori e foglie): per la stipsi, le irritazioni della bocca e dello stomaco, dell'intestino e dei reni e contro il catarro;
- gramigna (rizoma): per le infiammazioni del fegato, della milza, delle vie urinarie, per i casi di gotta e artrite;
- eucalipto (foglie): per l'asma bronchiale, febbre, tosse e sinusite. Pediluvio per i piedi stanchi. Unito all'acqua del bagno stimola l'organismo;
- elicriso (fiori): per la bronchite, tosse e catarro e dolori reumatici. Gli impacchi migliorano la circolazione del sangue (quindi adatto per piedi freddi, geloni e mani fredde);
- corbezzolo (radice): per l'arteriosclerosi;
- cipolla (bulbo): per le affezioni delle vie urinarie e la ritenzione idrica;
- acetosa (tutta la parte aerea): per le avitaminosi, anemia, cure disintossicanti, acne e dermatosi;
- acetosella (radici e foglie ancora tenere): per problemi gastrici e intestinali e per depurare il sangue;
- aglio (bulbi): per i dolori reumatici, catarri bronchiali, vermi intestinali, febbre, influenza e pressione alta;
- borragine (fiori e foglie): per le malattie dell'apparato respiratorio, agevolano la sudorazione quindi abbassano la febbre.
ETIMOLOGIA DEL NOME DECOTTO
Il termine decotto si fa risalire tra il 1350 e il 1400 e deriva dal participio passato del verbo latino decoquere «cuocere».
BIBLIOGRAFIA
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli li puoi trovare a questa pagina.