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TECNICHE DI GIARDINAGGIO
Rinvasare la tua pianta: come fare, quando realizzarlo e perchè farlo

Con pochi suggerimenti e qualche piccolo trucco, sistemare in un nuovo vaso le tue piante risulterà molto semplice. Ti proponiamo una semplice guida per sapere come organizzarti e come fare.

Indice

Perchè rinvasare le piante

Per tutte le piante in vaso, siano esse coltivate in appartamento, sul balcone di casa o in giardino prima o poi arriva il momento di cambiare il vaso per il semplice fatto che sono delle creature viventi e come tali crescono e si sviluppano e considerando che la terra all'interno del vaso è tutto ciò che la pianta ha disposizione per poter vivere, bè, va da se l'importanza di questa delicata operazione.

Diversi modi per fare un rinvaso

Un rinvaso può essere fatto in diversi modi:

Quando rinvasare

Come regola generale non devi rinvasare quando la pianta è nel periodo di riposo vegetativo questo perchè le radici non sarebbero in grado (o farebbero una grande fatica) a penetrare agevolmente nel terreno e quindi ad adattarsi al nuovo ambiente. In linea molto generale è in primavera, vale a dire alla ripresa vegetativa che si effettua il rinvaso che coincide con il periodo in cui la pianta riprende a crescere, anche se esistono numerose deroghe a questa affermazione e pertanto occorre conoscere il ciclo vegetativo di ogni singola pianta per sapere il periodo ottimale.

Altra regola è che le piante malate non dovrebbero mai essere rinvasate perchè già vivono una situazione di stress dovuta alla malattia e se si procede al rinvaso, potrebbero non essere in grado di reggere un ulteriore stato di tensione quale è il rinvaso.

Ti accorgi che è arrivato il momento di rinvasare quando le radici iniziano a fuoriuscire dal foro di drenaggio o quando hanno occupato tutto lo spazio a disposizione nel vaso. Per verificare tutto ciò solleva la pianta con il pane di terra al di fuori del vaso per renderti conto se è arrivato il momento.

Scelta del vaso

Una scelta importante da fare che può anche pregiudicare il successo o l'insuccesso di una coltivazione è usare il vaso giusto. In commercio ne esistono una infinità di tipi per forma, dimensione, colore, più o meno decorati ma la scelta deve sempre essere fatta in funzione delle esigenze della pianta e non di come un certo tipo di vaso sarebbe carino nel tuo soggiorno.  Fondamentalmente i vasi li possiamo suddividere in: vasi di plastica, vasi di terracotta e vasi di cemento.

I vasi di terracotta sono sicuramente i più conosciuti per la coltivazione delle piante e sono particolarmente adatti per piante di grandi dimensioni o comunque pesanti.

Vantaggi nell'uso di vasi di terracotta:

Svantaggi nell'uso di vasi di terracotta:

La forma tipica è a tronco di cono con il diametro della bocca del vaso di solito uguale alla profondità e maggiore di un terzo rispetto alle dimensioni del fondo. L'orlo superiore in genere è rinforzato, questo per dargli una maggiore robustezza in quanto è dal bordo che il vaso viene afferrato per essere spostato. Tutti i vasi devono possedere nel fondo uno o più fori di drenaggio per consentire il deflusso dell'acqua in eccesso ed evitare il suo ristagno a livello radicale.

vaso di terracotta

I vasi di plastica sono quelli più diffusi e sicuramente i più usati.

Vantaggi nell'uso di vasi di plastica:

Svantaggi nell'uso di vasi di plastica:

vaso di plastica per appartamento e giardino

I vasi di cemento si usano di solito per la coltivazione delle piante da esterni e per le piante di notevoli dimensioni e molto raramente in appartamento.

Vantaggi nell'uso di vasi di terracotta:

Svantaggi nell'uso di vasi di terracotta:

Personalmente consiglio di usare sempre vasi di terracotta salvo che con piante di notevoli dimensioni (a esempio gli alberelli di frutto) in quanto sarebbero difficili da gestire. Esistono poi delle famiglie particolari come a esempio quella della Orchidaceae che hanno esigenze e necessità tutte particolare e pertanto si rimanda ai capitoli relativi.

In ogni caso è fondamentale conoscere preventivamente la pianta che dobbiamo rinvasare (e coltivare più in generale) perchè ogni specie ha esigenze tutte particolari e la scelta del tipo di vaso che dovrà ospitarla è fondamentale per la buona riuscita della sua coltivazione.

La misura del vaso

Un altro aspetto importante da valutare al momento dell'acquisto è scegliere la misura giusta del vaso in quanto spesso siamo tentati di acquistare un vaso molto più grande del precedente pensando che in questo modo le radici rimarranno più comode e la pianta, avendo a disposizione più terreno, crescerà meglio. In realtà usare un vaso molto grande è sbagliato per diverse ragioni:

Quando andate pertanto a comprare un vaso, usa il buonsenso e in linea generale non commetti un grosso errore se, non sapendo cosa scegliere, segui le seguenti regole:

Questo in linea molto generale perchè se hai a che fare con piante che crescono molto velocemente allora le misure indicate andranno raddoppiate per evitare di fare troppo spesso rinvasi.
Operazioni da fare prima del rinvaso

Prima del rinvaso, nel caso di vasi nuovi, se di plastica lavalo per bene così come i vasi di terracotta lasciali in ammollo per almeno 12 ore per eliminare ogni tipo di residuo e impurità.  Se stai usando dei vasi di precedenti coltivazioni è opportuno che, prima di essere riutilizzati, li strofini con una spazzola e con acqua saponata e poi li risciacqui con cura prima del loro utilizzo per eliminare ogni traccia di impurità e di calcare.

Scelta del tipo di terreno

Non esiste una regola generale per il tipo di terreno da utilizzare in quanto ciascuna specie ha esigenze colturali diverse pertanto è opportuno conche consulti le schede tecniche di coltivazione di ciascuna pianta per scegliere il terreno giusto. In linea molto generale possiamo affermare che per quasi tutte le piante coltivate sono due gli elementi essenziali di una buona miscela di coltivazione da aggiungere al terreno che avrai scelto: la sabbia di fiume (o altri materiale tipo argilla espansa) e la torba dove la prima serve a rendere il terreno più permeabile per evitare i pericolosissimi ristagni idrici e la seconda per rendere più soffice il terriccio e trattenere l'umidità.

Passaggi da seguire per realizzare un corretto rinvaso

1. Allenta le radici

Il giorno precedente al rinvaso annaffia generosamente la pianta in modo che la fuoriuscita dal vaso sia agevolata e le radici siano più elastiche e quindi meno soggette a rotture. Se usi dei vasi di terracotta  inumidiscili abbondantemente all'interno prima di procedere al rinvaso in questo modo non assorbiranno troppo velocemente l'umidità della terra.

rinvaso

2. Preparazione del nuovo vaso

Nel fondo del vaso di terracotta sistema preventivamente dei pezzi di coccio (recuperali da vasi rotti) sul foro di drenaggio. Se non li hai a disposizione usa delle pietre della forma e delle dimensioni adatte a ricoprire il foro di drenaggio. Questa operazione è molto importante in quanto ha lo scopo di impedire che con il tempo il foro di drenaggio si ostruisca e impedisca quindi lo scorrere dell'acqua di annaffiatura in eccesso. I vasi di plastica in genere non hanno bisogno di questo accorgimento in quanto i fori di drenaggio sono disposti a raggera lungo tutta la circonferenza.

3. Sistema la terra nel nuovo vaso

Riempi il nuovo vaso con un po' di terriccio precedentemente scelto e preparato e sarebbe opportuno aggiungere prima sul fondo del vaso della ghiaia o dell'argilla espansa sempre per favorire un migliore deflusso dell'acqua di annaffiatura in eccesso.

tecnica del rinvaso

4. Estrai la pianta dal vecchio vaso

A questo punto prendi la pianta e con molto cura sfila dal vecchio vaso: se la pianta è piccola copri la terra con il palmo della mano e sostienila mentre capovolgi il vaso dando dei piccoli colpetti con l'altra mano sul fondo del vaso stesso, per agevolare il distacco della terra e delle radici dal vecchio vaso. Se ciò non avviene passa un coltello affilato tra le pareti del vaso e la composta. Se, nonostante questi accorgimenti noti che la pianta fa ancora resistenza, allora rompi il vecchio vaso. Se la pianta è spinosa aiutati con un pezzo di carta che avvolgerai intorno alla pianta per poterla sfilare dal vaso (guarda esempio dell' Echinopsis); se la pianta è grande conviene stendere il vaso con la pianta di lato e picchiare sul vaso smuovendolo e facendoti aiutare da un'altra persona per svasarla.

rinvaso pianta
rinvasatura delle piante

5. Controlla lo stato di salute delle radici

Il rinvaso è l'occasione per controllate lo stato di salute delle radici e per rimuovere quelle secche o danneggiate con una forbice pulita e disinfettata, preferibilmente alla fiamma, per evitare di trasmettere malattie parassitarie.

cambio di un vaso

6. Sistema la pianta nel nuovo vaso

La pianta si deve sistemare al centro del vaso e facendo in modo che rimanga un certo bordo libero alla sommità del vaso, indispensabile per evitare che durante le operazioni di annaffiatura, l'acqua trabocchi. Mediamente il bordo libero deve aggirarsi tra 1,5 - 5 cm a seconda della dimensione del vaso: maggiore è la dimensione, maggiore dovrà essere lo spazio di bordo libero.

7. Aggiungi nuova terra

Aggiungi terra fin tanto che necessita pressando anche leggermente il terreno e avendo ben cura che la pianta sia sistemate in posizione eretta e non inclinata.  Batti leggermente il vaso sul tavolo per elimina le bolle d'aria e assesta per bene la composta e premi leggermente con le dita ed eventualmente aggiungi altra terra fin tanto che necessita.

8. Innaffia la pianta

Una volta fatto tutto ciò si annaffia abbondantemente. Se però durante il rinvaso hai potato le radici o alcune si sono rotte, non annaffiare immediatamente ma aspetta almeno una settimana per dare il tempo alle ferite di cicatrizzarsi in quanto l'acqua potrebbe diventare un veicolo di malattie parassitarie.

Rinvaso per piante di grandi dimensioni (reinterratura)

Nel caso di vasi di grandi dimensioni che rendono difficile il rinvaso occorre rinnovare periodicamente la composta eliminando i primi 3-5 cm di terreno e sostituendoli con del terriccio fresco. Questa tecnica si chiama reinterratura e può essere compiuta anche più di una volta nel corso di una stagione.

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