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L'ippopotamo, vita e abitudini

Ippopotamo, Hippopotamus amphibius, vita e abitudini
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CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA

Il lupo scientificamente è la specie Hippopotamus amphibius, appartiene alla famiglia Hippopotamidae, all'ordine Artiodactyla, alla classe Mammalia, subphylum Vertebrata, phylum Chordata e al regno Animalia.

DATI GENERALI

  • Lunghezza del corpo: 3,0 - 5,0 m, con 40-50 cm di coda
  • Altezza al garrese(1): 1,5 - 1,65 m
  • Peso: femmina 1,0 - 1,7 t / maschio 1,0 - 4,5 t
  • Durata della vita: 35-50 anni
  • Maturità sessuale: femmina: 7 - 9 anni / maschio: 9-11 anni

HABITAT E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

L'ippopotamo, nome scientifico Hippopotamus amphibius della famiglia Hippopotamidae, vive nelle zone dell'Africa sub-sahariana. I paesi dove maggiormente si ritrova sono i paesi dell'Africa orientale quali Uganda, Kenya, Tanzania, Mozambico e Zambia. E' presente anche in altri paesi africani ma come piccoli gruppi poco significativi, sempre più ridotti dall'avanzare dell'urbanizzazione, che ha distrutto e distrugge i suoi habitat naturali. Un tempo era presente anche nel delta del Nilo e nella valle del fiume Giordano, oggi scomparso a causa "dell'avanzare della civiltà".

Attualmente si stima che la popolazione di questa specie sia ridotta a 125.000 - 148.000 in tutta l'Africa.

L'ippopotamo, essendo una creatura anfibia (questa espressione è usata, nell'ambito dei mammiferi, solo per questo animale) vive in prossimità dei fiumi soprattutto negli estuari e nei corsi inferiori, nei laghi, nelle paludi purchè costeggino distese di erbe in cui può nutrirsi.

CARATTERISTICHE FISICHE

L'ippopotamo ha un corpo tozzo con zampe molto corte che lo fanno muovere in maniera goffa sulla terraferma mentre in acqua è molto agile ed è un grande nuotatore.

Le zampe sono provviste di piedi larghi che rappresentano degli ottimi remi. Sono presenti quattro dita molto spesse e larghe che funzionano tipo racchette impedendo all'ippopotamo di sprofondare nel fango.

La sua pelle è molto spessa ed è provvista di numerose ghiandole sottocutanee che secernano un liquido oleoso e di colore rosa che ha il compito di proteggere la cute dal sole e dalle punture degli insetti funzionando anche come antisettico.

Ippopotamo, Hippopotamus amphibius, vita e abitudini

L'ippopotamo è provvisto di zanne derivate dallo sviluppo dei canini e degli incisivi che possono arrivare a misurare anche 30 cm di lunghezza nei maschi (i canini) che l'animale mostra spalancando la bocca fino a un'apertura di 150°.

Un'altra particolarità dell'ippopotamo è la presenza di una coda molto corta che serve nel maschio, per spargere le feci tutto attorno. Non è chiaro quale sia il significato di questo gesto: secondo alcuni studiosi per marcare il territorio secondo altri sarebbe un semplice segnale di orientamento (vedi video sotto).

CARATTERE, COMPORTAMENTO E VITA SOCIALE

L'ippopotamo passa tutta la sua giornata in acqua (la pelle deve essere sempre umida per evitare che si screpoli) uscendone solo la notte per nutrirsi di erbe, non mangiando infatti le piante acquatiche. Può arrivare a nuotare anche 30 km alla ricerca di un pascolo idoneo. In genere si nutre delle erbe che trova in prossimità delle rive dove vive ma alcuni esemplari sono stati visti spingersi anche alcuni chilometri oltre la riva alla ricerca di cibo.

L'ippopotamo è un animale gregario e pertanto i corsi d'acqua dove vive devono avere una certa portata. Se sono corsi d'acqua di una certa grandezza allora si vedono delle vere e proprie distese di ippopotami costituite da 100 e anche più individui, mentre se sono piccoli corsi d'acqua, i gruppi non superano i 10-15 membri. Il gruppo è formato dalla femmina con i suoi piccoli e un maschio dominante che difende il gruppo dagli altri maschi che tentano di insidiare il suo harem o la sua area di pascolo. Può tollerare anche la presenza di altri maschi purchè si sottomettano alla sua autorità.

I maschi che non hanno ancora un loro territorio o gruppo vivono lungo i confini di un altro maschio dominante e quando se la sentono, affrontano il maschio dominante del gruppo per cercare di prendere il suo posto. Le lotte tra maschi possono essere molto cruenti e feroci e non è infrequente che uno dei due contendenti ci lasci la vita, in quanto riescono a infliggere delle gravi ferite con i loro aguzzi canini.

I giovani maschi che non sono in grado di competere con gli altri maschi vivono in piccoli gruppi, tra single.

L'Ippopotamo è un ottimo nuotatore ed è capace di restare sotto l'acqua anche per mezz'ora chiudendo narici e orecchie.

ABITUDINI ALIMENTARI

L'ippopotamo si nutre prevalentemente di notte uscendo dall'acqua per andare nei pascoli vicino alle rive, allontanandosi anche di qualche chilometro. L'erba viene strappate con le labbra e poi masticata con i molari in quanto sia gli incisivi che i canini non hanno alcuna funzione nella nutrizione ma rappresentano solo un'arma di offesa/difesa. Il fatto che si nutrano di notte probabilmente è dettato dalla necessità di evitare l'insolazione considerando quando la loro pelle è sensibile.

E' stato osservato che la quantità di cibo che ingeriscono è molto piccola rispetto alla loro mole. Ciò è stato spiegato considerando che l' ippopotamo ha un consumo minimo di energia in quando passa tutta la giornata fermo a riposare nell'acqua.

COME SI RIPRODUCONO E COME CRESCONO I PICCOLI

Non esiste un periodo preciso in cui avviene la riproduzione ma solo dei picchi stagionali che corrispondono alla stagione delle piogge.

Durante il periodo della riproduzione il maschio di ippopotamo gira tra le femmine annusandole per individuare quella in calore e una volta trovata la rincorre in acqua e dopo una breve lotta avviene l'accoppiamento.

La gestazione dura 7-8 mesi dopo i quali la femmina partorisce o sulla terraferma o in una zona di acqua bassa. Il piccolo alla nascita pesa circa 25-50 kg e solo dopo circa due settimane la madre si ricongiunge al gruppo. Lo svezzamento avviene a circa 8 mesi.

In genere le femmine rimangono con la madre fino all'età di 8 anni e dato che una femmina adulta partorisce circa ogni due anni una madre può essere circondata da un certo numero di figlie contemporaneamente. I maschi invece vengono allontanati dal maschio dominante quando raggiungono la maturità sessuale.

STATO DI CONSERVAZIONE DELLA POPOLAZIONE

L'ippopotamo è classificato nella tra le specie vulnerabili VULNERABLE (VU) vale a dire tra gli animali prossimi a essere considerati ad alto rischio di estinzione in natura.

Le stime più recenti hanno dimostrato che negli ultimi dieci anni c'è stato un calo della popolazione del 7-20% ed è stato stimato che nel giro di tre generazioni (circa 30 anni) ci sarà un calo del 30%. La IUNC ritiene che non ci siano motivi per essere ottimisti in quanto la principale causa della diminuzione della sua popolazione, la distruzione dei suoi habitat naturali, non sembra possa trovare soluzione.

IMPORTANZA SOCIALE, ECONOMICA E NELL'ECOSISTEMA

L'ippopotamo contribuisce a conservare l'habitat naturale grazie ai suoi escrementi infatti sono un ottimo fertilizzante che stimola la crescita di numerosi microorganismi acquatici alla base dell'ecosistema locale.

Sono considerati gli animali più pericoli dell'Africa in quanto molto aggressivi, soprattutto nei confronti dell'uomo. Non disdegnano di inoltrarsi nei campi coltivati, distruggendo tutto il raccolto.

L'ippopotamo per numerose popolazioni africane rappresenta una fonte di sostentamento in quanto la sua carne è molto apprezzata come tutte le parti del suo corpo (i canini per l'avorio, la pelle, il grasso). E' stato osservato che in Congo è stata la caccia a ridurre del 95% la popolazione nel giro di pochi anni.

CURIOSITÀ

All'interno della famiglia Hippopotamidae ritroviamo due soli generi: uno è appunto il genere Hippopotamus con la sola specie Hippopotamus amphibius l'altro è il genere Hexaprotodon che comprende le specie Hexaprotodon liberiensis (ippopotamo nano) e Hexaprotodon madagascariensis (ippopotamo nano del Madagascar) che sono due specie nane.

Bibliografia

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sugli animali li puoi trovare a .

Note

(1) Garrese: regione del corpo dei quadrupedi compresa tra il bordo superiore dell'incollatura e il dorso e sovrastante le spalle, in pratica la zona più alta del corpo (esclusa la testa)

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