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Sciacallo dorato (Canis aureus): un abile cacciatore o un avido predatore?

Lo sciacallo dorato, il cui nome ricorda l'oro, ci fa supporre che questo predatore sia prezioso e unico per il nostro territorio. Sarà realmente così? Scopriamo insieme la vita, le abitudini e l'importanza di questo abile cacciatore.

Canis aureus, sciacallo dorato
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CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA

Lo sciacallo dorato scientificamente è la specie Canis aureus, appartiene alla famiglia Canidae, all'ordine Carnivora, alla classe Mammalia, subphylum Vertebrata, phylum Chordata e al regno Animalia.

DATI GENERALI

  • Lunghezza del corpo : 70 - 85 cm (più 25 cm di coda)
  • Altezza al garrese(1): 40 cm
  • Peso: 7-15 kg
  • Durata della vita: 8-9 anni allo stato selvatico ma fino a 16 anni in cattività
  • Maturità sessuale: 11 mesi

HABITAT E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

Lo sciacallo dorato, nome scientifico Canis aureus della famiglia Canidae, è un carnivoro che ritroviamo nelle zone centro- settentrionali dell'Africa; nel sud-est dell'Europa (nei Balcani, Ungheria, Ucraina, Austria, Slovacchia, Slovenia e nord-est Italia) e in Asia nella fascia sud (Turchia, Siria, Iraq, Iran, Asia Centrale, India, Sri Lanka, Myanmar, Thailandia e Indocina).

Grazie al fatto che è un animale onnivoro e che riesce a tollerare senza problemi gli ambienti asciutti, lo sciacallo dorato vive in una grande varietà di habitat che vanno dal deserto, alle foreste sempreverdi, alle zone semi-aride, alle praterie, alle savane, alle zone rurali e agricole compresi gli ambienti semi urbani. E' stato trovato dal livello del mare fino a 2000 m di altitudine.

CARATTERE, COMPORTAMENTO E VITA SOCIALE DELLO SCIACALLO DORATO

Lo sciacallo dorato vive fondamentalmente in coppia, un maschio a una femmina. Spesso a questo gruppo si aggiungono anche i figli della coppia chiamati "aiutanti" in quanto aiutano i genitori nell'allevamento della prossima cucciolata e sono subordinati in tutto e per tutto ai genitori. E' stato osservato che esiste comunque un alto senso della famiglia in quanto tutto il gruppo coopera alle cure della femmina e dei piccoli fornendo cibo e protezione.

Ogni gruppo ha un suo territorio che è di circa 3 kmq che viene accuratamente marcato con l'urina sia dal maschio che della femmina. Contrariamente a come avviene nella maggior parte delle specie, nel caso dello sciacallo dorato è la femmina che controlla il maschio, tenendolo lontano da eventuali altre femmine che lo potrebbero "distrarre".

La vita del gruppo avviene seguendo gli stessi ritmi: mangiano e dormono insieme facendo le stesse cose nello stesso momento, compresa la caccia.

E' un animale cacciatore anche se non attacca grandi animali. Segue la caccia dei grandi felini e quando a esempio un leone uccide una preda subentra uno stato di eccitazione per cui urla attirando così anche altri sciacalli. Quando il leone lascerà parte della carcassa perchè sazio, allora gli sciacalli mangeranno ciò che resta. Come arrivano altri animali prende un pezzo di carne e lo seppelliscono in una buca improvvisata per mangiarlo in un secondo momento con calma.

Sono animali che vivono in tane che possono essere nel terreno (possono anche usare delle tane trovate vuote di altri animali) o nelle rocce. Sono prevalentemente animali notturni, specialmente nelle zone più frequentate dall'uomo.

In conseguenza dell'urbanizzazione vive sempre più frequentemente a ridosso delle città. In India, dove non vengono mangiati gli animali morti per credo religioso, non è infrequente vederlo che divora una carcassa abbandonata.

CARATTERISTICHE FISICHE

Rassomiglia molto a un cane, ha una pellicce abbastanza ispida di colore giallo dorato con delle punte di marrone anche se il colore può diventare più o meno intenso a seconda della stagione e della zona dove vive.

COME COMUNICANO TRA LORO

Ciascuna specie ha un suo repertorio specifico per comunicare. Lo sciacallo dorato non fa eccezione e le urla possono essere modulate in vario. A esempio se due sciacalli ululano insieme vuol dire che esiste un legame tra loro.

Anche il contatto fisico è importante: spesso si grattano reciprocamente per rinsaldare il legame del gruppo o della coppia.

ABITUDINI ALIMENTARI

Lo sciacallo dorato mangia per il 54% alimenti di origine animale e il resto alimenti di origine vegetale: giovani gazzelle, roditori, lepri, uccelli caduti a terra e le loro uova, rettili, rane, pesci, insetti e frutta e quando capita non disdegnano le carogne. Molto spesso aspettano pazientemente che un altro animale finisca il suo pasto per nutrirsi dei resti.

COME SI RIPRODUCONO E COME CRESCONO I CUCCIOLO

Non c'è un periodo preciso in cui avviene l'accoppiamento e le conseguenti nascite. Diciamo che più frequentemente avvengono nei mesi di gennaio-febbraio in Africa e aprile-maggio in Europa.

Gli sciacalli dorati sono animali strettamente monogami e contrariamente a quello che si può pensare hanno un alto senso della famiglia infatti in genere si ritrovano gruppi di sciacalli dorati formati dalla coppia base e da uno o due adulti chiamati "aiutanti" che altro non sono che i figli della coppia che restano con i genitori, nonostante abbiano raggiunto la maturità sessuale, per aiutarli a prendersi cura della prossima cucciolata.

La gestazione dura circa 63 giorni al termine della quale nasceranno da 1 a 9 cuccioli (la media è 2-4) che peseranno ciascuno 200-250 gr. I piccoli vengono al mondo in apposite tane all'interno del territorio dei genitori e nascono con gli occhi chiusi che saranno aperti solo dopo una decina di giorni.

I piccoli sono allattati dalla madre per circa 2 mesi e poi svezzati. All'inizio iniziano a mangiare rigurgito dei membri della famiglia e solo dopo tre mesi inizieranno a mangiare cibo solido. Spesso i cuccioli sono accuditi dagli aiutanti consentendo ai genitori di poter andare a caccia a nutrirsi.

I piccoli raggiungono la maturità sessuale intorno agli undici mesi.

STATO DI CONSERVAZIONE DELLA POPOLAZIONE

Il Golden Jackal Canis aureus nella è classificato tra gli animali a basso rischio di estinzione, LEAST CONCERN (LC).

L'unica stima certa della sua popolazione è di 80.000 esemplari nel sub-continente indiano mentre non esistono delle stime per le popolazioni del continente africano ed europeo.

Nonostante non sia in pericolo imminente di estinzione è certo che la sua popolazione è in costante declino. L'agricoltura e l'allevamento che erano delle attività che favorivano la vita dello sciacallo dorato sono in costante diminuzione sostituite dall'industrializzazione e dagli allevamenti intensivi così come sono sempre di più le aree che vengono urbanizzate.

Diciamo quindi che l'unica minaccia è la "civiltà" che avanza.

La specie è inclusa nell'Appendice II del CITES in India (Convenzione sul commercio internazionale di specie di fauna e flora minacciate d'estinzione, nota semplicemente come "Convenzione di Washington") e ciascuno stato ha leggi nazionali per la sua tutela e protezione.

IMPORTANZA SOCIALE, ECONOMICA E NELL'ECOSISTEMA

Lo sciacallo dorato in genere non è un animale ben visto in quanto invade e distrugge i campi coltivati di mais, canna da zucchero e anguria. Oltre ciò non esita ad attaccare greggi di pecore. In ogni caso c'è da dire che svolge un ruolo importante nell'ecosistema provvedendo a svolgere il ruolo di spazzino, mangiando immondizia e carogne intorno alle città. Inoltre tengono sotto controllo la popolazione dei roditori e delle lepri e conigli.

CURIOSITÀ

Gli sciacalli dorati sono animali che possono essere addomesticati come un cane domestico e tenuti in casa. L'unica differenza con un comune cane è che rimangono più timidi e non si fanno avvicinare dagli estranei.

In medio oriente è un animale molto rispettato e gode di una buona nomea, la stessa che in Europa ha la volpe.

Nell'antico Egitto era un animale molto venerato. Il dio Anubi, signore degli inferi, veniva raffigurato ora con il viso di uno sciacallo e il corpo di un uomo (foto in alto a destra), ora come uno sciacallo.

Bibliografia

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sugli animali li puoi trovare a .

Note

  1. garrese: regione del corpo dei quadrupedi compresa tra il bordo superiore dell'incollatura e il dorso e sovrastante le spalle, in pratica la zona più alta del corpo (esclusa la testa);
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