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Bonobo: chi è e come vive

Pan paniscus, bonobo, famiglia Hominidae
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CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA

Il bonobo scientificamente è la specie Pan paniscus, appartiene alla famiglia Hominidae, all'ordine Primates, alla classe Mammalia, subphylum Vertebrata, phylum Chordata e al regno Animalia.

DATI GENERALI

  • Lunghezza del corpo: 70 - 83 cm (fino a 1,3 m in posizione eretta)
  • Peso: femmina: 30-35 kg; maschio: 40 - 50 kg
  • Durata della vita: 30 - 45 anni
  • Maturità sessuale: 9 - 12 anni

HABITAT E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

Il bonobo, nome scientifico Pan paniscus della famiglia Hominidae, vive in alcune zone nella Repubblica democratica del Congo (ex Zaire) all'interno di un territorio delimitato dal fiume Congo, dal fiume Lualaba e a nord dal fiume Kasai ed è stato introdotto anche sulle sponde del lago Tanganica.

La popolazione si estende tra i 300 e i 700 m slm nelle zone della foresta pluviale tropicale. Nonostante preferisca le foreste primarie dove le cime degli alberi formano una volta chiusa, si ritrova facilmente anche nelle foreste palustri, ai bordi dei fiumi e dei laghi e anche nelle zone in via di rimboschimento, quindi nelle aree meno fitte di vegetazione.

CARATTERE, COMPORTAMENTO E VITA SOCIALE

I bonobo sono animali che vivono in gruppi di solito formati da 3-6 individui ma possono arrivare anche a 15 o anche di più se c'è abbondante disponibilità di cibo. Ciascun gruppo occupa un suo territorio non in maniera esclusiva in quanto i singoli individui (in genere le femmine) si spostano liberamente tra un gruppo e un altro anche se gruppi appartenenti a comunità diverse tendono a evitarsi lanciando forti grida e compiendo gesti minacciosi.

In genere i maschi rimangono nel gruppo dove sono nati tutta la vita mentre le femmine tendono ad andare via.

Un aspetto molto importante nella vita dei bonobo sono i rapporti sessuali che vengono praticati durante tutto l'anno e indiscriminatamente senza distinzione di sesso o classe sociale (l'unico limite sembra che sia tra madre e figlio). Il sesso è importante non solo per rinsaldare i vincoli del gruppo ma anche per alleviare le tensioni.

CARATTERISTICHE FISICHE

Il corpo è ricoperto di peli di colore nero eccetto che nelle guance e sono molto più lunghi rispetto allo scimpanzé. Presenta braccia molto lunghe e robuste che consentono al bonobo di penzolare, oscillare e saltare dagli alberi con un'agilità superiore agli scimpanzé. Quando il bonobo si ritrova in posizione eretta, cosa che avviene molto più frequentemente rispetto agli altri primati, le braccia gli arrivano fin sotto le ginocchia. Le mani possiedono dita lunghe e affusolate che gli permettono di afferrare i rami a mo' di uncino e quando cammina a quattro zampe appoggia sul terreno solo le nocche delle dita.

Il bonobo ha una testa che è più piccola rispetto agli altri primati e soprattutto rispetto allo scimpanzè e la bocca, provvista di labbra mobili, ha i canini lunghi e appuntiti che gli servono sia per dilaniare la carne sia per intimidire, mentre i molari sono lunghi e piatti e sono quelli che normalmente sono utilizzati per mangiare il suo principale alimento: la frutta e le foglie.

Sono considerate scimmie antropomorfe, molto vicine all'Homo sapiens e tra tutti gli Hominidae sono i parenti più prossimi dell'uomo.

COMUNICAZIONE E PERCEZIONE

I bonobo possono comunicare attraverso una grande varietà di forme: con la vocalizzazione emettendo suoni che possono indicare vari stati d'animo (aggressività, eccitazione, soddisfazione ecc.); con il tatto e con lo sguardo.

ABITUDINI ALIMENTARI

Il bonobo si nutre prevalentemente di frutta e di semi ma anche di foglie, di radici, di steli, di fiori, di corteccia e occasionalmente anche di funghi. Sono circa 150 le specie di piante delle quali si nutre. Oltre che di vegetali si nutre anche di miele, di uova di uccelli, di insetti. A differenza degli scimpanzé non va a caccia di animali ma solo se capita l'occasione può uccidere qualche piccolo mammifero, per esempio le antilopi, gli scoiattoli e i pipistrelli e rispetto agli altri primati è capace di pescare, entrando in acqua e catturando i pesci.

RIPRODUZIONE E CRESCITA DEI PICCOLI

L'attività sessuale è una pratica molto diffusa rispetto agli altri primati infatti viene praticata frequentemente tra tutti gli animali del gruppo e anche tra individui dello stesso sesso per cementare i rapporti di amicizia (eccetto che tra madri e figli) e per alleviare le tensioni.

Nonostante questa promiscuità al momento di scegliere il padre dei suoi piccoli la femmina di bonobo è molto selettiva.

La femmina rimane fertile per un periodo molto lungo, 10-20 giorni, e durante questo periodo si accoppia diverse volte con il compagno scelto. Il carattere distintivo che mette in evidenza che è fertile è il rigonfiamento dei genitali che diventano turgidi e di colore rosa. Non si sanno quali siano i motivi che portano una femmina di bonobo a prediligere un maschio rispetto a un altro, è certo solo che è molto selettiva.

Dopo circa 8 mesi di gestazione dà alla luce un solo piccolo del peso di 1-2 kg. I piccoli vengono allattati per circa 3-4 anni durante i quali la madre, pur non essendo fertile, svolge normale attività sessuale. Ritornerà fertile solo quando i piccoli saranno svezzati.

I maschi non partecipano alla crescita dei piccoli se non indirettamente dando l'allarme in caso di pericolo, condividendo il cibo e aiutando a proteggere i giovani.

Una volta svezzati e raggiunta l'età adulta (in genere verso i 9-12 anni) le femmine vanno via e si uniscono ad altri gruppi mentre i maschi di solito rimangono con il gruppo della madre.

PREDAZIONE

I bonobo non hanno dei nemici naturali eccetto l'uomo. E' infatti frequente il bracconaggio. Occasionalmente i leopardi e i pitoni possono aggredire soprattutto gli esemplari più giovani.

STATO DELLA POPOLAZIONE

Il Bonobo è classificato nella tra gli animali ad altissimo rischio di estinzione ENDANGERED (EN): è stato infatti stimato che nel mondo la popolazione è in continua diminuzione.

Le cause sono diverse e prima fra tutte la riduzione del suo habitat naturale a causa della distruzione delle foreste per il disboscamento commerciale e per l'avanzare dell'agricoltura. In pratica la densità della popolazione umana in rapida crescita, sommato all'elevato grado di instabilità politica negli Stati dove il bonobo abita, rappresentano elementi cardine per la sopravvivenza di questa specie. Un'altra causa che minaccia la sopravvivenza del bonobo è il bracconaggio attuato sia per ottenere la carne, sia per vendere i diversi esemplari come animali domestici o per ricavarne medicinali.

Pur essendoci delle aree protette nelle quali diversi di questi animali vivono, queste non rappresentano un ostacolo al bracconaggio. Questa situazione viene segnalata per il Salonga National Park, un'area di 33.346 km², che è un serbatoio significativo di popolazione del bonobo dove, nonostante sia un'area protetta, viene praticato il bracconaggio favorito dalle amministrazioni locali e militari grazie alla instabilità politica ed economica e alla mancanza di istruzione che porta a non capire l'importanza di questa biodiversità. Le uniche presenze che svolgono un lavoro di sensibilizzazione della popolazione verso un uso sostenibile delle risorse disponibili sono le ONG internazioni che però da sole, senza l'aiuto dei governi locali, non possono fare molto.

IMPORTANZA SOCIALE, ECONOMICA E NELL'ECOSISTEMA

Come gli altri primati i bonobo contribuiscono a diffondere i semi delle piante soprattutto di quelle dai semi più grossi che non possono essere diffusi dagli animali più piccoli.

I bonobo, essendo molto simili agli essere umani sono soggetti alle stesse malattie per cui possono da una parte infettarsi quando entrano a contatto con l'uomo e viceversa infettare.

CURIOSITÀ

Nonostante questo animale è conosciuto come scimpanzè pigmeo, in realtà del pigmeo non ha niente raggiungendo un'altezza di oltre un metro quando in posizione eretta. Probabilmente questo diminutivo è derivato dal fatto che gli aerali dove vive, sono abitati dalle popolazioni pigmee.

Dall'analisi del DNA del bonobo si è evidenziato che questa creatura è il parente più stretto dell'uomo.

Bibliografia

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sugli animali li puoi trovare a .

Note

(1) Immagine non soggetta copyright: courtesy United States Agency for International Development

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