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Aquila reale, vita e abitudini

Aquila reale, vita e abitudini
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CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA

L'aquila reale, scientificamente si chiama Aquila chrysaetos, appartiene alla famiglia Accipitridae, all'ordine dei Accipitriformes, alla classe Aves, subphylum Vertebrata, phylum Chordata e al regno Animalia.

DATI GENERALI

  • Lunghezza del corpo : 75-90 cm più 25-35 cm di coda
  • Apertura alare: 2 - 2,5 m (maggiore nelle femmine)
  • Peso: femmina: 4 -7 kg, maschio: 3-5 kg
  • Durata della vita: fino a 32 anni in libertà mentre in cattività c'è stato un caso fino a 46 anni
  • Maturità sessuale: 4-5 anni
  • Riproduzione: da febbraio a luglio
  • Intervallo fra le nascite: 1 anno

HABITAT E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

L'aquila reale, la signora dei cieli, il cui nome scientifico è Aquila chrysaetos della famiglia Accipitridae, la si ritrova in tutto l'emisfero settentrionale soprattutto nelle zone di montagna. In particolare la ritroviamo nel nord e nell'ovest degli Stati Uniti, nel Canada orientale, nelle zone montuose europee, nell'Asia settentrionale e centrale e anche nell'Africa settentrionale.

In genere non ama le zone boscose e abita al di sopra delle cime degli alberi e al di sotto delle nevi perenni a una altitudine compresa tra il livello del mare e i 3600 m. Non ama i luoghi popolati, nè le pianure o le praterie in quanto non offrono dei luoghi dove si possa appostare per individuare le sue prede.

CARATTERE, COMPORTAMENTO E VITA SOCIALE DELL'AQUILA REALE

Il tipo di territorio nel quale vive è in stretta relazione con le sue abitudini infatti l'aquila reale deve sempre avere la possibilità di controllare tutta la situazione da una postazione elevata, senza doversi alzare in volo.

Il maschio e la femmina dell'aquila reale sono monogami e possono mantenere legami di coppia per molti anni, soprattutto nelle coppie non migratorie. Per le coppie migratorie, vale a dire quelle che si spostano a seconda dell'andamento delle stagioni dalle zone più fredde verso zone più calde non ci sono precise indicazioni sul mantenimento del legame di coppia.

E' stato osservato che le aquile reali possono vivere in gruppo anche se non sono necessariamente coppie questo sembra sia dettato o dalla presenza di cibo particolarmente abbondante nella zona o da condizioni climatiche particolarmente rigide.

Nel territorio di una coppia di aquile reali possono esserci anche 12 nidi da loro costruiti e tra questi la coppia ne sceglie uno ogni primavera per far nascere i piccoli.

Il nido è in genere costruito fra i rami di un albero o negli spuntoni di roccia e viene costruito in collaborazione dal maschio e dalla femmina. Può misurare anche un metro di diametro e se la coppia decide di stabilirsi su un nido preesistente, lo rinnova. Possono occorrere dalle 4 alle 6 settimane per costruire un nido.

Il nido è costruito con qualunque materiale sia reperibile in zona e viene poi foderato con vegetazione soffice quale piante triturate, erba, foglie secche, foglie verdi, muschi e licheni.

Succede inoltre che altre coppie di aquile possano continuare a usare i nidi lasciati da altre aquile facendolo diventare sempre più grande fino anche a due metri di diametro e più.

Non si sa molto circa il dominio del territorio da parte dell'aquila. Si è visto che l'aquila compie straordinarie evoluzioni in cielo, lungo le zone di confine che si pensa siano fatte per tenere lontane altre aquile.

CARATTERISTICHE FISICHE DELL'AQUILA REALE

Nell'aquila reale i maschi e le femmine sono fisicamente uguali tra loro a eccezione del fatto che le femmine sono più grandi.

Hanno il corpo ricoperto di piume di colore marrone scuro, con possenti e grandi ali con un'apertura di 1,85 - 2,5 m (maggiore nelle femmine) e con le estremità che sembrano delle dita utilizzate per regolare il flusso dell'aria permettendo all'aquila di volare anche lentamente senza andare in stallo.

Ha una muscolatura possente che le consente di trasportare in volo fino a 36 kg e volare a una velocità di 80 km/h (la media è di 28-32 km/h) e addirittura quando è in picchiata toccare punte di 200 km/h.

La caratteristica principe di questo straordinario rapace è la vista: due grandi occhi marroni, direzionati frontalmente che consentono all'aquila di avere una vista binoculare, come quella umana ma notevolmente superiore grazie al fatto che le cellule preposte alla registrazione del colore e del movimento sono poste nella parte posteriore dell'occhio consentendo quindi di avere una vista molto più acuta.

Un'altra particolarità sono le zampe di colore giallo provviste di possenti artigli neri formati da un artiglio posteriore ricurvo che è quello più potente e da altri tre artigli disposti frontalmente. Anche il becco è uno straordinario elemento di offesa duro e potente.

COME COMUNICANO TRA LORO

Le aquile reali comunicano vocalmente prevalentemente quando sono nel periodo riproduttivo mentre sembra che non usino vocalizzazioni per segnalare il loro territorio che invece viene effettuato con voli ondulati svolti lungo i confini.

ABITUDINI ALIMENTARI

L'alimentazione dell'aquila reale è molto varia in funzione del territorio e quindi delle disponibilità alimentari. Le prede preferite sono i mammiferi di piccola e media taglia (conigli, lepri, scoiattoli, marmotte, cani della prateria) ma non disdegnano altri uccelli (pernici, fagiani), rettili, pesci. Alle volte catturano anche prede di discrete dimensioni quali gru, oche, coyote e tassi.

La tecnica di caccia è la seguente: l'aquila reale avvista la sua preda o da una posizione alta oppure mentre sorvola la zona. A quel punto si getta in picchiata o in planata (a seconda della mobilità della preda) e la ghermisce con gli artigli. Se si tratta invece di uccelli questi possono essere afferrati anche in volo.

In genere l'aquila tende a mangiare la sua preda sul posto ma se ha dei piccoli da nutrire, porta la preda al nido.

COME SI RIPRODUCONO E COME CRESCONO I PICCOLI

La coppia di aquile può anche cacciare insieme e in questo caso la tecnica è la seguente: una delle due stana e sfinisce la preda mentre l'altra la ghermisce.

Se le prede scarseggiano come può succedere nel periodo invernale, l'aquila reale si può nutrire anche di carogne.

Il periodo nel quale avviene l'accoppiamento è da marzo ad agosto a seconda dell'ubicazione geografica. Per le coppie sedentarie che non migrano la costruzione del nido e il corteggiamento può iniziare già nel mese di dicembre mentre per le specie migratorie la formazione della coppia, il corteggiamento e la costruzione del nido iniziano quando le aquile ritornano ai loro luoghi di riproduzione tra febbraio e metà aprile.

L'accoppiamento è preceduto dalla "danza del cielo" che viene fatta da due aquile come rituale di accoppiamento. Si tratta di bellissime acrobazie dove si vede addirittura la femmina che vola con il ventre rivolto verso l'alto e il maschio che le piomba addosso. L'accoppiamento vero e proprio ha luogo in terra.

In genere la femmina depone da 1 a 4 uova (più frequente 2) ciascuna a intervalli di 2-5 gg. Le uova sono covate quasi sempre dalla femmina e il maschio durante questo periodo è spesso assente.

Quando dopo circa 35-45 giorni (in media 43) le uova si schiudono il maschio inizia a portare il cibo al nido per la femmina e per il piccolo. Ovviamente il primo pulcino nato sarà cresciuto quando nasceranno gli altri e se il cibo scarseggia può venire ucciso dal fratello.

I pulcini iniziano a volare dopo due mesi e mezzo di età e quando hanno raggiunto circa i quattro mesi lasciano definitivamente il nido e anche il territorio dei genitori e a quel punto diventano nomadi e vagano fino a quando non saranno abbastanza grandi per procreare il che avverrà quando avranno raggiunto i 4-5 anni, dopo che avranno il piumaggio da adulti. Durante tutto questo periodo percorrono enormi distanze anche migliaia di chilometri.

>DA CHI SONO PREDATE

Le aquile reali adulte non hanno in pratica predatori. Possono essere predati solo i pulcini.

STATO DI CONSERVAZIONE DELLA POPOLAZIONE

L'aquila reale è classificata nella tra gli animali a basso rischio di estinzione Least Concern (LC): è stata stimata una popolazione stabile intorno ai 250.000 esemplari.

Le cause di morte non naturale per questa specie sono numerose: restare fulminata nei fili elettrici dell'alta tensione; rimanere imprigionata nelle trappole messe per i coyote oppure morire avvelenata grazie alle esche messe dagli allevatori per proteggere il loro gregge.

Oggi l'aquila reale è una specie protetta in numerosi stati.

IMPORTANZA SOCIALE, ECONOMICA E NELL'ECOSISTEMA

L'aquila reale entra spesso in competizione alimentare con altre specie di rapaci quali le aquile calve, le aquile dalla coda bianca, i condor e anche con uccelli più comuni quali i corvi e il falco pellegrino.

Da un punto di vista economico l'aquila è sempre stata purtroppo vista come un danno per l'economia e spesso in passato veniva perseguitata soprattutto dagli allevatori perchè uccideva qualche capo di bestiame.

CURIOSITÀ

Le piume dell'aquila reale sono molto più pesanti di tutto il suo scheletro.

Il nido più grande che è stato trovato misurava 6,1 m di altezza e 2,59 m di larghezza.

Bibliografia

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sugli animali li puoi trovare a .

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