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Silvia Guerra, curriculum

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Silvia Guerra è nata a Sassari, città della Sardegna, dove attualmente vive. Si è laureata all'Accademia di Belle Arti, in arti visive e della decorazione.

Silvia Guerra, artista, curriculum

Nelle sue pittute lei, si reputa impressionista infatti, lei ama il colore con il quale ha una buona armonia, predilegendo i colori che vanno dall'azzurro, al verde giallo o al rosso su rosso.

Lei dice di se: «vado in un mio mondo immaginario: alberi fioriti, fiori, erba verdissima, mare e sabbia o rocce, sono avvolte da una luce più piena e radiosa creando così un tutt’uno».

Lei da bambina trascorreva molte delle sue giornate nelle campagne dei suoi nonni materni dove scorazzava alla ricerca di qualcosa di magico... o adorava stare sdraiata sull'erba con un fiore in bocca ad osservare il sole, le nuvole che correvano, cercando di imprigionare quelle immagini nei suoi occhi. Anche il mare è a tuttoggi il suo soggetto amato e dipinto tra rocce, onde e blu profondi, o sabbie sottili e dal colore avorio pallido. Queste bellezze lei le ha fatte sue, imprimendole nel suo occhio, quello interiore dell'anima, con la quale lei sta facendo un cammino. Ci dice: «Quando osservo un fiore, o delle case nella collina,o il viso e lo sguardo di una persona o un bambino, li vedo inseriti in un contesto di luce, armonia e bellezza naturale, questa sua o loro immensa bellezza, per me commovente, sprigionano il desiderio instancabile di riprodurli. Questo è il mio lato infantile che non ho mai lasciato».

Lei fà anticipatamente uno studio progettuale per l'eventuale incarico che riceve e successivamente al completamento dell'elaborato che viene eseguito in proporzioni reali, procede all'esecuzione del lavoro d'arte che su richiesta può essere olio su tela, acrilico su tela e con tecniche classiche o moderne. Mediamente le sue opere hanno dimensioni che vanno dal metro per un metro e dal metro e cinquanta per un metro e quaranta a crescere. Questi suoi dipinti si inseriscono in contesti di grandi spazi e anche nell'arredamento come per esempio testate di letti, o per separare degli ambienti per il loro forte impatto visivo.

Lei fa anche xilografie, incidendo sul legno e successivamente stampando sulla carta, soggetti che vanno dalla cultura sarda ma anche moderna.

Nella scultura lei oscilla tra la ceramica e il ferro o polistiroli trattati come se fossero le pietre rosse della Gallura.

Il suo tratto spazia da quello bizantino a quello scomposto picassiano, forse per stessi approfondimenti artistici che fa di continuo per le sue progettazioni pittoriche. Chi è stato intervistato dice di lei: «Davanti ad una sua opera ti soffermi in contemplazione emozionandoti, lei dà un messaggio di impatto, che non è solo visivo ma è quello delle sensazioni dell'anima, un chiedere di soffermarsi... una riflessione...».

Silvia Guerra disegna e realizza gioielli con tematiche di tradizione tipica sarda con materiali naturali e anche ricordando le reti dei pescatori, o gli amuleti porta fortuna.

Nel 2012 Silvia Guerra ha scritto un testo di narrativa dal titolo Ho Amato anche se c'era la guerra dove si intrecciano due storie d'amore: una d'epoca e l'altra dei nostri giorni attuali che argomenta sui ragazzi, ma inseriti nello stesso contesto... quello della Sardegna, quello delle profonde radici familiari, anche se in epoche diverse.

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