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Pierluigi Monsignori Potsy, le opere

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PLASTIC FOOD

L’installazione di land art "Plastic food" è l’ultima di una serie di installazioni iniziata nel 2000, caratterizzate dall’utilizzo di materie plastiche. Potsy è convinto che l’uomo viva un amore non corrisposto con questo meraviglioso ed oramai insostituibile polimero. Quest’opera d’arte non è che un invito ad una passeggiata in un paesaggio futuribile purtroppo presente, che ci sembra distante dalle nostre verdi colline umbre, ma che in realtà non è poi così lontano. Una riflessione semplice, dobbiamo ridurre la produzione di rifiuti. Non possiamo più attendere che l’inconsapevolezza di un futuro distratto tolga ai nostri figli il quotidiano a noi familiare: passeggiare in un campo con l’erba appena tagliata, sentire il leggero profumo delle presse di fieno ci riporta al contatto con la natura e questa deve essere un’eredità per tutti. "Plastic Food" rappresenta ciò che vivremo, ciò che ci attende e che purtroppo in altre regioni e già passato-presente. Sopravviviamo in una società che cannibalizza certezze, che cerca in tutti i modi di sostituirsi alla normale natura di tutte le cose, viventi e semplici, che ha fatto diventare carnivori gli erbivori, in una logica di profitto perversa che alla fine ci si è ritorta contro.

L’installazione Plastic Food è un invito per chi produce e chi consuma ad avere un atteggiamento eco-consapevole riguardo la produzione dei rifiuti, ci sono imballi ecosostenibili che già da subito potrebbero ridurre in maniera sostanziale l’utilizzo del petrolio che è causa di conflitti a livello mondiale oltre che contribuire all’innalzamento della temperatura del pianeta con la sua trasformazione e smaltimento dei prodotti derivati. Tornare indietro nel tempo all’utilizzo di materiali naturali per guardare al futuro con una prospettiva di consumo sostenibile, che non debba per forza sfruttare i paesi in via di sviluppo. Scrollarci di dosso questa ipocrisia che ci fa storcere il naso davanti alla fame nel mondo mentre acquistiamo l’ultimo suggerimento per gli acquisti prodotto da persone che non hanno nemmeno una ciotola di riso al giorno.

La natura implode nella frustrazione nella quale versa, improvvisa malesseri che si concretizzano in nuove pandemie. Camminare attraverso l’installazione di Potsy vi proietterà in un’istantanea capace di farvi comprendere la reale disarmonia di un esperienza accanto ai nostri rifiuti quotidiani, macchie di colore fuori tono, abituati come siamo alle solite meravigliose installazioni di operatori agricoli distratti.

Un viaggio che vi permetterà di abbracciare presse diverse di un futuro-presente che nessuno di noi vorrebbe nel proprio giardino.

VIDEO DI PRESENTAZIONE

LE SUE OPERE

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