Le comuni zanzare appartengono all'ordine dei ditteri e alla famiglia Culicidae.
Si tratta di una famiglia estremamente numerosa che annovera poco più di 3500 specie, tutte abbastanza simili tra loro
La loro prima caratteristica è la diversità tra maschio e femmina: la femmina ha un apparato boccale di tipo "pungente-succhiante" (non vi sto prendendo in giro, è questa la denominazione con la quale gli entomologi definiscono il loro tipico apparato boccale) con il quale "pungono e succhiano" il sangue delle vittime designate, sono infatti ematofaghe. I maschi invece hanno un apparato boccale più esile e ridotto, di tipo "lambente" con il quale possono solo lambire i liquidi zuccherini, per cui non sono in grado di pungere, sono infatti glicifagi. Viceversa le larve, tipicamente acquatiche, hanno un apparato boccale di tipo masticatore e si nutrono di vegetazione acquatica che masticano allegramente.
Il loro corpo è diviso in tre parti:
L'apparato boccale delle femmine di zanzara è formato da ben sei stiletti (un labbro superiore, due mandibole, due mascelle e una prefaringe) e da un labbro inferiore allungato, e ripiegato anteriormente a forma di doccia per raccogliere gli stiletti.
L'azione pungente-succhiante, avviene nel seguente modo:
Il loro corpo è formato da: un SISTEMA DIGERENTE che comprende gli organi di presa, di ingestione e il tubo digerente; i DIVERTICOLI DORSALI, che fanno parte del sistema circolatorio sanguigno; l'INGLUVIE dove immagazzinano il nettare e gli altri liquidi di cui si nutrono. Il sangue al contrario è depositato in una parte del sistema digerente (il "mesentero") per essere trasformato in amminoacidi necessari alla maturazione delle uova.
I loro reni sono invece i cosiddetti TUBI MALPIGHIANI e hanno un'apertura genitale separata da quella anale.
Per quanto riguarda l'accoppiamento, parecchie ore dopo lo sfarfallamento (vale a dire dopo la nascita degli adulti), avviene l'accoppiamento. Una singola zanzara femmina si accoppia diverse volte nella sua vita con diversi zanzaroni ma solo il primo maschio sarà il padre dei suoi piccoli. Infatti quest'ultimo, durante l'accoppiamento emette una sostanza mucosa che chiude l'accesso alla spermateca, dove sono conservati i germi maschili più che sufficienti a fecondare tutte le uova che quella femmina deporrà nella sua vita.
La femmina, dopo l'accoppiamento, cerca un ospite da pungere per ricavare il sangue necessario per far maturare le uova. Vola quindi alla ricerca del vostro sangue, depone le uova e ricomincia il ciclo ripetendolo più volte.
L'inverno lo passano in maniera differente a seconda del genere:Precisiamo che le zanzare sono insetti "olometaboli" cioè che hanno un ciclo che comprende più stadi: uovo, larva (che passa attraverso quattro età), pupa, adulto.
Le larve e le pupe sono acquatiche. però mentre le larve vivono "appese" alla superficie dell'acqua e si muovono con movimenti ritmici dell'addome, le pupe stanno sopra la superficie e si muovono con movimenti a scatti.
Esistono numerosi genere all'interno della famiglia dei Culicidae:
E' molto attratta dal colore nero (forse perchè le ricorda le cavità degli alberi) e pertanto colonizza a esempio pneumatici lasciati all'aperto al cui interno si raccoglie l'acqua dove depone le uova. Infatti è proprio attraverso il commercio dei pneumatici che si è diffusa su scala mondiale.
In Italia la zanzara tigre è stata segnalata per la prima volta nel 1990. Per riconoscerla osservatela attentamente: ha una linea bianca che le attraversa il capo e il torace che fa da sfondo a un colore nero brillante chiazzato di bianco lucente nel resto del corpo.
Innanzitutto contro gli adulti, è possibile intervenire incrementando la popolazione di pipistrelli e di alcuni uccelli insettivori tipo le rondini.
Contro le larve di zanzara il principale nemico è sicuramente la Gambusia holbrooki, un pesciolino di acqua dolce, ghiottissimo delle larve di zanzara. Purtroppo questo pesciolino era presente in Italia (importato dal nord America) agli inizi degli anni '20. Nel dopoguerra, quando è saltato fuori il tristemente famoso DDT, è stato quasi dimenticato.
Per le acque salmastre è invece ottimo l'Aphanius fasciatus però poco diffuso nelle nostre coste.
Ci sono diverse piante utili nel tenere lontane le zanzare perché il loro odore risulta repellente per le zanzare e sono: il geranio, la citronella, la menta, il basilico. Anche mettere dei piattini con dell''aceto, del limone o delle fettine di cipolla, risulta efficace. Anche le candele di citronella sono efficaci come poche gocce di olio di neem (pianta Azadirachta indica della famiglia delle Meliaceae) messo sui polsi e sulle caviglie.
Da qualche anno è stato scoperta anche la pianta di catambra che esercita una forte azione repellente.
Nel cercare di difendersi da questi fastidiosi insetti occorre tenere presente che sono attratti dall'acqua stagnante (come abbiamo visto, i loro luoghi di cova) quindi ponete molta attenzione a grondaie con acqua, annaffiatoi, vasi ecc. Anche gli odori dolci sono una potente attrattiva quali quelli rilascaiti da molti cosmetici o creme idratanti. Così come i colori chiari li attirano più di quelli scuri.