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Rospo, vita e abitudini

Rospo, Bufo_bufo, vita e abitudini
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CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA

Il rospo, scientificamente si chiama Bufo bufo, appartiene alla famiglia Bufonidae, all'ordine Anura, alla classe Amphibia, subphylum Vertebrata, phylum Chordata e al regno Animalia.

HABITAT E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

Il rospo comune, nome scientifico Bufo bufo, appartiene alla famiglia Bufonidae e lo si ritrova in Europa fino al Kazakistan e alla Siberia orientale, nella parte nord occidentale dell'Africa (Marocco, Algeria, Tunisia) e in medio oriente e precisamente in Turchia, Siria e Libano. Solo in alcune isola quali l'Irlanda, le Baleari, la Corsica, la Sardegna, Malta, Creta è assente (mentre è presente in Sicilia).

In pratica il Bufo bufo assieme al Bufo viridis è il maggiore rappresentante della famiglia Bufonidae ed è un rospo molto comune in Italia.

Il rospo è un animale che preferisce le foreste e i boschi di conifere e latifoglie con zone paludose o comunque molto umide e con vegetazione fitta dove ama ripararsi. Non lo si ritrova negli spazi aperti ed è presente ad altitudini che vanno dal livello del mare fino a circa 2000 m s.l.m. (sono stati trovati esemplari anche a 3000 m).

CARATTERE, COMPORTAMENTO E VITA SOCIALE DEL ROSPO

Il rospo è un animale eminentemente notturno e tende a rifuggire la luce.

Quando si sente minacciato assume una posizione caratteristica: inarca la schiena si gonfia d'aria per apparire più grande e minaccioso. Inoltre dalla cloaca può lanciare uno spruzzo di urina negli occhi dell'aggressore che risulta molto irritante.

CARATTERISTICHE FISICHE DEL ROSPO

Il rospo comune è l'anfibio più grande presente in Europa: sono stati trovati esemplari di 20 cm di lunghezza (zampe escluse). In genere il maschio è più piccolo della femmina e non supera i 10 cm di lunghezza (calcolati dalla punta più prominente del muso alla parte più esterna posteriore).

La parte dorsale del corpo è di colore marrone - rossiccio tendente al verde con in genere il ventre di colore chiaro.

La pelle è coriacea e ricoperta da numerosi tubercoli arrotondati, ricchi di una particolare sostanza, la bufalina, che risulta velenosa se ingerita o iniettata. La pelle va inoltre soggetta a cambiamenti di colore durante la stagione riproduttiva tendendo più al grigio-giallastro.

Il rospo presenta pupille disposte orizzontalmente, di forma ellittica, con l'iride di colore dorato - ramato.

ABITUDINI ALIMENTARI

Si alimenta prevalentemente a terra e non in acqua e la sua alimentazione tipica gli invertebrati (insetti, lumache, ecc).

COME SI RIPRODUCONO E COME CRESCONO I PICCOLI

L'epoca riproduttiva del rospo dipende dalla temperatura: nelle zone a clima più caldo tende a riprodursi tra febbraio e marzo mentre nelle zone a clima più freddo a giugno.

Una abitudine del rospo comune è che tende a ritornare dove è nato per riprodursi anche se questo comporta percorrere molto chilometri. Infatti durante la stagione riproduttiva è frequente vedere lunghe file con decine e anche centinaia di rospi che migrano verso i luoghi di riproduzione.

E' facile trovare diversi maschi che tentano di accoppiarsi con una stessa femmina formando dei grandi agglomerati (video sopra).

Il rospo maschio durante l'accoppiamento, si posiziona sulla schiena della femmina e la tiene stretta a se, grazie a delle callosità che si sviluppano nel suo pollice. Non avviene alcuna copulazione in quanto la fecondazione è esterna: la femmina rilascia le uova all'esterno che vengono fecondate dallo sperma che viene rilasciato, sempre all'esterno, dal maschio. Una volta fecondate vengono deposte nei laghi, negli stagni, nei fossi, nelle pozze e nei ruscelli, in ogni caso sempre dove l'acqua è abbastanza chiara e tranquilla e in lento movimento. In genere le femmine di rospo depongono le uova all'interno di cordoni mucillaginosi larghi anche 2 cm e lunghi 4-5 metri disposti parallelamente tra loro che contengono fino a 7.000 uova, di colore nero che aderiscono alla vegetazione.

Le uova si schiudono dopo circa 2-3 settimane e le larve sono di colore scuro, grigio-nero (video sopra). Dopo circa 2,5 - 3 mesi le larve, oramai con le sembianze degli adulti, lasciano finalmente l'acqua per iniziare la vita nella terra ferma (hanno una dimensione di circa 2 cm).

STATO DI CONSERVAZIONE DELLA POPOLAZIONE

Il rospo comune anche se è inserito nella tra gli animali a basso rischio di estinzione LEAST CONCERN (LC) in quanto la sua popolazione viene considerata stabile, a livello internazionale è una specie protetta ed è stato inserito nell'allegato III della Convenzione di Berna (sottoscritta il 19 novembre 1979) che tutela la conservazione della vita delle specie selvatiche e dell'ambiente naturale in Europa oltre che essere protetto da numerose leggi nazioni e regionali di numerosi stati.

Tutto questo è stato dettato dal fatto che la distruzione delle foreste e la bonifica delle zone umide, rappresentano una grande minaccia per la popolazione del rospo. Se a questo si associa l'inquinamento da prodotti chimici, l'urbanizzazione, l'agricoltura e la desertificazione e il fatto tendono a ritornare nel luogo dove sono nati per riprodursi, si comprende come ci sia seria preoccupazione per la sopravvivenza di questa specie. Infatti è oramai frequente vedere le strade e le autostrade, durante il periodo riproduttivo, attraversate da lunghe file di questi animali che tentano di ritornare ai loro luoghi di origine e che vengono schiacciati dalle macchine così come a causa dell'antropizzazione, i loro luoghi di riproduzione via via scompaiono.

Bibliografia

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