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Problema ficus

Curata la cocciniglia, esistono rimedi naturali per prevenirla e altrettanti utili al benessere della pianta?

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QUESITO DI GIORGIO

Spett.le redazione,

ho letto la risposta al problema.

Mi trovo nelle analoghe condizioni di attacco da cocciniglia su di una pianta in appartamento, alta circa 130cm, di sei anni, in ottimo stato di salute fino ai primi di dicembre del 2006: a giugno è stata trasferita in un nuovo appartamento, dove è stato concimata e ha mostrato un vivace rigoglio; si trova a circa 3 - 4 metri da una presa d'aria a muro della cucina, innocua in estate, ma da dove, con i primi freddi, arriva sempre un po' d'aria fredda. La pianta è in un vaso di plastica con terriccio generico da supermercato. In primavera conterei di sostituire come da vostra indicazione vaso e terriccio.

Il problema: mi sono recato questo pomeriggio presso un negozio specializzato (della catena "Viridea"), domandando un prodotto sistemico, mostrando una delle foglie, sulla quale - ne ho avuta conferma - si trovava la cocciniglia. Mi è stata consigliata una miscela di olii (95% minerale, 5% Metalium) che ho rifiutato: il prodotto è nocivo per l'ambiente acquatico (cioè per il 70% del nostro pianeta), è topico e non sistemico e pertanto non mi è di alcuna utilità per risolvere la condizione di difficoltà in cui evidentemente si trova il mio Ficus Benjamina. Inoltre, la pianta si trova in appartamento e distribuire su di essa e quindi convivere con un prodotto "nocivo per contatto e inalazione" non mi sembra prudente, se non assolutamente necessario.

Cercando tra i prodotti sistemici, non ho trovato nulla di migliore e tutti risultano più o meno nocivi per inalazione, contatto e quasi sempre per l'ambiente acquatico.

La mia domanda: il metodo che lei consiglia con batuffoli di cotone e alcol denaturato è decisamente più valido ed ecologico (anche se immagino che in ambiente naturale le cocciniglie siano cibo per altri insetti), benché molto impegnativo nel mio caso, ma anch'esso non sistemico. Una volta curato il sintomo e rimossa la cocciniglia è possibile o consigliabile somministrare in vaso elementi naturali utili al benessere della pianta? O forse il mio approccio non è propriamente fitologico e una volta rimossa superficialmente tutta la cocciniglia la pianta riprenderà da sé il normale ciclo vegetativo?

La ringrazio per l'attenzione e soprattutto per gli ottimi e chiarissimi consigli che ha dato al suo lettore Fabrizio.

Un cordiale saluto.

Giorgio

AGRONOMO RISPONDE

Gentile Giorgio, grazie per la tua bellissima domanda. Ogni tanto ci vuole qualcosa di diverso da come curare una patologia specifica.

Se comprendo appieno il quesito tu mi chiedi se, una volta rimossa la cocciniglia, esistono degli elementi naturali per prevenirla e se esistono altrettanti rimedi naturali per far riprende la pianta una volta rimossa la cocciniglia.

Se è questo il tuo quesito, alla prima domanda, la mia risposta è no. Non esistono prodotti naturali che possano evitare la sua comparsa/ricomparsa.

Consentimi una piccola divagazione. Parliamo un attimo di questi insetti che tanto allarmano e infastidiscono.

Le cocciniglie sono insetti utilissimi nella catena alimentare. A esempio sono utilissimi alle formiche che addirittura le allevano e le proteggono per nutrirsi dei loro escrementi. che in termine tecnico si chiama melata. Alcune specie di formiche le portano addirittura nei loro nidi per allevarle o costruiscono dei rifugi nelle piante per proteggerle. La melata che producono è ricchissima di elementi nutritivi che sono diversi a seconda della specie di cocciniglie ma in linea di massima è composta da saccarosio o melezitosio. A questi aggiungi glucosio, fruttosio, raffinosio oltre a numerosi amminoacidi (acido aspartico, glutammico, asparagina, arginina, prolina, valina, serina, treonina ecc.) vitamine che provengono direttamente dalla linfa vegetale.

Ti dirò una cosa: in alcune località desertiche dell'Asia minore e del vicino oriente (Iraq, penisola del Sinai ecc,) la melata che producono alcune specie di cocciniglie (e di afidi) è così abbondante su alcune pianta arboree (Tamarix e Quercus) che viene raccolta in appositi recipienti per essere usata come ingrediente per fare bevande e dolci (la cosiddetta manna).

Ora, da cosa sono limitati in natura questi insetti.

Le cocciniglie sono esposte a una mortalità molto elevata in natura durante lo stadio di neanide (per arrivare ad avere l'insetto adulto, quello che vedi, ricoperto da quella specie di scudo, passano attraverso 2/3 stadi di forme giovanili, molto vulnerabili perchè non ancora del tutto formate) sia per effetto di agenti abiotici quali piogge abbondanti, forti insolazioni, la natura chimico-fisica del terreno e la quantità d'acqua nel terreno che possono favorire una maggiore o minore circolazione della linfa nella pianta, le concimazioni che possono alterare la pressione osmotica e quindi far variare la concentrazione della linfa nella pianta. A esempio condizioni di aridità stagionale, piante sensibili alla cocciniglia possono diventare resistenti per aumento della concentrazione della linfa che rende difficile se non impossibile per le cocciniglie assorbirla con i loro sottili stiletti (le cocciniglie si fissano con i loro stiletti alla pianta per succhiarne la linfa). In queste situazioni la mortalità diventa elevatissima considerando che sarà associata ad alta insolazione (in termine tecnico questa immunità che le piante acquiscono viene chiamata fenoimmunità).

Tra i fattori biotici possiamo ricordare diversi microorganismi patogeni quali alcuni funghi (Sphaerostilbe spp. e Cephalosporium spp.) che sono attivi nelle zone caldo-umide o alcuni insetti entomofagi quali a esempio i coleotteri coccinellidi (le coccinelle) o alcuni imenotteri calcidoidei.

Come vedi in natura sono ben controllate ma nelle nostre case non è possibile riprodurre queste condizioni.

Per tenerle sotto controllo le uniche cose che possiamo fare è cercare di mantenere un ambiente non troppo umido e caldo che però deve essere compatibile con le condizioni ottimali per far vegetare bene la nostra pianta.

Le cocciniglie una volta comparse, bisogna sempre tenerle sotto controllo perchè difficilmente con una "prima passata" riusciamo a eliminarle.

Sono pienamente d'accordo con te sul fatto che dentro casa, certi prodotti di sintesi non è opportuno usarli.

Una cosa che faccio per il mio ficus, oltre a controllare costantemente l'eventuale presenza di cocciniglie è di fargli una doccia a testa in giù. Cosa vuol dire. Prendo la pianta, copro la terra con una busta di plastica poi la porto della vasca da bagno e la metto capovolta e le faccio una doccia avendo cura di passare per bene la mano nei punti dove maggiormente si localizza (il punto di intersezione tra lembo fogliare e picciolo) così oltre a pulire le foglie, faccio un'azione "preventiva" per eventuali cocciniglie che possono sfuggire alla vista. Non è molto scientifico, ma funziona

Alla domanda se esistono rimedi naturali per far riprende la pianta una volta rimossa la cocciniglia la risposta è che a parte le solite cure colturali (considerando che hai con te questa splendida pianta da sei anni e che vegeta alla grande), non è necessario fare niente altro se non appunto quanto indicato sopra per cercare di eliminare del tutto la cocciniglia e prevenirne la sua ulteriore diffusione/proliferazione.

La pianta, si riprenderà, non ti preoccupare.

Dott.ssa M. G. Davoli

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Bibliografia consultata

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