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Problemi Opuntia

Come far crescere una pianta di fico d'India dentro un tavolo

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QUESITO DI ALBERTO

Ciao a tutti

sono Alberto di Alterazioni Video, siamo un collettivo artistico che lavora nell'arte contemporanea. Per l'ultima biennale di Manifesta abbiamo realizzato un tavolo di cemento con innestato due rami di un opuntia (fico d'india) che escono dal piano e dalla gamba.

Fico d'india

Questo lavoro si ispira al nostro progetto Incompiuto Siciliano che riflette sulla tematica delle grandi opere pubbliche incompiute...

Senza farvela troppo lunga volevo chiedervi qualche suggerimento.

In allegato troverete la foto dell'opera. Nella costruzione di questo tavolo non abbiamo pensato di mettere alcun invaso con della terra all'interno del tavolo o preparare la pianta in alcuna maniera.... abbiamo tagliato due rami di fico d'india e innestati direttamente nel tavolo, infatti un pezzo del cactus è marcito. Non lo so forse dovevamo far prima radificare i rami tagliati prima di innestarli e preparare all'interno del tavolo una sacca con della terra...

Se avete qualche consiglio ci sarebbe molto utile visto che vorremo ripetere l'esperimento riuscendo a far vivere la pianta.

Vi ringrazio per la pazienza a presto.

Alberto

Fico d'india

AGRONOMO RISPONDE

Ciao Albero e ciao a tutti voi del collettivo. Da che parte devo iniziare? Devo dire che quando ho visto la vostra opera (per la quale comunque vi faccio i complimenti per la sua originalità ed è anche molto bella) sono rimasta senza parole. Devo comunque dire che, al di là di tutto, il fatto che adesso vi siate resi conto che questa sistemazione per la povera opuntia non sia stato il massimo e vogliate cercare di rimediare, vi fa merito.

In assoluto vi voglio dire una cosa: qualunque cosa che ha a che fare con questo mondo è vivo. Non solo quello che materialmente vediamo muoversi quali gli animali, ma anche le piante, la terra, le rocce, l'acqua, ecc. Sono forme di vita diverse da quelle che siamo abituati a definire tali, ma sono vive. Perchè dico questo. Perchè data la vostra spiccata fantasia mi auguro che in futuro possiate realizzare tante altre cose che tentano di integrare mondi così diversi tra loro ma vi ricordiate di farlo nel rispetto della diversità.

Detto questo come rimediare a questa situazione? Non possiamo rimediare. Per la povera opuntia non c'è più niente da fare. Le avete mozzato le radici, è senza nutrimento e acqua e tutto questo in una fase per lei molto delicata che è la fruttificazione dove è massimo lo sforzo della pianta perchè concentrata nella delicata fase della riproduzione (tutte le piante fanno fiori e frutti non per il nostro diletto ma per perpetuare la loro specie con la produzione dei semi). Fate almeno questo per lei: recuperate i cladodi (le pale), togliete i frutticini e seguite le indicazioni che dò nell'articolo sull'opuntia circa la sua e piantateli in campagna; qualcuno, forse, potrebbe farcela a sopravvivere.

Fatta questa considerazione ho guardato a lungo la vostra scultura cercando di ipotizzare delle soluzioni. Ecco che cosa mi è venuto in mente.

Rifarei tutto uguale solo che al posto della povera opuntia userei o un tronco di albero secco (tenendo presente che essendo anche lui "vivo", con gli anni tende a degradarsi) oppure creerei artificialmente qualcosa che sia del tutto simile a un tronco d'albero e lo metterei così come avete sistemato la povera opuntia.

Fatto questo sistemerei sul tronco delle bellissime Tillandsia della famiglia delle Bromeliaceae. Guardate quanto possono essere decorative.

Fico d'india
tillandsia

La foto a destra è come si presenta la singola pianta mentre a sinistra sono fissate a un tronco morto che usano solo come supporto. Sono infatti piante prive di radici per cui basta ancorarle a un qualunque sostegno e loro crescono. Esistono varie specie per cui potete avere anche un buon margine di scelta o al limite fare una bella composizione.

Esistono parecchie specie di piante, le cosiddette "epifite" che potrebbero vivere come la Tillandsia, a esempio parecchie stupende orchidee, solo che tra tutte ho scelto di consigliarvi questa perchè molto rustica e ruspante e richiede pochissime cure.

Ovviamente hanno necessità di acqua e sostanze nutritive che le devono essere somministrate per via aerea (con uno spruzzino per capirci) ma le cure sono proprio minime tanto che anche il custode di una mostra può accudirle senza che questo intralci il suo lavoro.

Tra l'altro su queste piante sono stati fatti diversi studi in quanto hanno la capacità di catturare gli agenti atmosferici inquinanti che sono in grado di assorbire e metabolizzare per cui renderebbero l'ambiente nel quale si trovano "più pulito" e non hanno bisogno di grandi quantità di luce.

Per cui se non ve la sentite di organizzarvi per conto vostro o avete qualche amico/a che vi "monti" le piante e vi spieghi come curarle oppure portate i vostri tronchi da un bravo vivaista e gli dite di prepararveli e così vi fate anche spiegare come averne cura.

Questo è il mio contributo. Spero che vi sia utile.

Dott.ssa Maria Giovanna Davoli

Se desideri conoscere meglio questa pianta, consulta la scheda:

Bibliografia consultata

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