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Problema Spathiphyllum

Spathiphyllum con i bordi delle foglie secchi e gialli

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QUESITO DI MASSIMO

Buongiorno,
chiedo un vostro consiglio per salvare la mia pianta di Spatafillium acquistata 4 anni fa, e attualmente in cattive condizioni.

La pianta presenta foglie marroni che dopo qualche giorno si seccano, con evidenti difficoltà di crescita di nuove. Altre foglie sono gialle ai bordi e punta secca. Le nuove foglie, inoltre, hanno la punta marrone e secca. Ho cambiato il terriccio più di una volta, ma senza alcun successo, anzi la situazione è peggiorata. Innaffio la pianta ogni 7 giorni allorché la terra non è più sufficientemente umida. Fornisco ogni 15 giorni un concime liquido marca BioDom universale.

Spathiphyllum malato
Spathiphyllum malato con foglie con macchie nere
Spathiphyllum malato con foglie con macchie nere

La pianta è situata ad una distanza di 1,5 metri da una porta finestra non ha raggi diretti del sole ed è lontana da fonti di calore (termosifoni). La percentuale di umidità nella stanza è oscillante tra i 47% 52%. Allego foto della pianta e delle foglie.

In attesa di un vostro cortese suggerimento, porgo distinti saluti.

Massimo

AGRONOMO RISPONDE

Salve Massimo,

povera pianta, troppo amore e troppe attenzioni la stanno distruggendo.

Il problema a mio avviso è una mancanza d'acqua dovuta alle eccessive concimazioni. Non mi dici in che dosi somministri il concime e scrivi anche che, ogni volta che cambi il terriccio, la situazione peggiora... Un nuovo terreno, è ricco di elementi nutritivi (che altro non sono che sali minerali) di cui lo Spathiphyllum beneficia e sono già più che sufficienti per una crescita rigogliosa della pianta. Tu però, per eccessivo amore e attenzione verso questa pianta, la concimi ogni 15 gg introducendo ulteriori sali minerali.

I sali minerali, se presenti in quantità eccessiva, possono provocare i sintomi che ha la tua pianta, vale a dire sintomi di carenza d'acqua. Questo è dovuto al fatto che i sali minerali presenti nel terreno esercitano una forza talmente grande nel trattenere le molecole d'acqua che le radici della pianta, non riesce a vincere. Pertanto, la dove c'è una loro eccessiva concentrazione, pur essendo il terreno ben irrigato, la pianta muore di sete!

Pensa una cosa: il terreno si cambia per dare un ambiente più fresco e ricco di nutrimento alla pianta. Quindi se già c'è un nuovo terreno, perchè dare anche il concime? Tra l'altro, nella scheda tecnica di coltivazione dello (ma per tutte le piante in generale) dico sempre di dimezzare le dosi di concime rispetto a quelle riportate nella confezione, sia perchè, per ovvi motivi, le case produttrici tendono a esagerare, sia perchè tengo conto del fatto che se si cambia il terreno, non c'è bisogno di grosse quantità.

Il mio consiglio in questa situazione è il seguente: smetti di dare concimi. Riprenderai la concimazione la prossima primavera inoltrata e annaffia la pianta con acqua demineralizzata (quella che trovi in qualunque supermercato e che si usa per stirare) perchè priva di qualunque sale minerale. Piano piano la pianta dovrebbe riprendersi. Non fare niente altro. Non stressarla ulteriormente. Attenzione per il futuro.

Se non sono stata chiara, sono qua. Buona giornata.

dott.ssa Maria Giovanna Davoli

MASSIMO

Ringrazio per la cortese risposta.

La quantità di concime che ho utilizzato è minima, meno della quantità prescritta sulla confezione. Da quanto mi dice, sembrerebbe che l'acqua che utilizzo per l'irrigazione sia troppo calcarea. Proverò a fare come gentilmente suggerito.

Una domanda. Ogni quanto tempo deve essere innaffiata ?

Grazie ancora.

Massimo

AGRONOMO RISPONDE

Salve Massimo,

una cosa che dico sempre (ma nessuno mi da retta :( purtroppo) è di informarsi sempre sull'origine della pianta che si sta ospitando nella propria casa. Infatti a esempio lo Spathiphyllum, è originario delle foreste tropicali, pertanto il clima ideale è caldo e umido. Se lo fai vivere in un ambiente freddo e secco, morirà rapidamente. Quindi, seguendo questo assunto, il terriccio deve restare sempre leggermente umido (non inzuppato) e l'ambiente deve essere abbastanza caldo e possibilmente non secco.  Se una volta al giorno durante i periodi più caldi, nebulizzi dell’acqua demineralizzata sulle foglie, la pianta ti ringrazierà. Oppure puoi posizionare delle ciotole d’acqua sotto la pianta, in modo che evaporando si crei un microclima umido intorno a essa.

Ogni quanto annaffiare ti devi regolare tu in base alla temperatura e all'umidità della tua casa. Il metodo più scientifico che conosco e che uso per sapere quando annaffiare una pianta è il seguente: mettere il dito dentro il terreno e sentire se è umido oppure no.

Ti raccomando: niente concimazioni e usa solo acqua demineralizzata.

Se mi farai sapere come procede, ne sarò lieta.

dott.ssa Maria Giovanna Davoli

Bibliografia consultata

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