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Asparagus

La pianta di Asparagus non è solo il delizioso germoglio che tutti noi gustiamo ma è anche un'apprezzata pianta che conosciamo con il nome di asparagina usata sono solo come pianta decorativa ma anche come fronde recise per adornare i mazzi di fiori.

Asparagus, coltivazione
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CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Monocotiledi
Ordine
:
Asparagales

Famiglia
:
Asparagaceae

Genere
:
Asparagus

Specie
: vedere il paragrafo «Principali specie»

CARATTERISTICHE DELLA PIANTA

Il genere Asparagus appartiene alla famiglia delle Asparagaceae e comprende numerose specie di piante perenni decidue per lo più rampicanti originarie delle zone sabbiose o costiere dell'Europa, dell'Asia e dell'Africa.

Schema della pianta di asparago

Sono piante abbastanza diffuse, allevate in vaso ma anche utilizzate per abbellire i mazzi di fiori grazie alle loro fronde spumose e leggere e sono comunemente conosciute come ASPARAGINA. Esiste però anche la forma edule (commestibile) che tutti noi conosciamo che chiamiamo genericamente ASPARAGO (selvatico o coltivato), per via dei suoi germogli molti apprezzati nelle cucine di tutto il mondo.

Sono piante perenni sufruticose (che possiedono solo la parte basale legnosa in quanto i nuovi germogli sono erbacei), cespugliose provviste di rizoma che altro non è che il fusto trasformato in organo di riserva che consente alla pianta di sopravvivere anche in condizioni estreme di coltivazione (freddo e siccità).

Da questo rizoma si sviluppano: le radici che possono essere di due tipi: carnose o fibrose e delle gemme dalle quali emergono i turioni di colore verde più o meno intenso. I turioni sono dapprima verdi e formati da un unico fusto ma se si lasciano crescere si ramificano, diventano coriacei e formano la parte vegetativa della pianta e possono raggiungere anche diversi metri di altezza.

Da questi rami una volta adulti, si sviluppano gli aculei (le spine) e false foglie (chiamate cladodi) a forma di ago lunghe pochi millimetri ( 4-10 mm) in quanto le vere foglie sono delle piccole squame o spine appuntite che prendono il nome botanico di fillodi.

Quasi tutte le specie sono vale a dire che esistono piante che portano solo fiori maschili e piante che portano solo fiori femminili. La pianta fiorisce durante il periodo estivo, producendo dei piccoli fiorellini bianco-rosato - giallastri, leggermente profumati, a forma di stella con sei tepali.

Il frutto è una bacca che a maturità è rossa che contiene piccoli semi neri triangolari di colore nero lucente.

PRINCIPALI SPECIE

Esistono circa 300 specie tra le quali ricordiamo:

ASPARAGUS PLUMOSUS o SETACEUS

L'Asparagus plumosus (o A. setaceus) è quella che più comunemente chiamiamo asparagina (anche se questo nome non è da attribuire solo a questa specie) che siamo abituati a vedere: fronde molto spumose che ricordano quelle delle felci con piccole foglie ridotte a brattee. Hanno una geometria triangolare e si dispongono in maniera quasi piatta tanto da sembrare un magnifico pizzo.

Asparagus plumosus

E' una pianta sempreverde che può raggiungere notevoli dimensioni, anche 3 m di altezza diventando rampicante. E' una specie dioica. Non è particolarmente resistente al freddo.

E' molto utilizzata per arricchire i mazzi di fiori recisi.

Di questa specie esistono numerose varietà tra le quali ricordiamo: A. plumosus var. compactus chiamato così per via delle fronde molto fitte; A. plumosus var. nanus perchè di piccole dimensioni; A. plumosus var. pyramidalis con portamento piramidale.

ASPARAGUS ASPARAGOIDES o A. MEDEOLOIDES O MYRSIPHYLLUM ASPARAGOIDES

L'Asparagus asparagoides è una specie rampicante che raggiunge anche i 2 m di lunghezza.

Asparagus asparagoides

Le foglie sono molto piccole, cuoriformi, lunghe circa 2,5 cm e produce piccoli fiori bianchi, profumati che appaiono all'ascella delle foglie in gruppi di due.

ASPARAGUS SPRENGERI

L'Asparagus sprengeri è una specie caratterizzata fusti molto sottili provvisti di foglie aghiformi di un bel verde intenso. Produce delle infiorescenze a racemo che portano dei piccoli fiorellini bianco-rosa, leggermente profumati.

Asparagus sprengeri

E' una specie molto diffusa e coltivata in vaso.

Esistono diverse varietà tra le quali ricordiamo: A. sprengeri myersii con fusti eretti e leggermente incurvati all'apice, molto spessi e appariscenti lunghi anche più di 60 cm. Data la sua particolare conformazione si presta molto bene a essere allevata nei panieri sospesi.

ASPARAGUS FALCATUS o COCHINCHINENSIS

L'Asparagus falcatus è sicuramente tra le diverse specie quella che raggiunge le dimensioni maggiori infatti i suoi fusti diventano lunghi anche 5-7 m. Le foglie sono grandi raggiungendo infatti i 5 cm di lunghezza e sono lanceolate e provviste di spina nella parte terminale.

E' una pianta molto ricercata dagli uccelli per nidificare per cui se volete attirarli nel vostro giardino, piantare questa specie è un'ottimo sistema.

Produce dei piccoli fiori bianchi.

Specie dioica.

Asparagus falcatus

Questa specie è stata usata da sempre nella medicina tradizionale cinese. Si utilizzano le radici essicate come antibatterico, antinfiammatorio, antisettico, diuretico, espettorante, stomachico. E' anche usata per la cura del diabete mellito e per l'impotenza. Su questa pianta si stanno svolgendo numerosi studi in quanto è stata scoperta una certa attività antitumorale soprattutto nei confronti del cancro ai polmoni.

ASPARAGUS ACUTIFOLIUS

L'Asparagus acutifolius, è caratterizzata dalla presenza di numerosissime spine (da cui il nome); per questa particolarità è conosciuto come asparago pungento o spinoso.

Asparagus acutifolius

Produce dei piccoli fiori bianchi, tipici del genere, leggermente profumati, che formano delle piccole bacche rosse.

ASPARAGUS DENSIFLORUS o AETHIOPUCUS o SARMETOSUS

L'Asparagus densiflorus è una specie perenne che può essere allevata sia in penombra che in pieno sole. Non è una pianta che raggiunge grandi dimensioni non superando il metro di altezza.

Asparagus densiflorus

Non ha un portamento strisciante ma essendo molto versatile può essere usata con successo sia per formare dei cuscini, sia nei cesti sospesi. Produce i classici fiori della specie bianchi-rosati, lievemente profumati e molto addensati (da cui il nome della specie).

Di questa specie esistono numerosissime varietà tra le quali ricordiamo: A. densiflorus var. myersii conosciuta come coda di gatto che forma dei cuscini molto gradevoli non più alti di 60 cm, priva di spine e cresce molto bene nelle zone ombreggiate.

ASPARAGUS OFFICINALIS

L'Asparagus officinalis è la pianta di asparago coltivata che tutti noi apprezziamo e mangiamo molto volentieri e che conosciamo genericamente con il nome "asparago".

Asparagus officinalis

E' una specie dioica.

ASPARAGUS ADSCENDENS

L'Asparagus adscendens diffuso in Asia, Afghanistan, Himalaya e Iran è un arbusto sempreverde con fiori dioici. Da diversi testi si legge che questa pianta è molto ricca di amido.

ASPARAGUS ALBUS

L'Asparagus albus diffusa nel Mediterraneo, in Africa e in Asia, è una pianta perenne di piccole dimensioni (infatti non supera il metro di lunghezza) ed è ermafrodita (fiori maschili e femminili nella stessa pianta e nello stesso fiore). Non è molto resistente al freddo. Sono commestibili i giovani germogli.

ASPARAGUS TENUIFOLIUS

L'Asparagus tenuifolius è una specie perenne di non grandi dimensioni, infatti non supera il metro di lunghezza. E' una specie dioica e fiorisce in primavera.

ASPARAGUS RACEMOSUS

L'Asparagus racemosus è una pianta perenne che cresce fino a 7 m di lunghezza. E' in fiore durante tutto il periodo estivo. Contrariamente alla maggior parte delle altre specie che sono dioiche, questa specie è ermafrodita (fiori maschili e femminili nella stessa pianta e nello stesso fiore). E' una specie molto resistente al gelo. Anche questa specie è usata in molte medicine tradizionali: nella medicina ayurvedica è chiamata "Shatavari" che vuol dire "una donna che ha un centinaio di mariti" perchè usata per i problemi di fertilità delle donne. Il suo rizoma è tonico e lenitivo sul sistema circolatorio, digerente e respiratorio.

TECNICA COLTURALE

Parliamo della pianta di asparagina che viene utilizzata a scopo ornamentale per essere allevata in vaso o in giardino.

L'asparagina è una pianta facile da coltivare. Sono piante che vanno posizionate in un posto luminoso ma non al sole diretto.

Le temperature ideali di coltivazione sono intorno ai 15°C facendo attenzione che non scendano sotto i 7°C.

Una sua particolarità è che non sopporta l'aria viziata per cui è fondamentale arieggiare spesso l'ambiente nel quale è collocata.

ANNAFFIATURA

Nei mesi primaverili ed estivi va annaffiato abbondantemente avendo cura di non far ristagnare l'acqua nel sottovaso. Durante gli altri periodi dell'anno è bene ridurre al minimo le annaffiature, giusto il tanto necessario a non fare seccare del tutto il terriccio.

E' preferibile non utilizzare acqua calcarea ma piovana o demineralizzata.

TIPO DI TERRENO - RINVASO

Si in primavera solo se la pianta è diventata troppo grande per il vaso che la ospita.

Si utilizza un buon terriccio a base di torba mischiata a della sabbia per rendere il terreno drenante in quanto non amano i ristagni idrici.

CONCIMAZIONE

Per le piante di asparagine si usa un concime liquido, opportunamente diluito nell' acqua d'irrigazione, ogni due settimane durante il periodo primaverile - estivo. Durante i restanti mesi dell'anno le vanno sospese.

Per tutte le piante verdi, vale a dire per quelle piante che sviluppano molte foglie, è consigliabile utilizzare dei concimi che abbiamo un titolo abbastanza elevato in azoto (N) per favorire appunto lo sviluppo delle parti verdi. Accertatevi pertanto che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) e che tra questi l'azoto sia in maggiore quantità che abbia anche i microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.

Un consiglio: diminuite leggermente le dosi rispetto a quelle riportate nella confezione.

Fiore di Asparagus densiflorus
A. densiflorus

FIORITURA

Le fioriture sono abbastanza insignificanti in quanto i fiori sono piccoli, bianchi e non particolarmente appariscenti.

Fiorisce durante il periodo estivo e non sono di lunga durata: due-tre settimane al massimo.

POTATURA

Di solito la pianta non si pota. Si eliminano le foglie che via via seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

Una raccomandazione: sterilizzate l'attrezzo che usate per la potatura, preferibilmente alla fiamma, per evitare di infettare i tessuti.

MOLTIPLICAZIONE

La moltiplicazione può avvenire per seme o per divisione della pianta. Nel scegliere la tecnica da adottare occorre tenere presente che la moltiplicazione per seme ha con se lo svantaggio che, subentrando la variabilità genetica, non si è certi che si otterranno degli esemplari uguali alla pianta madre. Pertanto se volete ottenere una pianta di asparagina precisa o non si è certi della qualità del seme che si sta utilizzando, è bene fare la moltiplicazione per divisione della pianta.

MOLTIPLICAZIONE PER SEMI

Se volete provare ad adottare questa tecnica di propagazione tenete conto che i semi germinano con difficoltà. E' opportuno, prima della semina, immergerli in acqua tiepida per 12 ore.

dell'asparagina si effettua all'inizio della primavera (marzo-aprile) distribuendo i semi il più uniformemente possibile date le piccole dimensioni, in file parallele su un terriccio per semi al quale si aggiunge della sabbia grossolana. Dato che sono di piccole dimensioni, per interrarli correttamente aiutatevi con un pezzetto di legno piatto, spingendoli con esso sotto il terreno.

Moltiplicazione per seme: disposizione dei semi nel terreno
Moltiplicazione per seme: uso di un nebulizzatore per inumidire il terreno
Moltiplicazione per seme: uso di un foglio di plastica trasparente per evitare che il terreno si secchi troppo rapidamente e per mantenere una umidità costante

Sarebbe opportuno, per prevenire eventuali malattie fungine, aggiungere all'acqua di irrigazione un fungicida ad ampio spettro, nelle dosi indicate nella confezione. Il vassoio con i semi va sistemato all'ombra a una temperatura di circa 20-25°C e il terreno va tenuto costantemente umido usando uno spruzzatore. Tutto questo fino al momento della germinazione.

Il vassoio va ricoperto con una lastra di vetro o con un foglio di plastica trasparente o una lastra di vetro che garantirà una temperatura costante e il disseccamento troppo rapido del terriccio. Una volta che i semi hanno germogliato, in genere dopo 3-4 settimane, si toglie il vetro o il telo di plastica, e come le piantine crescono, si aumenta la luce (mai il sole diretto) e si assicura un buon arieggiamento.Tra tutte le piantine nate, sicuramente ci saranno quelle meno vigorose rispetto ad altre. Individuatele ed eliminatele in questo modo garantirete più spazio alle piantine più robuste.

Quando le piantine di asparagina avranno raggiunto i 10 cm di altezza si prelevano molto delicatamente (aiutatevi con una forchetta che infilerete sotto la piantina) e si piantano in vasetti da 7-8 cm di diametro. Dopo un paio di mesi possono essere trapiantate nel vaso definitivo e dopo altre 6 settimane potete iniziare a somministrare il fertilizzante e trattarle come le piante adulte.

Ricordatevi che le piante nate da seme potrebbero non essere uguali alla pianta dalla quale avete ottenuto i semi, cosa che si ottiene solo con la moltiplicazione di parti della pianta madre.

DIVISIONE DELLA PIANTA

All'inizio della primavera si può moltiplicare la pianta suddividendo i rizomi. Abbiate cura che ciascuna parte sia provvista di almeno due germogli. Le superfici di taglio vanno trattate con prodotti fungicidi ad ampio spettro a base di zolfo. Quindi si lasciano asciugare per un paio di giorni.

Moltiplicazione per rizomi: taglio del rizoma
Moltiplicazione per rizomi: sistemazione del rizoma nel terreno

Passato tale periodo si interrano a una profondità di 2-3 cm in vasi di piccole dimensioni (massimo 10 cm) e si lasciano tranquilli, annaffiandoli raramente. Teneteli a una temperatura intorno ai 15°C fino a quando non inizieranno a comparire i primi germogli (in genere dopo un mesetto). Dopo di che si trapiantano in vasi di maggiori dimensioni e si utilizza del terriccio fertile con l'aggiunta di un po' di sabbia per favorire il drenaggio dell'acqua. A questo la coltivazione riprende normalmente e si coltiva come una pianta adulta.

PARASSITI E MALATTIE

Le foglie appaiono come lessate

Questo sintomo di solito dipende dal fatto che la pianta è stata esposta al sole diretto.
Rimedi: eliminare le parti danneggiate e spostare la pianta in un luogo più idoneo.

Le foglie ingialliscono

Se la pianta presenta questo sintomo probabilmente è dovuto al fatto che l'acqua che avete utilizzato è troppo calcarea.
Rimedi: utilizzate o acqua piovana o acqua demineralizzata.

Le foglie si seccano e cadono

Le cause di questo sintomo possono essere diverse: temperature troppo basse o scarsa umidità.
Rimedi: fate un'analisi in base alle indicazioni riportate nella presente scheda su come avete allevato la pianta e regolatevi di conseguenza.

Piccole pustole brune sui fusti

Queste pustole molto probabilmente altro non sono che un'infestazione dovuta alla (superfamiglia Coccoidea), un insetto molto dannoso che se non curato, può portare alla morte della pianta. Per essere sicuri utilizzate una lente d'ingrandimento e confrontate queste escrescenze con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.

Cocciniglia bruna

Rimedi: armatevi di tanta pazienza e toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. Se la pianta è grande e in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando delicatamente con una spugna. Dopo di che la pianta va risciacquata per bene per eliminare il sapone residuo. Per le piante più grandi o per quelle piantate all'aperto usate degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.

Foglie che ingialliscono e si macchiano di giallo e marron

Se le foglie iniziano a ingiallire e si accartocciano, diventando quasi polverulente e cadono e se notate delle sottili ragnatele, soprattutto nella pagina inferiore delle foglie, sicuramente è in corso un attacco di , un acaro che si riscontra spesso in queste piante.

Acari delle piante

Rimedi: aumentare subito l'umidità ambientale con nebulizzazioni alle foglie in quanto un ambiente asciutto favorisce la loro prolificazione. Solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se l'asparagina non è particolarmente grande, potete provare a pulire le foglie con un batuffolo di cotone insaponato per eliminare meccanicamente il parassita. Dopo di che risciacquate la pianta per eliminare il sapone.

CURIOSITÀ

Il nome asparagus è lo stesso che i latini davano a questa pianta e che si pensa deriverebbe dal greco sparassien «strappare» o da spargao «rigonfio» per riferirsi in entrambi i casi ai germogli commestibili.

Le parti eduli degli asparagi selvatici (i turioni) sono molto più ricche di sostanze nutritive di quelli coltivati e di sapore più marcato. Contengono numerosissime sostanze nutrive utili all'organismo: vitamica C; caroteni (trasformati poi dall'organismo in vitamina A); vitamina B2; sali minerali quali calcio, ferro e potassio oltre ad avere un alto contenuto in azoto. Contengono inoltre aminoacidi come arginina e tirosina, acido succinico, asparagina che è un mono-ammide dell'acido aspartico. In conseguenza di ciò l'asparago è ottimo per la diuresi, come depuratore dell'organismo e aumenta la fluidità del sangue. Date queste sue caratteristiche viceversa è sconsigliato a chi ha problemi renali o di gotta.

L'asparago ha origini molto antiche. Era già conosciuto dagli antichi egizi che pare siano i responsabili della sua diffusione in tutto il bacino del Mediterraneo. Ne parla Teofrasto nella sua Storia delle piante; ne parla Catone il vecchio nel suo De agricoltura. Plinio ne esaltò le sue caratteristiche come medicamente. Il Mattioli lo cita dicendo «Fanno gli asparagi buon odore in tutto il corpo, ma fanno puzzare l'orina» mettendo in risalto il fatto che il mangiare asparagi selvatici porta con se la sgradevole conseguenza di far maleodorare le urine in quanto i reni eliminano una sostanza conosciuta come metilcaptano che ha un odore molto cattivo e penetrante.

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