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Pitcairnia

La Pitcairnia è una bella bromeliacea molto facile da coltivare, che resta fiorita per molti mesi, rallegrando con i suoi colori l'ambiente che la ospita.

Pitcairnia, coltivazione
Pitcairnia heydlauffii (Nota 1)
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Perchè una classificazione botanica? É importante perchè riunisce in base a precise logiche le piante. É infatti importante sapere dove viene collocata sistematicamente una pianta, per conoscere le sue caratteristiche che ci aiutano a capire la diversità degli organismi e le similitudini che esistono tra loro. Della classificazione si occupa una branca della biologia, chiamata sistematica e si deve al naturalista svedese Carlo Linneo che nel 1753 inventò la prima classificazione scientifica delle piante suddividendole in classi, ordini, famiglie, genere e specie. A seguire pertanto riporto la classificazione botanica della Pitcairnia.

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Monocotiledoni
Clado
: Commelinoidi
Ordine
:
Poales

Famiglia
:
Bromeliaceae

Genere
:
Pitcairnia

Specie
:
Pitcairnia Feliciana

ORIGINE DELLA PIANTA

Le Pitcairnia sono piante originarie dell'America centro meridionale. L'unica specie che cresce al di fuori dell'America è la Pitcairnia feliciana , litofita, che si ritrova nella Guinea francese, in Africa.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Il genere Pitcairnia della grande famiglia delle Bromeliaceae, comprende più di 250 specie epifite, litofite o terrestri .

Sono piante caratterizzate da foglie di un bel colore verde chiaro, strette ed allungate, spesso ricoperte da spine nella parte inferiore o addirittura, le foglie più esterne, sono modificate in lunghe spine. La particolarità delle foglie è che sono disposte a formare una "rosetta centrale" o "pozzetto" dove in natura si raccoglie l'acqua piovana (che viene utilizzata dalla pianta come riserva idrica) e numerosi residui vegetali ed animali che degradandosi liberano preziosi elementi nutritivi utilizzati dalla pianta come fonte alimentare.

I fiori si riuniscono in infiorescenze a racemo e sono portati da steli lunghi 20-40 cm, rigidi o ripiegati, protetti da brattee variamente colorate a seconda della specie e della varietà. I fiori sono generalmente penduli ed allungati, a forma di trombetta e sebbene siano di breve durata, sono a crescita continua per cui in pratica le Pitcairnia restano fiorite per molti mesi all'anno, a partire dalla primavera.

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE

Sono circa 400 le specie del genere Pitcairnia tra le quali ricordiamo

PITCAIRNIA FELICIANA

La Pitcairnia feliciana è una pianta facile da coltivare con una fioritura che dura per diversi mesi in estate, caratteristica che la rende molto ricercata dagli appassionati delle piante ornamentali. Ha le infiorescenze terminali di colore arancione o rosso intenso. E' perenne e terricola, alta fino a 70 cm. Ha foglie alterne, lineari, lunghe 50 cm e larghe 5-9 mm.

PITCAIRNIA SANGUINEA

La Pitcairnia sanguinea è una specie erbacea terrestre perenne, sempreverde, Ha un grande valore ornamentale e paesaggistico adatta alle zone tropicali e subtropicali umide, non sopportando temperature prossime a 0 °C se non per brevissimi periodi pertanto è una pianta che nei nostri climi può essere coltivata solo all'interno. L’infiorescenza, al centro della rosetta è di colore rosso.

PITCAIRNIA SPECTABILIS

La Pitcairnia spectabilis è una specie che forma un'infiorescenza rosa brillante con fiori verdi. E' un'attraente bromeliacea terrestre o epifita.

TECNICA COLTURALE

Le Pitcairnia sono piante molto semplici da coltivare.

COLTIVAZIONE IN VASO

Le Pitcairnia sono tipiche piante da interno perchè temono il freddo, anche se potrebbero sopportare temperature di -1 -2°C per brevi periodi. Si preferisce comunque coltivarle in casa anche perchè questo prolunga la stagione di fioritura.

COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA

Ci sono alcune specie che potrebbero essere coltivate in giardino in quanto resistenti al freddo e al vento ma normalmente è più facile trovare in commercio solo le specie ornamentali da coltivare in appartamento.

ESPOSIZIONE E LUCE

Hanno bisogno di molta luce, anche sole diretto ma non nelle ore più calde della giornata. La luce è un fattore determinante per poter dare una bella fioritura.

Sono piante che amano l'aria per cui è importante che sia sempre garantito un ottimo arieggiamento della stanza che le ospita evitando però le correnti d'aria fredda che non sono gradite.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Per le specie che si trovano in commercio non hanno problemi con le temperature massime considerando che sono piante originarie delle zone tropicali e le temperature minime sopportano temperature prossime a 0°C per brevi periodi.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

La Pitcairnia ha necessità di un ambiente umido e per tale ragione è importante annaffiarla non appena il terreno in superficie si asciuga, senza esagerare, in quanto non gradisce i substrati saturi di umidità e per questa ragione attenzione a non lasciare ristagni idrici nel sottovaso che non sono tollerati.

Sarebbe importante se per le annaffiature si utilizzasse acqua non calcarea, meglio se piovana.

In considerazione del fatto che sono piante che amano gli ambienti umidi, oltre a nebulizzare regolarmente le foglie durante la stagione calda, sarebbe opportuno mantenere il vaso sopra un sottovaso ripieno d'acqua, facendo attenzione che il fondo non sia a contatto con l'acqua che evaporando, creerà un microclima umido.

Come si annaffia la Pitcairnia nella rosetta centrale

Nella rosetta di foglie, la dove è possibile, deve sempre essere presenta acqua, possibilmente non calcarea, che va rinnovata completamente una volta alla settimana.

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

La Pitcairnia preferische un terreno leggero, non calcareo ma tendenzialmente acido. Una buona miscela potrebbe essere formata da: torba, trucioli di corteccia, perlite o vermiculite, il tutto in parti uguali.

Il vaso non deve essere di grandi dimensioni ma solo un poco più grande del precedente e preferibilmente di terracotta che rispetto a quelli di plastica permette al terriccio di avere scambi gassosi tra il terreno e l'ambiente esterno in considerazione della porosità della terracotta rispetto alla plastica e quindi anche di "correggere" eventuali errori di annaffiatura.

CONCIMAZIONE

La Pitcairnia va concimata una volta al mese utilizzando un buon concime liquido che andrà diluito nell'acqua d'annaffiatura, a partire dalla primavera e per tutta l'estate, dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante. Durante gli altri periodi le concimazioni vanno sospese.

E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P), potassio (K) contengano anche i cosiddetti microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.

COME POTARE LA PIANTA

La Pitcairnia non si pota: si eliminano solo le foglie che con il tempo si danneggiano o si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

Abbiate l'accortezza che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti della pianta.

FIORITURA

In genere fioriscono a partire dalla primavera e per tutta l'estate e l'autunno.

MOLTIPLICAZIONE

La Pitcairnia si moltiplica per polloni.

MOLTIPLICAZIONE PER POLLONI

Si possono prelevare i numerosi polloni che si formano alla base della pianta. Questa operazione va effettuata nella tarda primavera prelevando i polloni che hanno una lunghezza di circa la metà o un terzo della pianta madre facendo attenzione a prelevarli con tutte le radici. Ciascun pollone va quindi sistemato in un vaso singolo in un terriccio così come indicato al paragrafo "Rinvaso" e si tratta la giovane pianta come se fosse adulta.

Moltiplicazione mediante polloni: polloni presenti nella parte basale della pianta
Moltiplicazione mediante polloni: taglio del pollone

Questi polloni fioriranno nel giro di 1-3 anni.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Le foglie si seccano senza una ragione evidente

Questo danno può essere causato da un ambiente troppo freddo o da eccessive annaffiature.
Rimedi: analizzate come avete coltivato la pianta sino a quel momento in base a quanto riportato nella presente scheda e regolatevi di conseguenza.

La foglie si ustionano

L'ustione delle foglie è causata da una esposizione eccessiva ai raggi diretti del sole.
Rimedi: spostare la pianta in una posizione luminosa ma lontano dai raggi diretti del sole.

Foglie che iniziano ad ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone

Se le foglie iniziano ad ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono molto probabilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie.

Acari sulla pianta: parassita e danno

Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un acaricida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.

Macchie brune sulle foglie

Macchie brune sulle foglie soprattutto nella pagina inferiore potrebbero significare che siete in presenza di una infestazione dovuta a cocciniglie, cocciniglia bruna o cocciniglia farinosa. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e di osservarle confrontatele con le foto riportate, sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.

Cocciniglia bruna e cocciniglia farinosa sulla pianta

Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande ed in vaso, potete lavarla con acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.

ETIMOLOGIA DEL NOME PITCAIRNIA

Il nome del genere Pitcairnia deve il suo nome a William Pitcairn, medico inglese e appassionato di botanica e collezionista di piante esotiche nelle cui serre fu descritta la specie, che visse tra il 1711 e il 1791.

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.

Note

(1) Immagine concessa sotto licenza GNU Free Documentation License per gentile concessione di BotBln
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