SETCREASEA
La
Setcreasea è una splendida pianta dalle foglie viola, molto apprezzata per la
sua facilità di coltivazione.
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
Regno
:
Plantae
Clado
: Angiosperme
Clado
: Monocotiledoni
Clado
: Commelinoidi
Ordine
:
Commelinales
Famiglia
:
Commelinaceae
Genere
:
Setcreasea
Specie
: vedere il paragrafo
«Principali specie»
CARATTERISTICHE GENERALI
Il genere Setcreasea comprende specie appartenenti alla famiglia delle
Commelinaceae dove ritroviamo piante forse più famose quali il
Rhoeo e la
Callisia.
Pur ritrovando diverse specie all'interno del genere, una sola è utilizzata in coltivazione
come pianta ornamentale ed è la specie Setcreasea purpurea.
PRINCIPALI SPECIE
SETCREASEA PURPUREA
La Setcreasea purpurea è una pianta erbacea perenne originaria del Messico, caratterizzata da fusti succulenti
che assumono con la crescita un portamento strisciante.
La particolarità che rende questa pianta così graziosa ed apprezzata è il colore
violaceo del fusto e delle foglie. Le foglie sono carnose, lunghe anche 17 cm e
larghe 2,5 cm, guainanti, lanceolate e disposte a spirale lungo il fusto.
Sia le foglie che i fusti sono ricoperti da una leggera peluria bancastra che conferisce
alla pianta dei riflessi molto particolari.
I fiori crescono all'apice dei rami tra due brattee e sono formati da tre sepali
e tre petali di colore rosa- lillà.
La sua particolarità è che al termine della fioritura, al di sotto delle brattee, crescono nuovi germogli.
TECNICA COLTURALE
Le Setcreasea sono piante di facile coltivazione e non richiedono particolari accorgimenti
colturali.
Non sopportano il freddo troppo intenso per cui se allevate all'aperto, vanno protette
per il periodo invernale là dove le temperature tendono ad abbassarsi considerevolmente.
Nel caso di improvvise gelate ed eventuale morte della parte aerea della pianta
occorre potare drasticamente la pianta; in primavera emetterà nuovi getti.
Hanno necessità di luce molto intensa, anche sole diretto eccetto che nelle ore
più calde delle giornate estive.
Sono piante che si prestano molto bene per essere allevate in canestri sospesi.
ANNAFFIATURA
Durante il periodo estivo le annaffiature devono essere regolari, lasciando asciugare
in superficie il terreno tra una irrigazione ed un'altra. Durante l'inverno ridurle
sensibilmente e fare sempre attenzione ai ristagni idrici che non sono in alcun
modo tollerati.
Con le Setcreasea dovete sempre tenere presente che essendo pianta parzialmente
succulenti è meglio una annaffiatura in meno che una in più e che sono piante abbastanza
resistenti alla siccità.
TIPO DI TERRENO - RINVASO
Le Setcreasea non richiedono terreni particolari: un buon terriccio fertile al quale
andrà aggiunta della torba e della sabbia grossolana o perlite (nella proporzione
di 2:2:1) per favorire il drenaggio dell'acqua di annaffiatura sarà perfetto.
Il rinvaso si effettua all'inizio della primavera e solo quando il vaso è diventato
troppo piccolo per contenere la pianta.
CONCIMAZIONE
La Setcreasea si concima una volta al mese utilizzando un buon fertilizzante liquido
diluito nell'acqua di irrigazione dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato
nella confezione del fertilizzante. Le concimazioni vanno effettuate dalla primavera
e per tutto il periodo estivo. Nel periodo autunno-invernale vanno sospese.
E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto
(N), fosforo (P), potassio (K) contengano anche i cosiddetti microelementi, vale
a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha
pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il
rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per
una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
POTATURA
Alla fine della fioritura la pianta potrà essere potata drasticamente se cresciuta
in maniera troppo disordinata. In primavera emetterà nuovi germogli.
FIORITURA
L'epoca di fioritura è l'estate e fino all'autunno nelle zone a clima mite.
MOLTIPLICAZIONE
La Setcreasea si moltiplica per talea.
Si prelevano delle talee lunghe 10-15 cm in epoche diverse dell'anno mettendole
a radicare nello stesso terreno usato per le piante adulte.
Le talee vanno tagliate immediatamente sotto il nodo in modo
che rimangano alcune foglie ed eliminando quelle poste più in basso tagliando in
senso obliquo in quanto ciò permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione
ed evita l'accumulo di acqua su questa superficie.
Usate una lametta o un coltello affilato per evitare le sfilacciature dei tessuti.
Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente
alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
Si eliminano le foglie poste più in basso e si sistemano
nello stesso terriccio usato per le piante adulte facendo dei buchi con una matita,
tanti quante sono le talee da sistemare avendo cura successivamente di compattare
delicatamente il terriccio.
L'unica accortezza che occorre avere è non annaffiare eccessivamente il terreno
in quanto essendo sia il fusto che le foglie succulenti, se creiamo un ambiente
troppo umido, potrebbero marcire.
Quando inizieranno a comparire i primi germogli, vuol dire che la talea ha radicato.
A quel punto si aspetta che le talee si irrobustiscano. Una volta che sono sufficientemente
grandi, si trapiantano nel vaso definitivo e si trattano come le piante adulte.
PARASSITI E MALATTIE
Sono piante particolarmente resisti agli attacchi parassitari.
Le foglie da viola diventano verdi
Se le foglie perdono il loro caratteristico colore viola e diventano verdi vuol
dire che la luce è troppo scarsa.
Rimedi: spostare la pianta in una zona più luminosa, anche al sole diretto eccetto
che nelle ore più calde delle giornate estive.
La pianta diventa esile e verde <
Se la pianta presenta questo sintomo anche in questo caso si potrebbe trattare di
una scarsa illuminazione o di una temperatura eccessiva, soprattutto nel periodo
invernale.
Rimedi: spostare la pianta in un luogo più fresco e più luminoso.
CURIOSITA'
Non si conosce il motivo per il quale questo genere di piante abbia questo nome
così arzigogolato infatti il suo scopritore, il botanico Schumann del XIX secolo
non ha mai spiegato il perchè della sua scelta.