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Murraya

La Murraya è una deliziosa pianta da bordura ma anche da vaso facile da coltivare e particolarmente apprezzata anche per le sue foglie e i suoi fiori aromatici.

Murraya, coltivazione
Nota 1
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Perchè una classificazione botanica? Con questo termine si intende l'identificazione delle specie vegetali tramite precisi criteri. E' importante conoscerla per sapere come viene incasellata una pianta non solo per sapere le sue caratteristiche ma anche per comprendere la biodiversità del nostro pianeta e per sapere come le piante sono imparentate tra loro. Il primo che capì l'importanza di questa standardizzazione fu il naturalista svedese Carlo Linneo nel 1753 che iniziò la classificazione basandosi sulle caratteristiche morfologiche delle piante mentre oggi si basa sul loro DNA. Vediamo a seguire la classificazione botanica della Murraya.

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Clado
: Roside
Clado
: Euroside II
Ordine
:
Sapindales

Famiglia
:
Rutaceae

Genere
:
Murraya

Specie
:
Murraya paniculata

ORIGINE DELLA PIANTA

Il genere comprende piante originarie delle zone del Sudest del Pacifico.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Le Murraya sono piante perenni sempreverdi per lo più arbustive o piccoli alberelli, affini alle piante d'agrumi, delle quali esistono numerose specie ma l'unica utilizzata a scopo ornamentale è la Murraya paniculata, caratterizzata da un legno di colore chiaro simile al bosso con il quale spesso è confusa e piccole foglie di un bel colore verde brillante lucido, pennate, lunghe fino a 5 cm e larghe circa 3 cm.

I fiori riuniti in infiorescenze a corimbo compaiono per gran parte dell'anno. Sono campanulati con petali di colore bianco e molto profumati, come le foglie mentre i frutti sono delle bacche di colore rosso molto ricercate dagli uccelli e i fiori dalle api.

Fiori in primo pianto di Murraya paniculata

TECNICA COLTURALE

Le Murraya non sono piante difficili da coltivare. Occorre solo avere qualche attenzione e seguire le indicazioni di coltivazione.

ESPOSIZIONE E LUCE

L'ambiente di coltivazione ideale per la Murraya è un luogo caldo e molto umido. Richiede un'eccellente illuminazione, anche il sole diretto purché non nelle ore più calde delle giornate estive.

La Murraya nelle zone a clima temperato può essere allevata all'aperto perchè eccellente per realizzare bordure e siepi. Se allevata in vaso, d'estate è opportuno portarla all'aperto, in posizione riparata dalle eccessive insolazioni.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Per poter fiorire richiede temperature invernali non inferiori a 18 °C.

Durante il periodo invernale va posta in ambienti con temperature tra i 12 e i 20° C mentre in estate, nei nostri climi, si può portare all'esterno, sistemandola a mezzombra oppure anche al sole diretto purchè sia protetta nelle ore più calde della giornata sopratutto proteggendo il vaso e le radici.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

Durante tutto il periodo primaverile-estivo annaffiare abbondantemente evitando i ristagni idrici che non sono in alcun modo tollerati e aspettare che il terreno si sia asciugato in superficie prima di procedere con la successiva bagnatura. Durante il periodo autunno-invernale si deve bagnare con molta più moderazione: tanto più la temperatura si abbassa, tanto più moderate devono essere le annaffiature.

Sottovaso con acqua per mantenere intorno alla pianta un ambiente umido

È fondamentale l'umidità dell'aria pertanto spruzzare quotidianamente con acqua tiepida le foglie e poggiare il vaso su dell'argilla espansa o ghiaino dove sarà costantemente presente un filo d'acqua (che non sarà mai a contatto con le radici) che evaporando, creerà un ambiente umido intorno alla pianta.

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

Si rinvasa ogni anno in primavera usando un terreno fertile mescolato a torba e sabbia grossa per favorire il drenaggio dell'acqua d'annaffiatura, in parti uguali.

CONCIMAZIONE

A partire dalla primavera e per tutta l'estate somministrare ogni due settimane con l'acqua d'annaffiatura un buon concime liquido a dosi dimezzate.

È opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per la crescita della pianta.

FIORITURA

In estate la Murraya produce fiori bianchi molto profumati. Seguono idei piccoli giallo-rossi che rassomigliano a delle piccole arance.

COME POTARE LA PIANTA

Le Murraya se iniziano ad avere un portamento troppo prorompente, possono essere energicamente alla fine dell'inverno fino a 20 cm dalla base.

MOLTIPLICAZIONE

La moltiplicazione della Murraya può avvenire per talea o per seme.

MOLTIPLICAZIONE PER TALEA

All'inizio della primavera si prelevano delle talee apicali lunghe 10-15 cm tagliate con un taglio obliquo immediatamente sotto un nodo. Questo tipo di taglio è consigliato in quanto permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l'accumulo di acqua su quella superficie. È importante usare una lama ben affilata per evitare di sfilacciare i tessuti avendo cura che sia ben pulita e disinfettata, preferibilmente alla fiamma, per evitare d'infettare i tessuti.

Moltiplicazione per talea: taglio della talea sotto il nodo
Moltiplicazione per talea: fare dei buchi nel terreno per la sistemazione delle talee
Moltiplicazione per talea: busta messa a cappuccio nel vaso per mantenere una temperatura costante e evitare l'eccessiva perdita di umidità

Dopo aver recuperato le talee è importante aspettare circa 7 giorni per far cicatrizzare la ferita da taglio, prima di procedere al trapianto. Si sistemano quindi in una composta formata da torba e sabbia grossolana in parti uguali facendo dei buchi con una matita, tanti quanti sono le talee da piantare. Il vaso si ricopre con un sacchetto di plastica messo a cappuccio dopo aver sistemato nel terreno dei bastoncini per tenere la plastica lontana dalle talee e aver stretto il sacchetto con un elastico al vaso, per evitare la perdita d'umidità. Il vaso si sistema in un ambiente a circa 30 °C e ogni giorno si toglie la plastica per controllare l'umidità del terreno ed eliminare dalla plastica la condensa che si sarà sicuramente formata.

Una volta che iniziano a comparire i primi germogli, vuol dire che le talee avranno radicato. A quel punto si toglie la plastica definitivamente e si sistema il vaso in una zona più luminosa, alla stessa temperatura e si aspetta che le talee si irrobustiscano. Quando saranno sufficientemente grandi, si trapianteranno nel vaso definitivo e si tratteranno come le piante adulte.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

La pianta perde le foglie

Se la pianta perde le foglie senza apparente ragione vuol dire che l'umidità ambientale è troppo scarsa.
Rimedi: aumentare le nebulizzazioni alla chioma e sistemare il vaso come indicato al paragrafo "Annaffiatura" se non si era ancora provveduto.

Presenza di insetti simili a piccole farfalle bianche

Piccoli insetti bianchi sono sicuramente, conosciuti comunemente come mosche bianche. Per capire se si tratta di loro basta scuotere la pianta: si solleverà come una nuvola bianca. Si ritrovano concentrati soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. I danni sono provocati dalla sottrazione della linfa, avendo un apparato boccale pungente-succhiante e dalle punture che effettuano nei tessuti per la deposizione delle uova. Producono inoltre melata (i loro escrementi, zuccherini e appiccicosi) che può far insorgere le fumaggini e possono trasmettere virosi.

Infestazione da Aleurodidi ovvero farfalline bianche

Rimedi: trattare con antiparassitari specifici.

Presenza di piccoli animaletti biancastri sulla pianta

Se notate dei piccoli insetti mobili di colore bianco-giallastro-verdastri siete quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati . Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto a lato, sono inconfondibili, non ci si può sbagliare.

Afidi delle piante

Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista. Si tratta in genere di prodotti sistemici, vale a dire che entrano nel circolo linfatico della pianta e quindi assorbiti dagli insetti durante la nutrizione.

ETIMOLOGIA DEL NOME MURRAYA

Il genere è stato dedicato a J. A. Murray (1740-1791) professore di botanica a Göttingen, città della Bassa Sassonia, in Germania.

CURIOSITÀ SULLA PIANTA

La specie Murraya koenigii è conosciuta anche come l'albero di curry in quanto le sue foglie sono molto usate nella cucina indiana e dello Sri Lanka. Non entra nella composizione della spezia chiamata curry, una polvere di colore giallo-senape molto usata in tutti i paesi asiatici, formata principalmente da (le spezie possono variare a seconda del paese): pepe nero, cumino, cannella, curcuma, coriandolo ma anche chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, peperoncino.

È una pianta molto usata per la realizzazione dei bonsai.

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Note

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