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Kentia

Le piante di Howea o come comunemente sono conosciute di Kentia, sono tra le piante più presenti nei nostri appartamenti sia per la loro superba ed elegante bellezza sia per la semplicità di coltivazione.

Kentia, coltivazione e cura
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Monocotiledoni
Clado
: Commelinoidi
Ordine
:
Arecales

Famiglia
:
Arecaceae

Genere
:
Howea (Kentia)

Specie
: vedere il paragrafo «Principali specie»

ORIGINE DELLA PIANTA

Le piante sono tutte originarie dell'isola di Lord Howe in Australia.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Il genere Howea appartiene alla famiglia delle Arecaceae (una delle più antiche famiglia, infatti sono stati trovati resti fossili nel Cretaceo, vale a dire circa 70-80 milioni di anni fa) e un tempo veniva chiamato Kentia o più comunemente palme.

Esistono solo due specie in questo genere che, a prescindere da un diverso modo di svilupparsi, hanno caratteristiche e sono del tutto simili: entrambe si sviluppano con un unico fusto con delle fronde suddivise in foglie più piccole larghe intorno ai 5 cm e lunghe intorno ai 70 cm; entrambe hanno un accrescimento molto lento e impiegano tanti anni per raggiungere le dimensioni di palma adulta.

Sono piante che si prestano bene a essere allevate in appartamento in quanto tollerano molto bene sia gli ambienti poco luminosi che i microclimi caldo - secchi tipici degli appartamenti soprattutto nel periodo invernale.

L'infiorescenze quando compare, è una spiga di forma cilindrica con numerose cavità all'interno delle quali si trovano i fiori.

PRINCIPALI SPECIE

Esistono due solo specie in questo genere: Howea forsteriana e Howea belmoreana.

HOWEA BELMOREANA

La Howea belmoreana è una splendida pianta che rimane eretta e che anche in casa cresce considerevolmente fino a un'altezza di tre metri (in natura arriva tranquillamente a 7-8 m).

Howea (Kentia) belmoreana
Howea (Kentia) belmoreana

Presenta foglie pennate portate da dei lunghi e robusti piccioli che man mano che crescono assumono un portamento ricurvo a partire dall'attaccatura della foglia. Gli steli sono normalmente sfumati di rossiccio. In appartamento fiorisce con difficoltà.

HOWEA FORSTERIANA

La Howea forsteriana ha steli lunghi circa 1 metro che portano delle fronde ricurve formate da foglioline coriacee, di colore verde lucido intenso, opposte, e distanziate tra loro di circa 2,5 cm. Gli steli dapprima si incurvano verso l'esterno poi via via diventano quasi orizzontali. Nel loro ambiente naturale sono piante che raggiungono anche i 15 m di altezza ma in appartamento non superano i 3 metri.

Howea (Kentia) forsteriana
Howea (Kentia) forsteriana

Non è infrequente che anche nei paesi a clima mediterraneo la pianta fiorisca e fruttifichi ma solo per quelle che sono allevate all'aperto, nelle zone a clima particolarmente mito. In ogni caso è una pianta a crescita molto lenta e in appartamento produce non più di una nuova foglia all'anno.

TECNICA COLTURALE

Le kentia sono delle piante molto semplici da curare e non richiedono particolari accorgimenti. Sono "ruspanti" per eccellenza, vale a dire hanno una costituzione incredibilmente forte e crescono bene anche se le condizioni ambientali non sono ideali. Nonostante ciò, è necessario seguire alcune piccole regole.

Le Kentia sono piante a crescita lenta, emettono in genere non più di una foglia l'anno. Le singole foglie se danneggiate, possono essere tagliate avendo cura di non rovinare in alcun modo il fusto. Questo perchè la pianta ha un unico fusto, che cresce in continuazione e dal quale si sviluppano le foglie. Se viene rovinato l'apice terminale, non ricrescerà più e la pianta sarà compromessa.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

La temperatura ideale è intorno ai 21-24 °C durante il periodo estivo mentre d'inverno è preferibile che non scenda sotto i 15°C.

ESPOSIZIONE E LUCE

Non amano la luce diretta del sole anzi, tollerano abbastanza bene quei luoghi in penombra che altre piante non gradiscono. Durante l'estate, se è possibile, è preferibile che stiano all'aperto ma non al sole diretto. Le vostre Kentia vi ringrazieranno tanto.

Attenzione alle correnti d'aria fredda e all'eccessiva secchezza della stanza che causano l'imbrunimento delle foglie (vedi sotto "Parassiti e malattie").

PULIZIA DELLE FOGLIE

Considerando che le sue foglie sono molto grandi, hanno necessità di essere pulite dalla polvere. Per far questo, si utilizza un panno morbido bagnato con acqua tiepida oppure si fa la classica "doccia" dentro la vasca da bagno se non si dispone di un giardino. Attenzione a NON usare mai i prodotti che si trovano in commercio indicati per "pulire" o "lucidare" le foglie perchè danneggiano gravemente la pianta e possono anche farla morire.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

La Kentia va annaffiata spesso durante la stagione estiva facendo in modo però di non far ristagnare l'acqua nel sottovaso. Non sopporta infatti l'eccesso d'acqua. Durante l'inverno, è sufficiente tenere il terriccio appena umido annaffiandolo ogni due settimane (ovviamente dipende dalla quantità di caldo delle singole abitazioni).

Durante la stagione calda, è preferibile spruzzare acqua tiepida per mantenere un certo tenore di umidità dell'aria o poggiare il vaso su dell'argilla espansa o ghiaino dove sarà costantemente presente un filo di acqua (che non sarà mai a contatto con le radici) che evaporando, creerà un ambiente umido intorno alla pianta.

Sottovaso con acqua per mantenere intorno alla pianta un ambiente umido

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

La Kentia si rinvasa ogni 2/3 anni usando ogni volta un vaso di dimensioni maggiori. Il rinvaso va fatto all'inizio della primavera, stando attenti a non "disturbare" o rompere le radici (meglio rompere il vaso) perchè facili da danneggiarsi causando in tal modo la fine della crescita delle foglie. Si preleva delicatamente la pianta con il suo pane di terra e si aggiunge la nuova.

Il terriccio da usare è un buon terriccio torboso al quale è preferibile aggiungere un po' di sabbia abbastanza grossa per rendere la terra più porosa.

CONCIMAZIONE

La Kentia va concimata abbastanza spesso durante il periodo primaverile estivo, vale a dire ogni 15 gg utilizzando un concime liquido completo disciolto nell'acqua di irrigazione. Durante gli altri periodi sospendere le concimazioni.

Per tutte le piante verdi, vale a dire per quelle piante che sviluppano molte foglie, è preferibile usare concimi che abbiamo un titolo abbastanza elevato in azoto (N) che favorisce appunto lo sviluppo delle parti verdi. Accertatevi però che oltre ad avere i cosidetti macroelementi quali appunto azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) - e che tra questi l'azoto sia in maggiore quantità - che abbia anche i microelementi quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.

FIORITURA

E' molto raro che le Kentia fioriscano in appartamento.

POTATURA

La Kentia non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie che eventualmente si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie. Fate molta attenzione quando tagliate a non rovinare il fusto questo perchè la pianta ha un unico fusto, che cresce in continuazione e dal quale si sviluppano le foglie. Se viene rovinato l'apice terminale, non ricrescerà più e la pianta morirà.

Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.

MOLTIPLICAZIONE

La Kentia si moltiplica per seme anche se questa è una pratica che a livello casalingo è di difficile realizzazione per la delicatezza e gli accorgimenti che occorrerebbero.

Per quanto riguarda la MOLTIPLICAZIONE PER SEMI si effettua da fine febbraio all'inizio di aprile sistemando i semi a una profondità di 2,5 cm. Si utilizza un terriccio formato da una parte di torba e due parti di sabbi grossolana.

Sarebbe buona norma, per prevenire eventuali attacchi di funghi, somministrare con l'acqua di irrigazione anche un fungicida ad ampio spettro, nelle dosi indicate nella confezione.

Il vassoio (o il vaso) che contiene i semi va tenuto alla luce ma non al sole diretto, a una temperatura molto alta intorno ai 27-30°C e costantemente umido (usate uno spruzzatore per inumidire totalmente il terriccio) fino al momento della germinazione. Il vassoio va ricoperto con un foglio di plastica trasparente che garantirà una buona temperatura ed eviterà un disseccamento troppo rapido del terriccio.

Moltiplicazione per seme: uso di un nebulizzatore per inumidire il terreno
Moltiplicazione per seme: uso di un foglio di plastica trasparente per evitare che il terreno si secchi troppo rapidamente e per mantenere una umidità costante

Una volta che i semi hanno germogliato, si toglie il telo di plastica, e mano a mano che le piantine crescono, si aumenta la quantità di luce (mai il sole diretto), si riduce la temperatura intorno ai 18°C e si assicura una buona ventilazione.

La germinazione è abbastanza disomogenea ma quando inizieranno a comparire le prime piantine di Kentia si comincia ad arieggiare togliendo un po' di plastica. Quando saranno sufficientemente grandi da poter essere manipolate, le trapianterete facendo in ogni caso molta attenzione a non rovinare alcuna parte della pianta (sarebbe preferibile usare una forchetta per queste operazioni che infilerete al di sotto del terreno per prendere la piantina intera e metterla nel nuovo vaso) in vasi singoli di non più di 7 cm di diametro in una miscela così come indicato per le piante adulte.

Le piantine di kentia sono a crescita molto lenta cui occorrerà aspettare anche 6-7 anni prima di avere una piantina di discrete dimensioni.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Mancanza di nuovi germogli durante la stagione vegetativa

Normalmente durante la stagione vegetativa la pianta emette nuovi germogli, ora se ciò non è avvenuto, vuol dire che il terreno è povero di elementi nutritivi.
Rimedi: provvedete a effettuare le concimazioni secondo quanto indicato nel paragrafo «Concimazioni».

Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie

Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di . Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.

Cocciniglia bruna sulla pianta

Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande e in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.

Punte delle foglie imbrunite

La causa potrebbe essere o un eccesso di acqua o una carenza di umidità.

Danno dovuto a una carenza di acqua

Rimedio: spruzzare regolarmente la pianta in modo da mantenere un ambiente umido intorno a essa. In particolare d'inverno, è opportuno dotare i termosifoni di umidificatori. Un altro accorgimento è poggiare il vaso della pianta su della ghiaia o dell'argilla espansa e lasciare costantemente un filo d'acqua sul fondo (che non sia a contatto del fondo del vaso) che evaporando, manterrà un certo grado di umidità. Purtroppo, anche se si migliorano le condizioni ambientali, il danno non può essere riparato. Le foglie rimarranno con le punte secche.

Presenza di macchie marroni sulle foglie

Sono dovute di solito a colpi d'aria o a cambiamenti di temperatura troppo repentini. Le macchie potrebbero essere anche una conseguenza di un'acqua troppo dura cioè troppo ricca di calcaree.

Danno sulle foglie dovuto a un colpo d'aria

Rimedi: le foglie malate vanno asportate ma per garantirvi che il problema non si ripresenti, se non potete usare un altro tipo di acqua, fate bollire l'acqua di irrigazione con una goccia d'aceto che attenuerà il calcare dell'acqua.

Piccole macchie necrotiche, circolari di colore marroncino

Se notate questa sintomatologia è molto probabile che siate in presenza della cosiddetta ruggine che altro non è che un fungo la Graphiola spp. Se si trascura, le macchie via via confluiscono fino a far disseccare tutta la foglia. In corrispondenza delle macchie, sulla pagina superiore della foglia, si possono osservare dei piccoli corpi sferici di pochi millimetri tenacemente inseriti nei tessuti. Sono gli organi di propagazione del fungo.

Ruggine causata da diverse specie di funghi

Rimedi: è bene eliminare subito le foglie colpite e intervenire subito dopo con prodotti chimici a base di rame seguendo le indicazioni riportate nelle confezioni dei prodotti.

ETIMOLOGIA DEL NOME KENTIA

Il genere Howea deve il suo nome all'isola di Lord Howe Island che si trova a sud del Pacifico, tra l'Australia e la Nuova Zelanda, di cui sono originarie.

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

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