ALPINIA

Nota 1
La
Alpinia viene utilizzata non solo per adornare giardini e rallegrare le nostre
case grazie alle sue belle e lunghe fioriture ed il suo ricco apparato fogliare
ma anche come fiore
reciso.
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
Regno
:
Plantae
Clado
: Angiosperme
Clado
: Monocotiledoni
Clado
: Commelinoidi
Ordine
:
Zingiberales
Famiglia
:
Zingiberaceae
Genere
:
Alpinia
Specie
: vedere il paragrafo “Principali specie”
CARATTERISTICHE GENERALI
Il genere Alpinia della famiglia delle Zingiberaceae (la stessa famiglia dello zenzero),
comprende
diverse specie perenni sempreverdi, originarie delle regioni tropicali dell'Asia
e dell'Oceania.
PRINCIPALI SPECIE
Esistono numerose specie nel genere Alpinia tra le quali, tra quelle utilizzate
a scopo ornamentale, ricordiamo:
ALPINIA PURPURATA

Nota 1
L'Alpinia purpurata è una pianta erbacea, originaria dell'Australia,
della Nuova Zelanda e delle vicine isole dell'Oceano Pacifico. In natura è una pianta
che raggiunge senza problemi i 4 m di altezza e 1,5 m di larghezza. Le foglie sono
lunghe e rigide ed i fiori sono riuniti in infiorescenze a pannocchia caratterizzate
da brattee di colore rosa o rosso, di lunga durata, all'interno delle quali, in primavera,
sbocciano numerosi piccoli fiori di colore bianco. La sua particolarità è che tutta
la pianta emana un delicato profumo di zenzero.
E' molto apprezzata commercialmente ed utilizzata anche come fiore reciso.
E' il fiore nazionale delle Isole Samoa.
TECNICA COLTURALE
Le Alpinia sono piante di facile coltivazione e non richiedono cure particolari.
Amano la luce, ma non i raggi diretti del sole. Sono piante dai tipici climi caldo
- umidi.
ANNAFFIATURA
Dalla primavera e per tutta l'estate vanno annaffiate con regolarità, mantenendo
il terreno sempre umido (non inzuppato). Dopo la fioritura occorre ridurre le annaffiature
ed aspettare che il terreno si asciughi in superficie prima di procedere con le
successive irrigazioni.
Durante l'estate se l'aria è troppo calda, la pianta si avvantaggerà di nebulizzazioni
alla chioma.
TIPO DI TERRENO - RINVASO
La Alpinia non è particolarmente esigente in fatto di terreni. Un buon terreno potrebbe
essere formato da terriccio di foglie e torba in parti uguali al quale si aggiunge
un po' di sabbia per favorire il drenaggio dell'acqua di annaffiatura. Il rinvaso
si effettua all'inizio della primavera. Occorre fare attenzione al rizoma perchè
deve essere interrato a non più di 1 cm di profondità.
Si consiglia sempre l'utilizzo di vasi di terracotta in quanto, grazie alla loro
porosità, permettono al terreno di avere scambi gassosi con esterno.
CONCIMAZIONE
Le Alpinia si concimano ogni due settimane dalla primavera e per tutta l'estate,
utilizzando un fertilizzante liquido diluito nell'acqua di annaffiatura e dimezzando
le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione. Durante gli altri periodi
vanno sospese.
E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto
(N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi quali il quali il
ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il
molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della
pianta.
POTATURA
Sono piante che non si potano. Si eliminano solo le parti che via via seccano
o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Ricordarsi di usare sempre degli attrezzi puliti e disinfettati, possibilmente alla
fiamma per evitare che possano trasmettere malattie indesiderate.
MOLTIPLICAZIONE
La moltiplicazione dell'Alpinia avviene prevalentemente per divisione dei rizomi.
DIVISIONE DEI RIZOMI
In primavera, al momento del rinvaso, si possono dividere i rizomi. Vanno tagliati
in più parti avendo cura che ogni porzione abbia almeno un germoglio. Cospargete
quindi la superficie tagliata con un fungicida in polvere ad ampio spettro e sistemate
ciascuna porzione in un terriccio formato da torba e sabbia in parti uguali. Aspettate qualche
giorno prima di annaffiare per consentire alle ferite di cicatrizzarsi e poi cominciate
ad innaffiare mantenendo il terreno leggermente umido e tenete il vaso in un luogo
appena ombreggiato. Se tutto è andato bene dopo circa un mese inizieranno a comparire
i primi germogli ciò vuol dire che la pianta ha radicato. A quel punto portate il
vaso in un luogo più luminoso (non al sole diretto) e quando le piantine saranno
sufficientemente grandi da essere manipolare, trapiantatele nel vaso definitivo
così come indicato per le piante adulte e trattatele come tali.
PARASSITI E MALATTIE
Foglie che iniziano ad ingiallire, appaiono macchiettate
di giallo e marrone
Se le foglie iniziano ad ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si
accartocciano e cadono molto probabilmente siete
in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso. Osservando
attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore
delle foglie.
Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la
mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel
caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un acaricida specifico. Se la
pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per
eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato.
Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.
Macchie sulla pagina inferiore delle foglie
Macchie sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in
presenza di cocciniglia ed in particolare della cocciniglia farinosa. Per essere
certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele
con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate
a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.
Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta
è grande ed in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto
delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va
risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi
e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da
un buon vivaista.
CURIOSITA'
La Alpinia galanga o zenzero tailandese è usata in gastronomia come spezia
nella cucina tailandese e indonesiana in quanto il suo rizoma ha un odore pungente
ed un gusto dolce mentre i frutti sono normalmente usati nella medicina tradizionale
cinese, nella medicina ayurvedica e il quella unani tibb (nota in Europa come medicina
araba).
Il genere deve il suo nome a Prospero Alpini, un botanico italiano specializzato
in piante esotiche vissuto alla fine del cinquecento (1553-1617).
Note
(1) Images by
Forest & Kim Starr, concessa
sotto licenza Creative Commons (
CC
BY 3.0)