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Davallia

Il genere Davallia appartiene a quel gruppo di piante che comunemente sono chiamate FELCI comprende specie molto popolari e diffuse nei nostri appartamenti.

Davallia, coltivazione e cura
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Regno
:
Plantae

Clado
: Helechos y grupos afínes
Ordine
:
Polypodiales

Famiglia
:
Polypodiaceae

Genere
:
Davallia

Specie
: vedere il paragrafo «Principali specie»

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Il genere Davallia appartiene a quel gruppo di piante che comunemente sono chiamate FELCI.

Sono piante prive di fiori, frutti e semi e nella classificazione botanica appartengono alla grande famiglia delle Polipodiaceae dove ritroviamo circa 170 generi e più di 7000 specie suddivise in 14 sottofamiglie.

Per moltissimi anni queste piante sono state avvolte nel mistero perchè non si riusciva a comprendere come potessero moltiplicarsi. Solo nel 1850 un libraio tedesco è riuscito a svelare il mistero: aveva osservato sulla pagina inferiore delle foglie, le spore, attraverso le quali la pianta si moltiplicava.

PRINCIPALI SPECIE

Esistono numerose specie di Davallia, ricordiamo le più diffuse:

DAVALLIA CANARIENSIS

La Davallia canariensis come dice il nome stesso proviene dalle Isole Canarie. E' una pianta molto spesso presente nei nostri appartamenti con fronde triangolari, coriacee, di un bel colore verde intenso, fittamente pennate e divise. Ha delle radici carnose che crescono dalla pianta e si sviluppano strisciando sulla superficie del terreno.

Davallia canariensis

Questa pianta è anche conosciuta come zampa di lepre per la presenza di numerosi rizomi marroni che si intersecano e pendono dal vaso.

DAVALLIA FEJEENSIS

La Davallia fejeensis è originaria delle Isole Figi con rizomi carnosi coperti da una densa peluria di colore grigio-rosato. In natura cresce sugli alberi.

Davallia fejeensis

Di questa specie esistono numerose varietà tra le quali la più conosciuta è la varietà Davallia fejeensis Piumosa caratterizzata da rizomi sottili e teneri, fronde ricadenti formate da foglioline fittemente pennate di colore verde-argentato.

DAVALLIA MARIESII

Davallia mariesii

La Davallia mariesiiè un'altra splendida felce originaria del Giappone con rizomi sottili e ricoperti da squame brunastre. Le fronde sono pennate triangolari, di colore verde intenso - bronzee.

DAVALLIA BULLATA

La Davallia bullata è una deliziosa felce con fronde molto lunghe, triangolari, pennate, divise, lunghe fino a 20 cm di un bel colore verde intenso. Presenta dei rizomi lunghi e flessibili con l'estremità chiara.

E' una felce originaria del Giappone.

CICLO BIOLOGICO

In linea generale le felci sono facilmente distinguibile dalle piante superiori (Fanerogame) in quanto sprovviste di organi di riproduzione visibili classici quali i fiori e dalle piante inferiori (muschi, licheni, funghi, ecc) in quanto la pianta è un cormo vale a dire una pianta ben formata in tutte le sue parti perciò provvista di radice, fusto, foglie, vasi, midollo, ecc a eccezione degli organi di riproduzione cioè dei fiori.

Foglie con sporangi nella pagina inferiore
Foglie con sporangi nella pagina inferiore

Le felci per riprodursi producono spore (da qui il nome di SPOROFITO) evidenti nella pagina inferiore delle foglie. Le spore si trovano all'interno di SPORANGI che altro non sono che le capsule in cui maturano le SPORE A loro volta gli sporangi sono raggruppati in formazioni dette SORI.

Ciclo biologico di una felce

La spora, trasportata dal vento, cade nel terreno e germina. Dalla sua germinazione nasce una pianta indipendente che produce GAMETI detta PROTALLO o GAMETOFITO. Sul protallo si formano gli organi sessuali, ANTERIDI (maschili) e ARCHEGONI (femminili) dove maturano rispettivamente gli ANTEROZOI e le OOSFERE. L'anterozoo maschile si sposta nella pianta grazie all'acqua (pioggia, rugiada, ecc.) e va a fecondare la oosfera che appena fecondata (EMBRIONE FECONDATO) germoglia rimanendo nell'Archegonio (in questa fase l'embrione produce una sorta di radice detta austorio che affonda nei tessuti del gametofito per potersi nutrire). Da questo embrione nascerà la pianta che conosciamo.

TECNICA COLTURALE

Le felci non hanno bisogno di particolari attenzioni: una volta comprese le loro necessità, la coltivazione è molto semplice.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Per la Davallia occorre ricordare che le temperature medie ottimali sono intorno ai 18°C e devono stare lontane dalle correnti d'aria. Se vedete che la felce vegeta bene nel luogo dove l'avete sistemata, non spostatela. Vuol dire che in quel luogo ha trovato un microclima ideale.

ESPOSIZIONE E LUCE

Le piante del genere Davallia devono essere sistemate in una zona della casa dove non è presente molta luce anche se, tra i diversi tipi di felce è il genere più robusto e sopporta meglio delle altre piante l'esposizione alla luce (ovviamente mai diretta).

Il colore verde scuro delle foglie le aiuta infatti a ottenere il massimo vantaggio da qualsiasi tipo di luce e poichè non fioriscono, le felci non hanno bisogno di tanta luce, tanta quanta ne assorbono le piante da fiore. Inoltre in natura sono piante di sottobosco per cui l'ombra è il loro ambiente ideale.

PULIZIA DELLE FOGLIE

Per la pulizia delle sue fronde usate un semplice panno mordibo inumidito. Al più, se le foglie sono molto impolverate, fatele una doccia tiepida. Una raccomandazione che vale per le felci ma che consiglio per tutte le piante: NON usate mai dei lucidanti per le foglie. Questi prodotti infatti otturano gli stomi della pianta impedendole di svolgere le sue normali funzioni fisiologiche. Per pulire le foglie usate semplicemente un panno umido.

ANNAFFIATURA

Il problema principale per le felci è l'umidità. Infatti un ambiente troppo secco o troppo caldo provoca gravi danni.

In genere le Davallia, pur essendo delle piante robuste sono sensibili alla disidratazione, quando stanno per troppo tempo in un ambiente secco. Per ovviare a questo inconveniente è indispensabile tenere l'ambiente intorno alla felce umido con costanti nebulizzazioni, almeno due volte al giorno durante la stagione calda. In questo modo si rallenta la perdita d'acqua da parte delle fronde.

Sottovaso con acqua per mantenere intorno alla pianta un ambiente umido
Foglie con sporangi nella pagina inferiore

Un altro sistema è quello di mettere il vaso su di un sottovaso pieno di ciottoli e poi riempirlo d'acqua facendo attenzione però che il fondo del vaso non sia immerso nell'acqua in quanto in questo modo il terreno del vaso si saturerebbe di acqua facendo marcire le radici. Questo sistema consente, quando fa caldo, di far evaporare l'acqua del sottovaso che di conseguenza inumidisce l'aria circostante. E' consigliabile ricordarsi di riempire il sottovaso ogni qualvolta l'acqua è evaporata.

In ogni caso il terriccio deve essere sempre moderatamente umido.

TIPO DI TERRENO - RINVASO

Le Davallia hanno un accrescimento rapido perciò quando la pianta ha raggiunto delle dimensioni eccessive, a marzo si rinvasa. Si tolgono le foglie di base normalmente secche e si pone in un vaso leggermente più grande.

Mettete sul fondo del vaso uno strato consistente di ghiaia e piccoli sassi che servono per favorire il deflusso dell'acqua. La composta deve essere formata da tre parti di torba, 2 di sabbia grossolana e una buona dose di fertilizzante di base.

CONCIMAZIONE

Durante tutta la stagione primaverile-estiva è necessario eseguire delle regolari concimazioni, due volte al mese, con concimi liquidi da diluire nell'acqua di irrigazione. Negli altri periodi vanno sospese.

Usare dei concimi completi vale a dire che abbiamo sia macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) che microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della vostra felce.

FIORITURA

Le Davallia non fioriscono.

POTATURA

Per le Davallia non si può parlare di potatura. Vanno semplicemente eliminate le foglie che via via disseccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.

MOLTIPLICAZIONE

La moltiplicazione può avvenire in due modi: per porzioni di rizoma o per propagazione mediante spore, quest'ultima di non facile realizzazione.

MOLTIPLICAZIONE PER PORZIONI DI RIZOMA

In febbraio, prima della ripresa vegetativa si prendono delle talee lunghe 8-10 cm dalle estremità dei rizomi portanti almeno una foglia e vengono sistemate in vasetti contenenti torba e sabbia. Si tengono in ambiente caldo e umido fino a quando le talee non hanno radicato.

MOLTIPLICAZIONE PER SPORE

La moltiplicazione mediante spore è una tecnica difficile da attuare nelle condizioni domestiche. In ogni caso, se volete provarci, di seguito viene spiegata una procedura che può essere tentata in ambiente domestico.

In primavera si taglia una foglia di felce che contiene le spore, si raschiano e si fanno cadere in un foglio.

Si prepara quindi una cassetta che contiene terra di brughiera e torba in parti uguali e si sistemano le spore. Si annaffia quindi con moderazione in modo da non formare fosse o buche nel terriccio e si mette sopra una lastra di vetro o un foglio di plastica trasparente.

Moltiplicazione per seme: uso di un nebulizzatore per inumidire il terreno
Moltiplicazione per seme: uso di un foglio di plastica trasparente per evitare che il terreno si secchi troppo rapidamente e per mantenere una umidità costante

A questo punto si mette la cassetta al buio e a una temperatura di circa 20-23 °C, avendo cura di mantenere il terriccio sempre umido. La lastra di vetro o il foglio di plastica si aprono tutti i giorni in modo da eliminare la condensa che si forma.

Dopo circa 2-3 mesi nasceranno le prime piantine di davallia e a questo punto è necessario spostare la cassetta in una posizione più luminosa (ma non troppo) e toglie la lastra di vetro.

Una volta che le piantine saranno cresciute e sviluppate vanno trapiantate 2-3 per vaso che deve avere un diametro non superiore ai 6-7 cm.

PARASSITI E MALATTIE

Foglie secche che cadono

Questo sintomo vuol dire che la pianta di davallia non ha un giusto equilibrio idrico. E' necessario aumentare le annaffiature e l'umidità.
Rimedi: come primo intervento è consigliabile immergere il vaso in un secchio d'acqua in modo che la terra si imbeva, poi si fa sgocciolare per bene e quindi si ripone al suo posto regolando le annaffiature e l'umidità in maniera più corretta.

Foglie chiare e scolorite

Se le foglie presentano questo sintomo, vuol dire che la pianta di davallia è troppo esposta al sole.
Rimedi: spostatela in un luogo più idoneo.

Foglie arricciate

Le foglie arricciate si manifestano quando la temperatura è troppo bassa.
Rimedi: spostare la pianta in un luogo più caldo.

Foglie orlate di scuro che appassiscono abbastanza rapidamente

Se si presenta questa sintomatologia vuol dire che l'ambiente dove si trova la vostra felce è troppo caldo.
Rimedi: spostare la pianta in un luogo più fresco.

Foglie con macchie scure

Se è presente questo sintomo è probabile che la vostra felce sta subendo un attacco fungino, dovuto il più delle volte a squilibri idrici, vale a dire a eccessivo ristagno dell'acqua nel sottovaso.
Rimedi: togliete le parti colpite e usate dei prodotti anticrittogamici specifici.

Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie

Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di , cocciniglia bruna o cocciniglia farinosa. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto riportata, sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.

Cocciniglia bruna e cocciniglia farinosa sulla pianta

Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande e in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi di davallia e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.

ETIMOLOGIA DEL NOME DAVALLIA

Il nome Davallia deriva dal nome del botanico svizzero Edmond Davall (1793 - 1860) grande appassionato di botanica che diede il suo nome alla pianta.

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