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La balena megattera

Balena megattera, Megaptera novaeangliae, famiglia Balaenopteridae
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA

Regno
:
Animalia

Phylum
:
Chordata

Subphylum
:
Vertebrata

Classe
:
Mammalia

Ordine
:
Cetacea

Subordine
:
Balaenopteridae

Famiglia
:
Balaenopteridae

Genere
:
Megaptera

Specie
:
Megaptera novaeangliae

Nome comune
: balena megattera

DATI GENERALI

  • Lunghezza del corpo: femmina: fino a 14 m; maschio: fino a 17 m
  • Peso: 35 - 45 t
  • Durata della vita: sino a 70 anni
  • Maturità sessuale: 4 - 5 anni

HABITAT E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

La balena megattera, nome scientifico Megaptera novaeangliae della famiglia Balaenopteridae (subordine Balaenopteridae) è considerata una specie cosmopolita presente in tutti i bacini oceanici dalle acque polari alle acque tropicali, dall'Oceano Atlantico, all'Oceano Pacifico, compreso lo Stretto di Bering.

Sono dei cetacei che seguono il ritmo delle stagioni trascorrendo la primavera, l'estate e l'autunno nei mari polari alla ricerca di cibo mentre con l'arrivo dell'inverno migrano per andare a riprodursi nelle acqua calde tropicali. I gruppi di balena megattera che passano l'estate nelle acque del nord Atlantico in genere migrano verso le acque delle Indie occidentali e del centro-sud Africa; quelle invece che normalmente vivono nel nord Pacifico, svernano in genere nella acque calde del Messico e dell'America centrale.

Le balene megattere sono state avvistate anche nel Mar Mediterraneo ma vengono considerate solo come delle ospiti, in quanto non si fermano, sono solo di passaggio.

CARATTERE, COMPORTAMENTO E VITA SOCIALE

La balena megattera è un animale sociale che vive in piccoli gruppi che stagionalmente migrano dal polo dove si recano per nutrirsi, alle acque tropicali per accoppiarsi e riprodursi. Sono quindi animali migratori: in primavera, in estate e in autunno vivono nelle acque dei poli e passano il tempo a nutrirsi mentre d'inverno si recano nelle acque calde dei tropici dove si accoppiano e fanno poi nascere i piccoli.

E' stato osservato che la balena megattera tende a dare dei violenti colpi nell'acqua con le pinne pettorali e a fare grandi tuffi sollevandosi fuori dall'acqua e poi ributtandosi sulla schiena (vedi video al lato). Non si sa di preciso il significato di questo rituale forse sono dei segnali per gli altri membri del gruppo.

La balena megattera con il suo piccolo può anche diventare aggressiva quando un'altra balena estranea al suo gruppo si avvicina.

CARATTERISTICHE FISICHE

La balena megattera si identifica facilmente rispetto alle altre balene per via degli arti anteriori di aspetto pinniforme e per la presenza di una piccola gobba di fronte alla pinna dorsale.

Il corpo è di solito di colore blu scuro o grigio ardesia sia nella parte dorsale che ventrale. La parte ventrale può anche essere screziata di bianco o pezzata.

Un'altra particolarità della balena megattera è la gola provvista di numerose pieghe della pelle (circa 12-36) nel senso della lunghezza del corpo che permettono alla balena megattera di espandere la gola per contenere più cibo. Sono provviste inoltre di piccoli noduli (tubercoli) di qualche centimetro di diametro che ricoprono la mascella inferiore e la testa. Ogni tubercolo presenta un pelo grigio che si pensi abbia funzioni sensoriali tipo le vibrisse dei gatti.

Le pinne pettorali sono molto grandi e sono lunghe circa 1/3 la lunghezza del corpo e presentano il bordo irregolare e nodoso e sono bianche nelle balene megattere dell'Atlantico mentre sono nere sopra e bianche sotto in quelle dell'Oceano Pacifico e dell'emisfero meridionale. La pinna caudale si presenta orizzontale, con i bordi dentellati e inferiormente bianca con disegni diversi a seconda dell'individuo.

Durante le migrazioni tengono un'andatura media di 3-14 km/h ma possono arrivare anche a 27 km/h. In genere le madri con i piccoli sono molto più lente rispetto a quelle che viaggiano da sole.

La balena megattera presenta due sfiatatoi che servono al cetaceo per respirare. Durante l'espirazione dagli sfiatatoi zampilla un getto d'acqua che può raggiungere un'altezza di 3 m. Riesce a stare in immersione fino a un massimo di venti minuti.

Gli occhi sono piccoli, adatti a resistere alle grandi pressioni marine.

Sono cetacei completamente sprovvisti di denti (al contrario a esempio delle , quest'ultime infatti appartengono al sub ordine degli Odontoceti) ma provvisti di fanoni. Si tratta di lamine cornee, di colore scuro, che si trovano ai lati delle mascelle di consistenza cornea, che misurano ciascuno circa 65 cm e si presentano come una sorta di frangia.

COMUNICAZIONE E PERCEZIONE

Le balene megattere sono animali che comunicano tra loro con gorgoglii, strida, gemiti. Oltre ciò anche il linguaggio del corpo è molto importante infatti alle volte balzano fuori dall'acqua e poi si tuffano provocando molto rumore e molti spruzzi; altre volte battono la coda nell'acqua. Non si sa con precisione quale sia il significato di questa gestualità ma potrebbero essere dei segnali agli altri membri del gruppo.

ABITUDINI ALIMENTARI

Una balena megattera ha necessità di circa una tonnellata di cibo al giorno per immagazzinare grasso sufficiente a far fronte al digiuno invernale.

Quando è a caccia può essere da sola o in gruppo preferendo i banchi di piccoli pesci e il krill (1).

La balena megattera usa diverse tecniche di pesca:

  • quando il cibo è abbondante e vede un banco in superficie si avvicina dal basso o lateralmente con la bocca aperta ingerendo acqua e pesce: l'acqua viene espulsa attraverso i fanoni mentre il pesce viene inghiottito aiutandosi con la lingua;
  • tecnica della schiuma: le balene megattere nuotano in superficie in cerchio colpendo l'acqua non le pinne creando quindi della schiuma che spaventa i pesci che conseguentemente si riuniscono in superficie; a quel punto le balene megattere velocemente si immergono per riemergere a bocca aperta tra i pesci;
  • la tecnica delle bolle: due balene megattere vedono a esempio un banco di acciughe; risalgono dal fondo del mare verso la superficie con un movimento a spirale provocando numerose bolle d'aria che risalendo in superficie, circondano le acciughe. Queste spaventate si raggruppano in superficie e a quel punto le balene megattere si dirigono verso il banco non la bocca spalancata (vedi video sotto).

Queste sono solo alcune delle tecniche adottate e non sono da considerare in senso stretto vale a dire che spesso vengono combinate tra loro a seconda delle situazioni e delle necessità.

RIPRODUZIONE E CRESCITA DEI PICCOLI

L'accoppiamento della balena megattera avviene nelle acque calde tropicali così come la nascita dei piccoli.

Un aspetto importante è il corteggiamento. E' stato osservato che un maschio intona una sorta di canzone che si sente anche a diversi chilometri di distanza. Non è certo se questo canto serva ad attirare la femmina, è stato solo notato che quando la femmina si avvicina, il maschio smette di cantare.

Non sono rare le lotte tra maschi per una femmina: i due maschi si affrontano a testate e sbattono violentemente le pinne.

La gestazione di una balena megattera dura circa un anno al termine della quale nasce un solo piccolo lungo 4-5 m che viene allattato dalla madre ininterrottamente per circa 5-6 mesi succhiando circa 550 l di latte al giorno. Dopo tale periodo viene svezzato ma continua a restare con la madre ancora per circa un anno. I maschi non partecipano in alcun modo all'allevamento dei piccoli.

La maturità sessuale viene raggiunta intorno ai 4-5 anni e in genere la femmina entra in estro ogni due-tre anni.

STATO DELLA POPOLAZIONE

La balena megattera è classificata nella tra gli animali a basso rischio di estinzione LEAST CONCERN (LC) in quanto le recenti stime hanno valutato un numero di esemplari pari a 60.000 individui, al di sopra quindi dei criteri necessari per classificarla anche come vulnerabile.

La balena megattera è stata protetta dalla caccia commerciale nel Nord Atlantico dalla IWC (International Whaling Commission - Commissione internazionale per la caccia alle balene) dal 1955, nel Sud del mondo dal 1963 e nel Pacifico del Nord dal 1966. Le ultime catture a scopi commerciali risalgono al 1968. Pur essendo una specie che è stata pesantemente cacciata (per ricavarne olio per l'illuminazione o come lubrificante, carne e ossa per ricavarne fertilizzante) oggi la sua popolazione è in netta ripresa. Godono anche di protezioni supplementari, essendo stati istituiti diversi santuari in alcuni paesi del mondo.

La specie è elencate nell' (Convenzione sul commercio internazionale di specie di fauna e flora minacciate d'estinzione, nota semplicemente come "Convenzione di Washington" che comprende le specie minacciate di estinzione e il commercio di esemplari di tali specie è consentito solo in casi eccezionali) e nell' (Convenzione sulla conservazione delle specie migratrici della fauna selvatica, nota anche come Convenzione di Bonn, che elenca le specie migratrici che sono state classificate in pericolo di estinzione in tutto o in una parte significativa del loro aerale e nei confronti delle quali gli Stati devono adoperarsi per tutelare la conservazione o il ripristino degli habitat in cui vivono, attenuando anche gli ostacoli alla loro migrazione).

Oggi solo pochi esemplari sono cacciati nel mondo. Il Giappone, il più grande cacciatore di balene, per il 2009 ha sospeso la caccia alla balena megattera.

Un'altra grande minaccia alla balena megattera è rappresentata dalle attività in corso lungo le coste del Brasile, Gabon, Angola, Mozambico e Madagascar dove si stanno svolgendo una serie di programmi petroliferi e per l'estrazione del gas in mare aperto, con impatti potenzialmente negativi su tutto l'ecosistema.

Spesso la balena megattera viene ferita dalle navi o dalle barche così come viene catturata accidentalmente con le reti da pesca.

CURIOSITÀ

Il nome megaptera deriva dal greco mega «grande» e pteron «ali» per via delle pinne pettorali che sembrano delle ali in quanto molto lunghe (quasi un terzo della lunghezza del corpo), le più lunghe fra tutti i cetacei.

SUONI EMESSI

Per sentire i versi emessi da questo animale, vai all'articolo:.

Note

  1. E' una grande concentrazione (fino a decine di migliaia per metro cubo d'acqua) di piccoli crostacei marini simili ai gamberetti (appartengono all'ordine degli Euphausiacea) che si ritrovano nel periodo primaverile - estivo nei mari glaciali e che costituiscono la base alimentare di diverse specie di balena. Il krill viene anche sfruttato come risorsa alimentare in alcuni paesi, come la Russia e il Giappone che lo pescano attivamente sottraendo purtroppo un cibo prezioso alla sopravvivenza di molte balene e per questo molte organizzazioni ed enti internazionali stanno cercando di regolamentare questa pesca in tutto il mondo.
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