Perchè realizzare un prato in giardino
Avere un prato in giardino ha diversi vantaggi, sia estetici che funzionali. Vediamo perchè realizzarlo e quali sono le specie da utilizzare.

PERCHÈ REALIZZARE UN PRATO IN GIARDINO
La funzione dei prati o tappeti erbosi in giardino lo possiamo paragonare ai tappeti o alle tende delle nostre case: i mobili più belli, i soprammobili più raffinati non sono valorizzati se non si trovano in un insieme piacevole. Allo stesso modo un prato serve da sfondo agli alberi, alle costruzioni e alle macchie dei fiori. Anche se hai un giardino roccioso, un prato è una piccola chiazza irregolare ma ben curata, che farà risaltare il colore delle piante e delle pietre in modo molto gradevole.
In ogni caso un prato ben curato aumenta il valore della proprietà in quanto un prato ben tenuto rende il giardino più bello e ordinato aumentando l’attrattiva della casa.
Un prato inoltre riduce l’erosione del suolo, soprattutto in aree con pendenza, limitando la formazione di polvere e fango. Inoltre favorisce l’infiltrazione dell’acqua piovana, riducendo il rischio di allagamenti.
Un prato mantiene il terreno più fresco, riducendo l’effetto “isola di calore” rispetto a superfici dure come cemento o pietra.
Inoltre considera anche che un prato favorisce la biodiversità attirando insetti utili come api e farfalle e può ospitare microfauna benefica per l’ecosistema del giardino.
DI QUANTE SPECIE VEGETALI DEVE ESSERE REALIZZATO UN PRATO?
Un prato è molto più bello se realizzato con una sola specie. In questo modo, gli alberi, i fiori, gli arbusti e tutti i fiori spiccheranno in modo molto più appartiscente in quanto non saranno disturbati da un miscuglio verde. Questo criterio è ben conosciuto dagli inglesi che lo adottano da sempre e che rende i loro prati molto belli alla vista.
Normalmente le specie più usate in assoluto per fare un prato sono le graminacee, questo grazie alla loro durata abbastanza lunga, oltre che alla loro resistenza alle malattie e alle avversità in genere. La loro particolarità sta nel fatto che hanno la capacità di emettere continuamente alla loro base dei nuovi rigetti. Più si comprime o si calpesta il prato e più lo si taglia, più si favorisce la comparsa di nuovi germogli grazie a un fenomeno chiamato accestimento o più semplicemente ricaccio. Questo aspetto crea la bellezza del prato il quale deve essere rullato e tosato frequentemente. Più emette giovani rigetti, più è necessario aumentare l'apporto di acqua e concime.
In ogni caso, il tipo di erba che si usa dipende dal tipo di prato che si vuole realizzare e dalla sua destinazione. Vediamo a seguire queste caratteristiche.
I DIVERSI TIPI DI PRATO
Uno dei criteri più seguiti per realizzare un prato è in base all'uso che ne devi fare. Avremo pertanto:
Un prato da gioco o calpestabile, ideale per giardini domestici e aree sportive, cioè zone che devono resistere al calpestio e dove l'aspetto esteriore non è una priorità. Le sue caratteristiche sono l'alta resistenza al calpestio e all'usura; una crescita veloce e rigenerante dopo il danno; un tappeto erboso denso e uniforme, morbido ma robusto e di facile manutenzione che richiede tagli regolari e irrigazione moderata.
In genere questo prato è composto da 3-5 specie di graminacee selezionate che garantiscono durata ed elasticità, abbiamo: Lolium perenne (loietto perenne) a crescita rapida, forma un tappeto denso e resiste bene al calpestio; la Poa pratensis (poa dei prati) che rigenera il prato dopo danni e calpestio intenso; la Festuca arundinacea, molto resistente alla siccità e al calore; il Cynodon dactylon, ottima per climi caldi e resiste all'usura e alla siccità.
Un prato rustico o naturale caratterizzato da una bassa manutenzione e resistente alla siccità. E' perfetto per giardini campestri, aree verdi poco curate o terreni difficili essendo robusto ed economico. E' un prato che richiede poca acqua e tagli poco frequenti.
In genere è formato da 5-10 specie tra graminacee (Festuca arundinacea, Lolium perenne, Poa pratensis, Dichondra repens) e altre erbe rustiche (margherita, trifoglio, tarassaco, Dichondra, Festuca, Poa, Cynodon).
Un prato fiorito o biodiverso per chi vuole realizzare un prato sostenibile per gli insetti impollinatori. Le sue caratteristiche sono un aspetto naturale e colorato, con fioriture stagionali; una bassa manutenzione (meno tagli e meno irrigazione); ottimo per terreni poveri e a climi variabili. Oltre ciò questo tipo di prato migliora la qualità del suolo e riduce l’erosione.
Le specie che si usano per realizzare questo prato sono, oltre le graminacee (Festuca rubra, Poa pratensis e Lolium perenne) le leguminose e i fiori selvatici (margherite, papaveri, achillea, trifoglio bianco,tarassaco, fiordaliso).
Un prato di lusso, elegante di un bel verde tenero che richiede molte cure e deve essere seguito con attenzione e regolarità.
In genere è composto da graminacee fini e pregiate, selezionate per la loro estetica e morbidezza quali Agrostis stolonifera (perfetta per un tappeto uniforme); Poa pratensis (resistente e dal colore verde brillante); Festuca rubra (dalle foglie sottili e morbide al tatto); Lolium perenne (pianta che germoglia rapidamente e rende il prato più resistente). Di solito, si usano 2-4 specie combinate per ottenere un tappeto erboso perfetto.
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