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Non sai come prenderti cura del tuo prato? Ecco 8 consigli utili

Godersi il prato ben curato di casa

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Se il tuo desiderio è avere un prato verde e rigoglioso e pensi che sia un impegno troppo gravoso o che non ne sei capace, è probabile che non stai seguendo i giusti passi per la sua realizzazione e manutenzione. La verità è che per ottenere un prato folto e verde occorrono una combinazione di pratiche di manutenzione che non sono troppo complesse, come la maggior parte delle persone crede, occorre solo un po' di attenzione e pensare che un prato è un ecosistema vivo, unico, e come tale va trattato.

La chiave è di valutare le diverse situazioni che si creano e muoversi di conseguenza mettendo in atto delle semplici pratiche di manutenzione durante la stagione di crescita delle piante: falciare, concimare, irrigare, controllare le erbacce... sono alcune delle buone pratiche da seguire. Vediamo allora i diversi passi che ti consiglio di adottare per avere un prato sano e rigoglioso.

TAGLIARE L'ERBA IN MODO CORRETTO

Falciare regolarmente un prato significa stimolare la crescita costante delle piante ed è anche il lavoro che crea un prato piuttosto che un pascolo o una prateria.

Una falciatura corretta è essenziale per creare un prato di buona qualità perché incoraggia la crescita di una vegetazione sana e permette alla luce del sole di penetrare nella giusta quantità tra le piante e nel terreno. Inoltre una falciatura frequente fornisce il controllo di molte erbacce che diversamente potrebbero trovare un'apertura nella chioma del prato.

I fattori importanti da considerare per una buona falciatura sono: l'altezza di falciatura; la frequenza di falciatura; il tipo di attrezzo usato per realizzarla normalmente un tagliaerba a spinta o a motore.

Tagliare troppo basso pensando di evitare poi un'altra tosatura a breve è sbagliato. L'erba quando è troppo bassa rischia di essere bruciata dal sole, la terra si asciuga molto rapidamente e il prato si deteriora. Sono anche da evitare i tagli troppo distanziati nel tempo quando l'erba è molto alta in quanto gli steli si saranno induriti e ingialliti alla base e una volta fatto il taglio, l'aspetto sarà tutt'altro che gradevole. La regola universale da seguire è: non asportare mai più di 1/3 o al massimo la metà dell'altezza esistente: quella ottimale è tra 3,5 e 5 cm.

Importante inoltre è tagliare poco e spesso. In generale bisogna intervenire quando la vegetazione è cresciuta del 50% rispetto all'altezza ottimale (se quindi l'altezza ottimale è di 5 cm, occorre tagliare quando l'erba è alta 7/8 cm).

Il primo momento in cui è importante fare questa operazione e all'uscita dall'inverno. Lo sfalcio va fatto con gradualità, vale a dire tagliando un maniera progressiva, una volta alla settimana. Questo permette all'erba di mantenersi forte e di crescere sana. Durante l'estate può essere sufficiente una volta ogni due settimane e non va tagliata eccessivamente bassa in quanto questo scoprirebbe troppo il terreno e potrebbe danneggiarlo oltre che necessitare di maggiori irrigazioni.

Il taglio va effettuato quando l'erba è asciutta. Tagliarla quando è bagnata si rischia di estirparla.

Casa con prato ben curato

USARE IL DECESPUGLIATORE PER TUTTI I LAVORI DI PULIZIA E RIFINITURA DEL PRATO

Usare il decespugliatore in giardino, ti consente di fare tutta una serie di interventi per i quali sarebbero necessari tanti altri attrezzi. Infatti se hai degli spazi "dimenticati" o se all'ingresso della tua casa cresce una selva inesplorata, se hai dei rovi da tagliare o arbusti troppo cresciuti o semplicemente vuoi rifinire il prato, il decespugliatore ti semplifica la vita.

Infatti il decespugliatore assolve a tante funzioni nel tuo giardino, alleggerendo il lavoro: puoi pulire un canneto o sotto un boschetto dimenticato in un angolo; puoi rifinire il prato, sia su piccole che su grandi superfici pianeggianti ma anche sconnesse; puoi potare gli alberi senza ricorrere ad altra attrezzatura; puoi tagliare direttamente delle siepi a piccolo fusto.

Uso del decespugliatore

Li puoi trovare sia con il motore a scoppio che elettrici, facili da gestire, leggeri, maneggevoli e a potenza differenziata a seconda dell'utilizzo che devi farne. L’aspetto interessante è che si prestano a fare diversi lavori con un unico apparecchio dato che con gli accessori opportuni puoi trasformare il decespugliatore in:

  • tagliasiepe, per modellare le tue siepi usando semplicemente un'asta lunga del decespugliatore multifunzione, dotata di doppia lama che taglia senza problemi l'eccesso di vegetazione arrivando anche in profondità;
  • potatore, che taglia rami anche importanti e posti a una certa altezza;
  • soffiatore, fondamentale questo accessorio in quanto soffia via le foglie e altri residui di vegetazione che cadono sul prato, accumulandole in questo modo in un unico punto rendendo poi più facile il loro smaltimento.

Per uso personale ho il decespugliatore elettrico Efco che per il mio giardino, di circa 250 mq, mi risolve tutti i problemi di manutenzione del prato facendomi risparmiare tempo e denaro in quanto riesco ad avere tutto in un unico prodotto. Questo apparecchio lo puoi trovare cliccando qui.

Uso del decespugliatore

ARIEGGIARE IL PRATO

Arieggiare il prato è una pratica fondamentale per rompere la crosta che si forma sul terreno dovuta al calpestio costante e anche alla pioggia battente. L'operazione aiuta a migliorare il drenaggio e consente all'aria, all'acqua e alle sostanze nutritive di raggiungere più facilmente le radici dell'erba.

Questa operazione si può realizzare con i rastrelli a lame verticali oppure con dei forconi o con semplici tavole chiodate fissate sotto le scarpe fino all'apposito arieggiatore a motore che provvisto di un rullo con delle punte metalliche si muove sull’erba, penetra nel terreno e rompe la crosta. Per il giardino di casa ti consiglio anche il carotatore, che si schiaccia con un piede nel terreno e in questo modo le fustelle sfilano delle carotine di terra di circa 1,5 cm. I buchi formati sarebbe bene riempirli successivamente di sabbia mista a terriccio fertile in modo da prolungare l'effetto arieggiamento e drenaggio.

Questa operazione in genere si realizza a fine inverno e a fine estate, in modo da preparare il prato sia alla nuova crescita che al riposo invernale.

RISEMINARE LE PARTI DIRADATE

Le parti di prato che si sono diradate vanno riseminate per mantenerlo con una buona densità e non permettendo alle erbacce di prenderne possesso. Per fare questa operazione bisogna prima ripulire per bene la zona diradata arieggiando il terreno, eliminando tutte le erbacce, lavorando il terreno con del compost e alla fine integrando il prato con nuovi semi della stessa tipologia del prato.

Il periodo migliore per fare la risemina è, nei nostri climi, tra fine marzo e inizio aprile (quando sono scongiurate le gelate tardive), con temperature del suolo superiori ai 10 -15°C.

La risemina si completa poi con una leggera rullatura e una buona irrigazione tenendo sempre umida la zona di semina fino ad avvenuta germinazione.

ANNAFFIARE IL PRATO

Va da se l'importanza di annaffiare regolarmente il prato, soprattutto durante la stagione calda. Ora, se ami muoverti con una pompa e ti piace farlo manualmente bene, altrimenti affidati a un buon impianto di irrigazione, costruito su misura per le dimensioni ed esigenze del tuo giardino.

Quanta acqua deve ricevere il tuo prato? Non si può dare un'unica formula magica perchè le variabili sono veramente tante in quanto dipende principalmente dal tipo di erba con la quale hai realizzato il tuo prato, dal tipo di terreno, dalla sua esposizione e da dove vivi. Infatti:

  • se hai piantato per esempio un tappeto erboso che sviluppa radici profonde, allora la frequenza delle annaffiature, sarà notevolmente inferiore rispetto a un prato realizzato con erbe a radici superficiali;
  • se hai un terreno che assorbe in maniera differenziata l'acqua allora le annaffiature saranno differenziate:
    • in un terreno sabbioso annaffierai con maggiore frequenza ma più velocemente in quanto il terreno assorbe più rapidamente l'acqua;
    • in un terreno argilloso, l'acqua penetra molto lentamente ma rimane più a lungo quindi annaffierai più a lungo ma con meno frequenza;
    • in un terreno limoso, l'acqua viene assorbita bene ma ha problemi ad allontanarsi e ristagna a lungo.

In ogni caso, come regola generale, consiglio di annaffiare non troppo spesso ma per un tempo discreto. Questo perchè in questo modo diamo una buona quantità d'acqua che penetra in profondità e così costringiamo le radici delle piante ad andare in profondità nel terreno a cercarla e questo le aiuta ad avere una maggiore riserva di acqua a disposizione durante la stagione calda.

Il consiglio base: annaffiare la mattina presto e quando non c'è vento. In questo modo riduci di molto l'evaporazione dell'acqua di annaffiatura e ne risparmi tanta.

Ora, date queste indicazioni, decidi tu se è più conveniente per te avere un impianto di irrigazione (che sicuramente non è economico ma che è molto più efficiente e ti farà risparmiare tempo e anche denaro in quanto doserai meglio l'acqua) o se preferisci lavorare di pompa.

Annaffiatoio

FERTILIZZARE IL PRATO

Un uso regolare di fertilizzanti (sostanza organica, compost, fertilizzanti naturali ecc.) migliora il terreno e lo rende più accogliente per le piante del tappeto erboso consentendo di avere un prato di un buon colore, densità e vigore e resistente agli attacchi dei parassiti e delle infestanti. Infatti i prati non fertilizzati si riconoscono perchè tendono a essere sottili, stressati e di colore verde chiaro. Spesso hanno muschio ed erbacce mescolate a graminacee.

Un primo consiglio è quello di lasciare nel terreno l'erba falciata molto piccola. Questa rappresenta una buona fonte di azoto e di sostanza organica che si degrada rapidamente nel terreno a tutto vantaggio del prato.

Dopo questo è opportuno anche somministrare dei concimi più importanti parlando però sempre di fertilizzazioni naturali. In commercio ne trovi di tanti tipi, opta per un concime complesso formato dai tre macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), dove l'azoto deve essere in maggiore quantità in quanto è il responsabile della crescita delle piante, ma che siano presenti anche i microelementi soprattutto il ferro (Fe) che consente alle radici di assorbire meglio tutte le sostanze nutritive che gli saranno fornite. Ma devono essere presenti anche il magnesio (Mg), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo) tutti importanti per una corretta crescita delle piante.

Se hai una compostiera e realizzi da te il tuo concime con gli scarti del prato e dei tuoi pasti, il compost sarà perfetto sia per mantenere un terreno sano e morbido che per nutrire le piante.

Il mio consiglio è fare più concimazioni nell'arco dell'anno ma con dosi non troppo elevate in modo da avere una maggiore frequenza. La prima concimazione falla all'inizio della primavera, usando un concime a maggiore base azotata per favorire la ripresa vegetativa del prato e optando per un concime a rilascio controllato, in modo da avere una durata maggiore e controllata nel tempo. La seconda concimazione è opportuno farla all'inizio dell'estate (usare un concime con un titolo più alto in potassio che irrobustisce le piante e garantisce una maggior protezione contro gli attacchi fungini) che assicura alla pianta i nutrienti necessari per essere in perfette condizioni in modo da supportare il periodo estivo. Una terza concimazione a fine settembre per affrontare l'inverno in buona forza.

In tutte le concimazioni tieni conto che il prato, nel periodo caldo, deve essere regolarmente irrigato perchè il fertilizzante senza una quantità adeguata di acqua può bruciare l’erba.

ELIMINARE LE ERBACCE

Si sa, ogni prato ha purtroppo le sue erbacce. Per cercare di prevenire questo problema la prima cosa da fare è garantire una copertura erbosa compatta e sana in modo che sia prevaricante rispetto alle erbacce. Dopo di che, le erbe indesiderate vanno tolte manualmente (in commercio si trovano appositi estirpatori di erbacce). Tuttavia, alle volte non si riesce a estirparle tutte e allora occorre ricorrere agli erbicidi naturali. Tra le infestanti più frequenti abbiamo il tarassaco che purtroppo ha una radice fittonante molto dura da sradicare e bisogna fare attenzione a toglierla tutta; le margheritine che vengono via facilmente; il trifoglio bianco che si propaga con le sue radici in maniera importante.

RIMUOVERE L'ERBA MORTA E IL MUSCHIO

L'erba morta, le radici e l'altro materiale organico che si accumula nel tempo sul prato e che se diventa troppo spesso, può impedire il flusso dell’acqua, dell'aria e delle sostanze nutritive ad arrivare alle radici delle piante, devono essere eliminati con tempestività. Per fare questa operazione puoi usare un semplice rastrello.

Anche il muschio può diventare un problema, specialmente per quei prati che hanno delle zone che restano costantemente all'ombra con un terreno argilloso, quindi poco drenate. E' importante rimuoverlo velocemente in quanto diversamente si espanderà a macchia d'olio soffocando tutto ciò che incontra sul suo cammino. Possiamo toglierlo manualmente oppure dando dei prodotti anti-muschio, tipo solfato di ferro (ma in commercio trovi tante possibilità anche abbinate al concime). Nell’arco di poco tempo si secca e può essere poi tolto con un rastrello.

Bibliografia consultata

  • The Royal Horticultural Society, Il giardinaggio, vol. i, ii, iii, Utet-Garzanti, Torino-Milano 1998
  • H. Nonn Il prato. Cura e manutenzione, Airone Editrice Roma, 2006
  • L. Lombroso e S. Pareschi, Prato. Progetto, impianto e manutenzione, Demetra, 2018
  • M. Vietti, Prati ornamentali. Progettazione, realizzazione e manutenzione dei tappeti erbosi, Edagricole, 2010

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