Una guida per imparare a riconoscere e scegliere le uova per sapere cosa stiamo comprando e quindi cosa andremo a mangiare. I nostri consigli per saper leggere il codice delle uova.
Quando ci avviciniamo al banco del supermercato troviamo scaffali pieni di uova di tante marche e con le scritte più diverse: ci si perde nel capire quali prendere. Spesso facciamo riferimento solo al prezzo, ma così non dobbiamo fare perchè le uova, pregiati alimenti dalle sorprendenti proprietà nutrizionali, potrebbero riservarci brutte sorprese.
Pr capire se quello che stiamo comprando è un prodotto valido oppure no, dobbiamo imparare a leggere il codice stampato sul guscio dell'uovo e quello che c'è scritto nella confezione.
Dal 2004 sul guscio di ciascun uovo, in base a una diretta europea, deve essere presente un codice alfanumerico di 11 lettere/numeri che indica l’origine del prodotto. Il codice potrebbe sembrare difficile da capire, in realtà è molto semplice ed è importante conoscerlo perchè è l'unico modo che abbiamo per sapere cosa stiamo comprando. Vediamo pertanto come si legge il codice delle uova.
1. Prima cifra: Tipo di allevamento
Il primo numero che troviamo stampato varia da 0 a 3. Vediamo cosa significano:
Anche all'esterno della confezione dovrà essere riportata la dicitura che specifica il tipo di allevamento: “uova da agricoltura biologica”, “uova da allevamento all’aperto”, “uova da allevamento a terra” oppure “uova da allevamento in gabbia”.
2. Successive due lettere: nazione di provenienza
Le due lettere che seguono indicano il paese di origine delle uova: IT per l'Italia.
3. Altre tre cifre: comune di provenienza
I tre numeri che seguono indicano il codice Istat del comune di provenienza delle uova Nel nostro uovo 092 è Cagliari.
4. Successive due lettere: provincia di provenienza
Le due lettere successive indicano il comune di provenienza (nel nostro esempio CA è Cagliari)
5. Ultime tre cifre: azienda agricola da dove le uova provengono
Questo codice identifica l'azienda presso la quale le uova sono state prodotte ed è un codice assegnato dalle Asl locali per poter risalire all’azienda agricola di allevamento.
La legislazione europea ha definito tre criteri per definire la freschezza e quindi le caratteristiche nutrizionali delle uova:
Categoria A extra: sono le uova freschissime che non sono state trattate o refrigerate e commercializzabili fino al settimo giorno dall'imballaggio o nono giorno dalla deposizione. Passato questo periodo devono essere venduta come uova di categoria A.
Categoria A: sono uova fresche, anche loro non trattate e non refrigerate, e il termine di conservazione riportato in etichetta è di 28 giorni dalla data di deposizione.
Categoria B: sono le uova di seconda qualità non vendibili al consumatore finale ma solo alle imprese industriali alimentari per essere usate per la lavorazione di prodotti alimentari oppure all’industria non alimentare.
Nella confezione delle uova troviamo le seguenti lettere che indicano:
Deve inoltre essere indicata in maniera chiara la data di scadenza.
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Marina Cossu