Orchidee di terra
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica
- Descrizione della pianta
- Tecnica colturale
- L'orchidea nel linguaggio dei fiori e delle piante
- Principali specie
- Le orchidee di terra
- Bibligrafia consultata
LE ESPERIENZE E LE TESTIMONIANZE DI DARIO TOFFOLON CON LE SUE ORCHIDEE DI TERRA
Inseriamo questa testimonianza per mettere in evidenza la passione, la dedizione, l'abilità, la pazienza ma soprattutto l'amore che Dario ha nei confronti di queste creature a dimostrazione che l'amore non ha sesso, non ha forma, non ha colore. (n.d.r.)
le orchidee di terra amano climi FREDDI e montani, suolo acido e umido (meglio ancora se limoso e semipalustre). crescono e fioriscono in primavera. prolungando lo sviluppo dell'apparato vegetativo, a seconda delle specie, per 2 mesi o fino alla fine dell'estate.
amano l'ombra o il sole filtrato, non sopportano assolutamente l'acqua calcarea e tantomeno ricca di nitrati (come sono le acque degli acquedotti cittadini), amano infatti concimazioni blande e assolutamente occasionali. io preparo un terriccio di aghi di pino (che favoriscono il drenaggio), torba e sfagno e terriccio di foglie di faggio.
evitare di piantare in vicinanza di castagni il cui tannino rilasciato dai rami in decomposizione al suolo spesso non fa crescere neppure l'erba!
la sola decomposizione delle foglie e fiori di altre piante è più che sufficiente a fertilizzare il loro suolo. nessun concime organico (animale) è ben tollerato, quindi è possibile aggiungere pochissimo letame sfarinato maturo solo in fase di preparazione del terreno (che può esser migliorato anche dalla presenza di frammenti di lava vulcanica, a ph tendenzialmente acido, facilmente reperibile nei negozi specializzati di piante e acquari), prima dell'impianto delle orchidee (generalmente l'estate precedente l'impianto autunnale, prima delle copiose piogge di fine estate che dilavano via l'eccesso di azoto facilmente solubile nell'acqua piovana e che viene presto assimilato da tutte le altre piante).
la maggioranza delle orchidee di terra alpine e appenniniche sono in via d'estinzione o comunque ad alto rischio, in Italia e in parte anche in Europa.questo a causa della raccolta indiscriminata che si è fatta negli anni e per le riduzione dei loro habitat naturali, "bonificati" o sottoposti a pascoli intensivi (i cui abbondanti prodotti fecali rilasciati al suolo lo arricchiscono eccessivamente rendendolo di fatto non adatto alla crescita delle orchidee).
molte sono le cultivar e gli ibridi, talvolta di dimensioni maggiori rispetto alle specie, tutte minuscole adatte soprattutto per chi ama fotografare i fiori, dove, ingrandite, mostrano tutto il loro incredibile splendore.
ecco qualche foto
Foglie di dactylorhiza maculata
tutte le mie orchidee sono state acquistate da allevatori (soprattutto in Inghilterra: radici di un anno di età che hanno impiegato diversi anni per giungere alla prima fioritura). nessuna fra loro è stata sottratta alla natura. il mio desiderio, visto che le dactylorhiza hanno prodotto migliaia di minuscoli semi che ho lasciato disperdere dal vento, è di poter riinserire in questo angolo delle alpi, in prossimità del lago d'Orta, a quasi 800 metri d'altitudine, queste magnifiche orchidee, rinselvatichendole.
per questa primavera mi aspetto (finalmente) la fioritura di queste orchidee coltivate in piena terra:
- pleione shantung
- epidendrum ibaguense
- epidendrum hirsutum
- bletilla striata
- bletilla striata alba
- epipactis palustris
- aplectrum hyemale
- spiranthes cernua odorata
- serapias lingua
- epipactis gigantea
- calopogen tuberosus
- epipactis sabine
- ophrys orchid
- cypripedium parviflorum
e in vaso:
- spathoglottis affinis de vriese
- spathoglottis eburnea
- calanthe ruben
se, avendo raggiunto finalmente l'età, le fioriture arriveranno, non mancherò di fotografarle e inviarle!
Se desideri chiedere chiarimenti a Dario Toffolon, puoi scrivere alla nostra redazione scrivi@elicriso.it