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RECENSIONE LIBRI
Recensione del libro

Oro blu
di Maria Clotilde Giuliani-Balestrino, Marco Prunotto, Pietro Maifredi, Paolo Biassoni, Giusto Benedetti, Giorgio Temporelli, Nicoletta Cassinelli, Bruno Seriolo
Recensione libro Oro blu di Maria Clotilde, Giuliani-Balestrino, Marco Prunotto, Pietro Maifredi, Paolo Biassoni, Giusto Benedetti,  Giorgio Temporelli, Nicoletta Cassinelli, Bruno Seriolo
Titolo
: Oro blu
Autore: Maria Clotilde Giuliani-Balestrino, Marco Prunotto, Pietro Maifredi, Paolo Biassoni, Giusto Benedetti, Giorgio Temporelli, Nicoletta Cassinelli, Bruno Seriolo
Editore
: Erga Edizioni
Collana:
Quaderni dei Mercoledì Scienza degli amici dell'acquario di Genova
Data di pubblicazione
: luglio 2009
Numero pagine:
224
Costo:
14,00 euro
Tipo di carta usata:
carta ecologica freelife

Oro blu della collana Quaderni dei Mercoledì Scienza degli amici dell'acquario di Genova riporta, come tutti i libri della medesima collana, gli interventi dei relativi autori, svolti durante i periodici incontri presso l'acquario di Genova.

In questo libro si parla mirabilmente dell'acqua (oro blu, appunto), sotto le sue molteplici sfaccettature: il mare come costruttore e architetto di tutto ciò che ci circonda; l'acqua con la sua storia millenaria; il ciclo dell'acqua; la disponibilità e l'accesso all'acqua; i pericoli che corrono i grandi fiumi del mondo; la storia dell'acqua a Genova e per finire sono illustrate alcune caratteristiche dell'acqua per la salute.

libro, Oro blu, di Maria Clotilde, Giuliani-Balestrino, Marco Prunotto, Pietro Maifredi, Paolo Biassoni, Giusto Benedetti,  Giorgio Temporelli, Nicoletta Cassinelli, Bruno Seriolo

Devo dire che nella lettura del libro, sono rimasta piacevolmente sorpresa per la scorrevolezza del linguaggio e per la bravura dei rispettivi autori nel rendere semplici, concetti spesso molto complessi per un argomento tanto importante per la vita sulla terra. Un esperto della materia può trovare spunti interessanti mentre un neofita, impara a conoscere l'argomento in maniera piacevole e affatto noiosa.

Già il primo capitolo: «L'acqua: il più grande architetto del paesaggio» fa comprendere la bellezza del libro. L'autore infatti, senza troppi giri di parola individua e illustra i diversi tipi di paesaggi creati dall'acqua: si passa dalle architetture legate al mare a quelle create dall'acqua trasformata in ghiaccio a quelli legati ai fenomeni del vulcanesimo, ai paesaggi creati dai fiumi. Si illustra quindi il paesaggio forgiato dalle cascate, dai deserti, a quelli creati dall'erosione selettiva, a quelli che l'autore definisce paesaggi effimeri che sono quelli creati dai geyser.

Nel secondo capitolo: «H2O storia naturale di una molecola» si prende in considerazione questa piccola molecola grazie alla quale esiste la vita e senza la quale nulla sarebbe possibile sul nostro pianeta. L'autore esordisce con un buffo paragone: «La molecola di acqua è piccolissima. Un cucchiaino da caffé ne contiene tante quante sono le stelle nell'Universo» e prosegue spiegandoci come si è arrivati alla scoperta della sua molecola e descrivendone le sue peculiarità.

Nel terzo capitolo: «Il ciclo dell'acqua ieri e oggi» l'autore ci spiega se l'acqua è un bene in via di estinzione oppure no. Ognuno dice la sua (sull'argomento, ndr) con una tale convinzione, presunzione e, lasciatemi dire, spesso senza sapere di cosa parla, confondendo sociologia, politica, fisica e scienze naturali in una miscela micidiale alla quale un malcapitato non "del mestiere" difficilmente sopravvive. Dapprima l'autore ci parla dell'origine dell'acqua, quindi della distribuzione dell'acqua sulla terra, il suo ciclo e di come l'uomo sia intervenuto per modificarlo e conclude, questo avvincente racconto che quasi lascia con il fiato sospeso, insegnandoci una verità che tutti noi dovremo fare nostra: «Quello che ci manca pertanto non è assolutamente l'acqua - e non rischiamo nemmeno che ci manchi - ma è una cultura dell'acqua. Ai giovani e ai meno giovani il compito di diffonderla, perchè solo se tutti raggiungiamo di nuovo la saggezza dei nostri antenati che avevano il massimo rispetto e la massima cura di questa risorsa (pensate agli acquedotti, alle cisterne, alle leggi dell'antichità), potremo sopravvivere senza gravi problemi».

Il quarto capitolo tratta il non facile argomento relativo alle «Disponibilità e accesso all'acqua». Sono numerosissimi gli argomenti trattati per cercare di farci comprendere le infinite risorse e disponibilità dell'acqua, dolce e salata e di come venga usata. «La quantità di acqua dolce (...) è una frazione assai piccola rispetto all'acqua salata presente nei mari e a quella non fruibile presente nei ghiacciai polari. (...) Studi fatti da autorevoli istituzioni scientifiche (...) hanno stimato con sufficiente approssimazione che l'acqua totale sul nostro pianeta è pari a 1.351 milioni Km3». Dove si afferma che solo il 2,53% è acqua dolce. L'autore passa quindi a illustrare come questa piccola ma importantissima frazione di acqua sia suddivisa sul pianeta e come viene sfruttata. Ci racconta in modo quasi avvincente quale è disponibile e quale no, come aumenta e come diminuisce. Vengono messi in rilievo i diversi usi e abusi: dall'uso umano ma principalmente industriale e agricolo con tutti i danni che questo porta all'ecosistema e delle possibili soluzioni per una convivenza pacifica tra acqua e uomo.

Molto particolare è il quinto capitolo: «Grandi fiumi in pericolo. L'esempio del Nilo» dove l'autore ci racconta la storia di questo grande fiume percorrendola per noi in stile thriller, dall'antichità per arrivare ai grandi progetti di oggi. L'autore dapprima fa un breve excursus della storia dell'uomo, della rivoluzione agricola iniziata nella cosiddetta "mezzaluna fertile" nel 9-10.000 a.C. "che segnò il passaggio dall'homo sapiens da una vita basata sulla caccia e sulla raccolta a una vita basata sull'agricoltura e sull'allevamento degli animali domestici". Ci racconta la filosofia dei primi agricoltori, l'arrivo alla civiltà Sumera, agli Accadi e alla nascita della scrittura, dell'astronomia... e come la civiltà iniziò a svilupparsi tra due grandi fiumi il Tigri e l'Eufrate. Da qui l'autore passa quindi al Nilo, racconta la storia del grande fiume, la ricerca delle sue sorgenti, di come era divinizzato presso gli antichi egizi e di come oggi, grazie alle numerose dighe costruite lungo il suo percorso, sia un fiume dai mille problemi che ha perso la sua identità, le sue caratteristiche di fiume della vita per le popolazioni locali e del "Progetto Toshka", una paurosa opera di canalizzazione che porterebbe ad avere un corso parallelo del Nilo.... tutto da leggere.

Il sesto capitolo racconta: «La storia dell'acqua a Genova». L'autore, in considerazione del fatto che: «l'acqua di Genova ha storia antica» ripercorre per noi come, nel corso dei secoli, l'uomo si sia ingegnato, a partire dal periodo romano, per approvvigionare l'acqua alla città. Si parte dal primo acquedotto romano per passare all'acquedotto storico, all'acquedotto Nicolay a quello De Ferrari Galliera alla società AMGA, alle più recenti società quali la Mediterranea delle Acque e il gruppo Iride. Per ciascuno vengono fornite ampie dissertazioni su come hanno operato e operano.

Nell'ultimo capitolo: «Le acque non sono tutte uguali per la salute» si parla del calcio, l'elemento chimico Ca e della sua importanza per la salute umana, si descrive il suo metabolismo, il suo ruolo in alcune patologie croniche e in particolare dell'osteoporosi, approfondendone i diversi aspetti per finire con una illustrazione sul contenuto del calcio nell'acqua potabile in relazione alla densità minerale ossea.

Come avrete avuto modo di dedurre da questa recensione, i diversi autori hanno toccato argomenti di grande attualità, descritti in modo semplice, chiaro e approfondito. Deve far riflettere quanto scrive Paolo Biassoni a pag. 88: «Diciamo in conclusione che l'intelligenza fallisce ove non sposi la conoscenza delle leggi naturali e la saggia prudenza nell'uso delle riserve disponibili» e questo libro fa realmente riflettere. Oro blu è sicuramente da leggere per imparare a conoscere un po' di più questa fondamentale risorsa per l'uomo, senza la quale non saremo io a scrivere questa recensione e voi a leggere questo articolo.

Buona lettura.

Dott.ssa M.G. Davoli

Trovapiante