Lisbona
il luogo che più mi ha affascinato
il luogo che più mi ha affascinato
Il mio racconto non può esaurirsi in poche righe, ma mi occorerebbe un'intera enciclopedia, ma cercherò da buon insegnate di essere sintetico ma esauriente.
Premesso che i viaggi mi hanno sempre attratto e ho avuto modo di potere esaudire sia pure parzialmente questo mio desiderio, tra le varie località visitate tutte interessanti sotto vari aspetti, il luogo che più di ogni altro mi ha affascinato è stato e rimane la città di Lisbona in Portogallo.
Già da bambino questo piccolo paese dalla grande storia durante le ore di geografia a scuola stimolava la mia fantasia, e me lo faceva immaginare come un paese di favola (era il periodo in cui il Portogallo a causa della dittatura era isolato dal resto del mondo). La prima volta che sono stato in Portogallo è stato nel dicembre del '97, una breve sosta in Algarve proveniente dall'Andalusia, ma tanto è bastato per indurmi nelle vacanze di Pasqua del '98 a recarmi a Lisbona, e le notti Lusitane mi hanno letteralmente stregato, vagare il giorno per le stradine dell'Alfama mi faceva sentire di casa, e le sere e le notti nel Bairro Alto mi davano tanto entusiasmo, e dal Miraduro di S. Pedro de Alcantara osservando la Baixa e il Catello di S. Giorgio l'effetto mischiato profumi e luci mi faceva sentire felice. Dai poco lontani locali percepivo le note struggenti del Fado e tutto ciò mi dava una grande sensazione di pace e di benessere. In quel momento avevo deciso che ! quella sarebbe stata la città del mio cuore. Da quella volta ci sono tornato parecchie altre volte, per pochi giorni o per quasi un mese, in tutte le occasioni, da solo con amici o con gli studenti della mia scuola, e ogni volta sono ripartito lasciando li una parte del mio cuore nella speranza di poter tornarci presto. Questa estate ci sono stato due volte a luglio e a settembre, ma già ho prenotato per passarvi il prossimo Natale e Capodanno e conto i giorni mancanti per la partenza.
Sto imparando il portoghese, e credo che forse in una mia vita precedente (?) sarò stato un navigatore portoghese, forse Vasco De Gama. Ovviamente scherzo, ma non credo di poter riuscire veramente a descrivere il fascino e la magia di questa fantastica e luminosa città, la città della saudade, di Amalia Rodrigues e dei Madredeus, delle sardine asade e del bacalhau, degli azulejos e degli elettricos, della ginjina e del Manuelino, insomma Lisboa velha citade, chiena de incanto e de beleza.
Un simpatico abbraccio.
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