Dartmoor è forse la zona più desolata e selvaggia dell’Inghilterra, Conan Doyle ambientò proprio in queste brughiere le vicende di Sherlock Holmes e il mastino dei Baskerville; in effetti le condizioni atmosferiche presenti: nebbia, pioggia e durante le buie notti invernali, spesso la neve, danno al paesaggio qualcosa di soprannaturale.
Tutta l’area del Parco Nazionale conserva uno dei paesaggi preistorici meglio conservati dell’Europa del Nord, non mi voglio dilungare troppo sui tanti significati che i numerosi siti megalitici della zona vogliono rappresentare; dal neolitico fino all’età del bronzo, piccole comunità di uomini, limitati da un ambiente ostile, impiegando anni e sforzi immani hanno costruito decine di cerchi di pietra, innalzato menhir e soprattutto le enigmatiche e ancora misteriose Stone row (allineamenti di pietre) che lasciano ancora nel dubbio molti archeologi.
File di pietre lunghe anche 3,38 chilometri come quella di Stall Moor, file multiple come a Cosdon Hill, imponenti ed impressionanti quelle di Drizzlecombe, Merrivale ed a Butterdon Hill, parlano di allineamenti astrali con le stelle e la luna, “stranezze megalitiche” che “spezzano il cuore di astronomi e archeologi”.
Di seguito alcune immagine di siti megalitici nello straordinario paesaggio di Dartmoor:
Giampaolo Picone
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