In mio viaggio in Finlandia
Viaggiare nel Nord Europa è sempre qualcosa di affascinante, la Scandinavia riserva sempre spettacoli sensazionali. La Finlandia in particolare è qualcosa di magico ed unico, è come ritornare ragazzini e passeggiare avventurandosi in una fiaba.
Arrivare a Tampere proprio nel giorno del Solstizio estivo è particolarmente emozionante, la tradizione finnica prevede l’accensione di falò sulle colline e ai bordi dei laghi per salutare il sole nel giorno più lungo dell’anno.
Ci sarebbe da raccontare e scrivere a lungo delle interminabili strade che costeggiano migliaia di specchi d’acqua, betulle e abeti, paludi a perdita d’occhio per decine di chilometri con milioni di Dactylorhiza, le alci e le renne che ai bordi dell’asfalto sono la compagnia nel viaggio dalla Carelia alla Lapponia oltre il Circolo Polare fino a Kittila dove la neve ha bloccato nei boccioli le Dactylorhiza cruenta che cercavamo!
E poi il sole di mezzanotte! Interminabili le giornate luminose a cercare, ammirare, osservare, programmare, e... constatare sull’orologio che non erano le 4 del pomeriggio ma le 23 della notte! Nel sud vicino Turku si trova la sola stazione di Ophrys insectifera, l’unica ophrys finnica, di Dactylorhiza ce ne sono in quantità: fuchsii, incarnata, lapponica, traunsteinera, maculata e ovviamente un numero inimmaginabile di “ibridi perversi”. Corallorhiza trifida e le due Listera, cordata e ovata sono abbondanti mentre la Cephalanthera rubra è molto rara e come dimensioni è almeno il doppio di quella che ho visto qui in Italia. Le meravigliose Cypripedium calceolus (il giallo intenso e abbagliante della eccezionale “citrinum” richiede l’uso degli occhiali da sole!!!!!) e la Calypso bulbosa che a fine giugno è ormai a fine fioritura sono il simbolo del Parco Nazionale di Oulanka, selvaggia immensa area protetta nel Nord vicino Kuusamo al confine con la Russia verso Est dove, fino alla lontana penisola di Kola, si estendono sterminate aree praticamente disabitate e immagino poco esplorate a livello floristico, le leggende di quei luoghi narrano di Dactylorhiza sconosciute e di bianche come il latte ma anche di alcuni splendidi carnivori che vivono al limite della foresta con la tundra come orsi, linci e ghiottoni.
Il clima, nordico ovviamente con l'alternanza di pioggia, vento, sole e tante nuvole; come tante le nuvole irrequiete di “mosquitos”, zanzare in tutte le forme e dimensioni, minuscole come teste di spillo ma anche simili a passeretti, ti avvolgono e ti assalgono per assaporare un inaspettato e probabilmente gustoso sangue mediterraneo.
Prima di lasciare spazio a qualche immagine devo ringraziare gli straordinari naturalisti finlandesi e bravissimi fotografi Aarre Leskinen e Riitta Angervuo (il loro sito di orchidee scandinave lascia a bocca aperta) per la personale ed originale presentazione del loro paese, con la paziente e amabile compagnia, le indicazioni e l'aiuto sono stati la perfetta immagine di un Paese da sogno.
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