Chiara Muroni, chi è, la sua formazione e la sua arte
Il cammino di un'artista: Chiara Muroni esprime con il suo percorso culturale e didattico e il suo amore per l'arte e per la musica, attraverso le sue opere.
Chiara Muroni nasce a Trinità d'Agultu (provincia di Sassari, Sardegna) il 24 settembre 1966 dove tuttora risiede dedicandosi all'arte e alla musica.
I SUOI STUDI
Nel 1990 consegue il diploma di Maestro d'arte applicata, grafica pubblicitaria e fotografia presso l'Istituto Statale d'Arte Filippo Figari di Sassari, la scuola d'arte piu antica della Sardegna. Nel 1991 consegue l'attestato di Disegnatore Pubblicitario presso l'Istituto di Formazione Professionale I.S.O.G.E.A di Sassari e nel 2001 consegue la Laurea in Decorazione presso l'Accademia Di Belle Arti Mario Sironi di Sassari.
SPECIALIZZAZIONI
Ha conseguito quattro attestati di chitarra classica presso il laboratorio Vacanze musicali a Badesi (provincia di Sassari) con docente Roberto Masala. Ha ottenuto sei attestati di canto corale presso il laboratorio Vacanze musicali a Badesi con docente Gabriele Verdinelli e Gabriella Mura. Ha conseguito un attestato di tecnica vocale presso il laboratorio Vacanze musicali a Badesi con Docente Anna Aurigi.
Ha inoltre frequentato: un corso di canto lirico seguito presso la scuola di canto di Trinità D'Agultu tenuto dalla maestra Laura Mamia; un corso di canto presso il laboratorio di vacanze musicali con il coro Polifonico di Baia delle Mimose (provincia di Sassari).
ESPERIENZA MUSICALE
Come autodidatta ha imparato a suonare diversi strumenti musicali: il flauto dolce, la chitarra acustica; le percussioni e la tastiera elettronica. Ha inoltre approfondito le sue conoscenze musicali dei seguenti strumenti: pianoforte con docente Saba Francesco; violino con docente Pingiori Danilo; chitarra classica con il maestro Roberto Masala. .
Firma come autrice di testo e musica il brano In chista ita e compone la musica per la canzone Alla Madonna di locusantu su testi di Anna Satta.
Ha fatto parte del coro polifonico della Santissima Trinità nella sezione dei soprani, diretto prima dal maestro Danilo Pingiori e poi dal Maestro Fabrizio Ruggero.
ESPERIENZA DIDATTICA
Tra il 1995-1997 tiene, presso la Scuola media elementare il corso di Grafica pittorica.
Nel 2016 presta servizio di volontariato presso il Centro di accoglienza di Paduledda svolgendo attività musicali e artistiche nei confronti di tanti ragazzi rivelatisi capaci e interessati ad apprendere l’arte e la musica. Lo scopo dei corsi è stato quello di fornire nuovi mezzi d'espressione, dando loro la possibilità di mettere in risalto le proprie doti ritmiche e artistiche.
E' stata maestra del coro Voci bianche di Trinità d'Agultu; maestra del Quartetto sardo voci femminili di Trinità d'agultu; maestra del coro polifonico con partecipazione dei ragazzi del Centro di accoglienda di Paduledda (SS).
ATTIVITA' ARTISTICAttività artistica
Nello specifico dei suoi studi ha lavorato come decoratrice di interni e esterni, nella cartellonistica, nell'escuzione di tromp l'oeil e nell'arte astratta minimalista.
C'è da dire però che la sua formazione artistica va di pari passo con quella musicale. Nell'arco dell'età che va dai sei ai nove anni, sente il bisogno di dover esprimere la sua vena musicale, accostandosi al flauto dolce e alla chitarra acustica (come autodidatta), strumenti che insieme alla passione per il canto corale, la accompagneranno fino ai nostri giorni. E questo grazie a sua zia che la cresce, scoprendo in lei le doti artistiche e musicali, sostenendola per un lungo arco della sua vita.
Quando inizia ad accostarsi all'arte nel campo della decorazione, lo fa perche sentiva la necessita di esprimersi non solo con la musica. Quest’ultima la considerava infatti di notevole importanza per la sua formazione professionale artistica ma allo stesso tempo pensava che ogni persona dovesse scoprirla almeno una volta nella vita, per una crescita intellettuale e per il proprio benessere interiore.
L'opportunita di frequentare, prima l'Istituto d'arte e poi l'Accademia di belle arti, ha fatto si che potesse esprimere la sua creatività (che andava crescendo anno dopo anno), grazie anche alla maggiore conoscenza di grandi artisti quali Tiziano, Joan Miró, Wassily Kandinsky, Sol LeWitt, che avevano creato opere legate al rapporto tra la musica e l’immagine.
Con i docenti di musica e di composizione, ha affrontato la parte prettamente sperimentale dove, attraverso i suoi lavori, ha cercato di presentare un punto di vista spesso inedito del rapporto musica-immagine, basato su uno studio di ricerca, individuando nessi strutturali tra il segno e gli intervalli musicali, mettendo in evidenza effetti quali: note staccate, frasi, semifrasi, accompagnamenti e voci principali.
La sua carrriera artistica è iniziata come decoratrice negli anni antecedenti all'Accademia delle belle arti, durante i quali ha sperimentato l'utilizzo di colori acrilici, smalti sintetici, smalti all'acqua, colori alchidici, ottenendo ottimi risultati sui vari supporti da lei utilizzati quali: legno, vetro, tela, tessuto, ceramica e muro. Esplorando però le varie tecniche pittoriche è approdata alla sua personale espressione artistica per lo più 'materica' che ha fatto propria, utilizzando due materiali: polveri di granito rosso e sughero, tipici della sua terra, la Sardegna. I due materiali, nonostante le caratteristiche opposte, il primo di una sua durezza e brillantezza, il secondo di una sua morbidezza e opacità, riescono a coesistere l'uno vicino all'altro sul medesimo supporto, creando una sorta di contrasto e dinamismo.
Ma la sua più grande espressione artistica nasce quando la musica e le immagini decorative si fondono tra loro e iniziano a coesistere e a interagire. Un binomio attraverso il quale sfondi sfumati suggestivi, diventano la culla di linee, di geometrie fluttuanti e di forme astratte disegnate con la graffite, che non bloccano la sua espressività. Infatti in un primo momento si esprime in un mondo bidimensionale per poi catapultarsi, attraverso le sue trasposizioni musicali, in un mondo tridimensionale. Quindi l'utilizzo di moduli creati da lei, ai quali attribuisce una specifica forma, a seconda che si tratti di note legate o accentuate e pause, dando origine al suo studio Musica e immagine che affronterà durante la frequenza all'Accademia di belle arti e proseguirà per tutti gli anni della sua carriera artistica.