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ANIMALI
GORILLA
Gorilla, famiglia Hominidae
CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA


Regno
:
Animalia

Phylum
:
Chordata

Subphylum
:
Vertebrata

Classe
:
Mammalia

Ordine
:
Primates

Famiglia
:
Hominidae

Genere
:
Gorilla


Specie
:
Gorilla gorilla

Subspecie
:
Gorilla gorilla diehli
(chiamata specie di Cross River)
Subspecie
:
Gorilla gorilla gorilla
(chiamata specie occidentale o di pianura)

Specie
:
Gorilla beringei

Subspecie
:
Gorilla gorilla beringei beringei
(chiamata specie di montagna)
Subspecie
:
Gorilla gorilla beringei graueri
(chiamata specie di Graue)

Nome comune
: gorilla
DATI GENERALI


HABITAT E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

Il gorilla appartiene all'ordine dei primati e alla famiglia Hominidae (la stessa dell'uomo) ed è la scimmia antropoide, vale a dire più simile agli esseri umani, più grande che ci sia. Vive in Africa, nelle pianure delle foreste tropicali in zone dove è presente una fitta bassa vegetazione tutto l'arco dell'anno.

La specie Gorilla gorilla comprende due sottospecie:

La specie Gorilla beringei comprende le sottospecie:

CARATTERE, COMPORTAMENTO E VITA SOCIALE

Fondamentalmente sono animali pacifici e timidi. Solo quando si sentono minacciati si sollevano sulle zampe, battono i pugni sul petto per intimidire e mostrare la loro forza e solo se si sentono aggrediti reagiscono diventando pericolosi.

I gorilla vivono in gruppo. In genere il gruppo tipico è formato da 5-15 individui costituito da: un maschio dominante, un paio di maschi di rango inferiore e dalle femmine adulte e dai piccoli. I giovani maschi una volta cresciuti vengono cacciati dal gruppo e fanno o vita solitaria o si uniscono ad altri maschi solitari fino a quando non riescono a formarsi un proprio gruppo.

Il maschio dominante rimarrà tale fino a quanto un altro maschio non si batterà con lui e lo caccerà. Un maschio dominante cacciato fa una vita solitaria.
Il fatto di cacciare il vecchio maschio comporta che il nuovo maschio dominante ha la facoltà di uccidere i piccoli presenti in modo da far ritornare le femmine ricettive all'accoppiamento e quindi alla procreazione della sua progenie.

Ogni gruppo ha in genere un aerale di 20 km2 e spesso gli aerali dei diversi gruppi si sovrappongono.

La maggior parte del tempo questi primati lo passano a dormire e a mangiare. In genere le femmine e i piccoli dormono sugli alberi mentre i maschi adulti, essendo molto pesanti, dormono per terra costruendosi un giaciglio alla base dell'albero.

CARATTERISTICHE FISICHE

Il gorilla è un animale costituzionalmente abbastanza simile all'uomo, solo ha le ossa più spesse, le braccia molto più lunghe e le gambe più corte. Ha infatti un aspetto tarchiato e molto muscoloso.

Il corpo è ricoperto da un folto pelame scuro, più fitto, lungo e setoso nei gorilla di montagna rispetto a quelli di pianura.

I maschi sono sempre molto più grandi delle femmine sia come altezza che come peso. Questo spiccato dimorfismo sessuale è fondamentale all'interno del gruppo sia per definire la gerarchia che per l'accoppiamento.

Sia i piedi che le mani sono formati da cinque dita provviste di unghie. Una particolarità delle mani è che non è capace di allungare le dita pertanto quando cammina si appoggia sulle nocche. In genere cammina a quattro zampe ma qualche volta, per brevi distanze, cammina anche in posizione eretta.

La testa è formata da un muso corto con le arcate sopraciliare molto accentuate, grandi narici e orecchie piccole, molto simili a quelle umane che rimangono nascoste sotto il pelo e con un elevato senso dell'udito. Gli occhi sono piccoli e la mascella è larga e porta denti robusti con forti muscoli, più sviluppata nei maschi che nelle femmine. Sono animali privi di coda.

Il maschio quando raggiunge la maturità sessuale all'età di circa dieci anni, sulla schiena e nella regione lombare si formano dei peli bianchi - argentati, che diventano un carattere distintivo (hanno il soprannome di silverbacks).

I gorilla di montagna differiscono da quelli di pianura per il fatto di avere mascelle e denti più grandi, naso più piccolo e braccia più corte.

COMUNICAZIONE

Hanno una grande capacità comunicativa che avviene tramite vocalizi, postura del corpo, espressioni facciali e il tatto. Anche l'emanazione di odori può giocare un ruolo fondamentale nella comunicazione.

Se si avverte una situazione anomala ogni membro del gruppo può emettere delle grida. Se queste grida sono emesse dal maschio dominante allora tutta la comunità si mette in allerta.

I grugniti in genere sono usati per ristabilire la disciplina mentre i toni bassi per esprimere piacere. Il battersi il petto con i pugni da parte del maschio significa esprimere forza e potenza.

ABITUDINI ALIMENTARI

Il gorilla si nutre di vegetali e trascorre la maggior parte della giornata alla sua ricerca. Mangia foglie, germogli e frutta (secondo le disponibilità di stagione) e anche corteccia fibrosa e beve raramente in quando la dieta vegetariano soddisfa pienamente il suo bisogno di acqua (vedi video sotto). I gorilla di montagna possono integrare la dieta vegetariana anche con piccoli insetti.

Possono arrampicarsi fino a 15 m di altezza sugli alberi alla ricerca di cibo.

In genere appena si svegliano al mattino passano qualche ora a mangiare, poi dedicano del tempo alle cure reciproche e dei piccoli, al gioco e a dormire. Dopo di che nel tardo pomeriggio riprendono a mangiare.

RIPRODUZIONE E CRESCITA DEL PICCOLI

Non esistono precisi periodi dell'anno durante i quali questi primati si riproducono. Le femmine sono molto simile alle donne avendo le mestruazioni una volta al mese.

Il maschio dominante è l'unico che si possa accoppiare con le femmine del suo gruppo.

La gestazione dura 9 mesi dopo di che nasce un piccolo (i parti gemellari sono abbastanza rari e in genere se accadono, la femmina tende a favorire la morte di uno dei due piccoli) che pesa mediamente un paio di chili.

Nell'allevamento del cucciolo cooperano tutti i membri della comunità ma nonostante ciò il tasso di mortalità è molto alto (40%).

Il piccolo viene allattato con il latte materno (vedi video al lato) e viene svezzato all'età di 3-4 anni che corrisponde all'intervallo di tempo che intercorre tra un parto e un altro.

I giovani maschi sessualmente maturi (quando hanno circa 10 anni) devono crearsi un proprio gruppo se vogliono accoppiarsi mentre le giovani femmine quando raggiungono gli 8 anni che corrisponde alla maturità sessuale lasciano il gruppo o per unirsi a un altro gruppo o per cercare un giovane maschio solitario in cerca di una compagna.

Il tasso di crescita dei piccoli è notevolmente più elevato rispetto a quello degli umani, circa il doppio tanto che già all'età di 3 mesi i piccoli sono in grado di camminare dietro la madre.

In genere i piccoli sono allevati dalle femmine e i maschi non interagiscono con loro.

PREDAZIONE

I gorilla non hanno predatori (se si esclude l'uomo). Solo i piccoli possono essere vittima dei grandi carnivori, degli uccelli rapaci o dei maschi della loro specie.

STATO DELLA POPOLAZIONE

Nella Red List dell'IUNC la specie G. gorilla così come la specie G. beringei sono classificate tra le specie che corrono un rischio estremamente elevato di estinzione in natura CRITICALLY ENDANGERED (CR).

E' stata calcolata una riduzione della popolazione dell'80% nelle ultime 3 generazioni (cioè in 66 anni, dal 1980-2046) dovuta: al bracconaggio per ricavare la pelliccia e la carne servita nei ristoranti; alle malattie quali il virus ebola che sta mietendo numerose vittime; al disboscamento, che nelle nazioni dove vivono è una pesante realtà in quanto sempre nuovi margini di foresta sono distrutti per la produzione di legname; ai cambiamenti climatici che con la diminuzione delle precipitazioni allungano il periodo della stagione secca con il rischio degli incendi boschivi, rischio aggravato dalla deforestazione messa in atto per la produzione del legname e per far spazio all'agricoltura.

E' stato stimato, ipotizzando l'impossibile, vale a dire niente caccia e nessuna malattia, che si avrebbe un sensibile aumento della popolazione di gorilla solo in arco temporale molto vasto, dell'ordine di 75 anni in quanto, avendo un tasso di natalità molto basso, nel breve periodo il miglioramento della sua popolazione sarebbe irrilevante.

In genere non molto amati dalle popolazioni indigene per il fatto che distruggono raccolti inoltre sono spesso cacciati per le loro pellicce e la loro carne. Infatti un grosso lavoro che si tenta di fare è educare le nuove generazioni a comprendere l'importanza di questa biodiversità che va salvata e preservata.

La situazione attuale della popolazione è la seguente (fonte WWF)

Nonostante le diverse nazioni che sono la casa naturale di queste specie abbiano fatto numerosi leggi per la loro protezione in realtà è come se fossero inesistenti in quanto non sono applicate o perlomeno non ci sono adeguati controlli.

Il commercio di esemplari vivi per zoo e circhi è sensibilmente diminuito da quando la specie è stata inclusa nell’Appendice I del CITES (Convenzione sul commercio internazionale di specie di fauna e flora minacciate d'estinzione, nota semplicemente come "Convenzione di Washington") che comprende le specie gravemente minacciate di estinzione per le quali è rigorosamente vietato il commercio.

CURIOSITA

Se oggi sappiamo qualcosa sulla vita dei gorilla lo dobbiamo a due grandi pionieri: allo statunitense George B. Schaller che li studiò per diversi anni il cui lavoro fu pubblicato nel 1963 e alla zoologa, sempre americana, Dian Fossey che proseguì il lavoro di Schaller studiando le specie di montagna e vivendo con loro per quasi ventanni dal 1963 al 1985 morendo assassinata nel centro da lei fondato in Ruanda.

SUONI EMESSI


Per sentire i versi emessi da questo animale, vai all'articolo: I suoni emessi dal gorilla.
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