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PIANTE GRASSE

Come le piante grasse riducono la traspirazione per resistere alla siccità

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Tra le strategie messe in atto dalle piante grasse per resistere agli ambienti siccitosi abbiamo la RIDUZIONE DELLA TRASPIRAZIONE. Per far ciò le piante hanno adottato, nel corso degli anni, delle tecniche molto intelligenti e singolari. Vediamole:

1. Il fusto assume forme particolari

2. La pianta si nasconde nel terreno (foto sotto)
Si tratta di un curioso espediente adottato per esempio dalle Fenestraria delle Aizoaceae che in natura restano nascoste nel terreno per ridurre la traspirazione però allo stesso tempo lasciando scoperto solo l'apice privo di clorifilla e trasparente, per permettere alla luce del sole di filtrare nei tessuti interni e permettere lo svolgersi della fotosintesi.

Riduzione della traspirazione mediante pianta che si nasconde nel terreno

3. L'epidermide è spesso indurita
Spesso la cuticola (cutinizzazione dell'epidermide) di alcune piante grasse si indurisce a tal punto (come a esempio nell'Ariocarpus - foto sotto) da diventare talmente spessa che anche se la pianta muore, il guscio vuoto della pianta persiste per lunghissimo tempo.

Riduzione della traspirazione mediante ispessimento dell'epidermide

4. La pianta si ricopre di cera
Accade che per sopravvivere la cuticola è spesso ricoperta di robusti rivestimenti cerosi. Tipici esempi sono nelle Crassulaceae (foto sotto);

Riduzione della traspirazione mediante rivestimento ceroso

5. Modificazione degli stomi
Gli stomi, sono delle aperture essenziali per la vita delle piante in quanto la loro funzione è di consentire lo scambio gassoso fra interno e l'esterno della pianta stessa. In particolare consentono l’entrata dell'anidride carbonica e la fuoriuscita dell'ossigeno. In alcune piante si ha:

Riduzione della traspirazione mediante riduzione degli stomi

6. Metabolismo CAM (Metabolismo Acido delle Crassulacee)
Per poter risparmiare acqua molte piante adottano il cosidetto Metabolismo CAM (Metabolismo Acido delle Crassulacee) vale a dire gli stomi si aprono la notte, quando l'umidità dell'aria è più alta e le temperature più basse (per ridurre la perdita di acqua). Durante la notte pertanto viene assorbita la CO2 (anidride carbonica) indispensabile per lo svolgimento della fotosintesi che viene immagazzinata sotto forma di acidi organici (soprattutto acido malico) che sarà poi usato per la fotosintesi durante il giorno attivata dall'energia luminosa (quindi la fotosintesi avviene a stomi chiusi).
Nelle vie metaboliche ordinarie invece la fotosintesi e l'assorbimento dell'anidride carbonica avviene di giorno, a stomi aperti.

7. Foglie trasformate in spine
Un altro meccanismo messo in atto dalle piante grasse per ridurre la perdita di acqua è quello di trasformare le foglie in spine. Con questo sistema le piante riducono la superficie traspirante e conseguentemente la funzione fotosintetica viene svolta dal fusto che rimane di natura erbacea e rinverdisce contenendo pertanto la clorofilla.

Le spine inoltre sono un'indispensabile difesa dagli animali erbivori infatti, nelle zone aride dove vivono le piante grasse, c'è una forte carenza di cibo e pertanto una pianta sarebbe una preda molto appetita se non fosse ricoperta dalle spine;

Riduzione della traspirazione mediante foglie trasformate in spine

8. Assenza, riduzione o trasformazione dei rami
Alcune piante traformano i rami in pale (cladodi) in modo da offrire all'aria e al sole la minima superficie possibile come accade nel fico d'India; 

Riduzione della traspirazione mediante assenza di rami

9. Presenza di peli di protezione o spine setolose
Molte piante si ricoprono di peli o setole. Si tratta di strutture morte piene d'aria e questo dona loro una lucentezza setosa e un colore bianco (a causa della riflessione della luce). Un bell'esempio è il Pilosocereus alensis chiamati comunemente barba de viejo.

Riduzione della traspirazione mediante formazione di spine setolose

Le funzioni dei peli sono molteplici:  

Permettetemi una considerazione: sono o non sono delle straordinarie creature?
Astuzie che le piante grasse mettono in atto per sopravvivere in ambienti aridi:

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