Clivia: conosciamo questa pianta da giardino e d'appartamento dai fiori inconfondibili e unici
Vi sveliamo i segreti per la cura della Clivia, una pianta molto bella e apprezzata per i suoi fiori di una bel colore arancio vivo. Vi proponiamo un ascheda dedicata con i nostri consigli per la sua coltivazione e fioritura.
La Clivia è una pianta sempreverde che appartiene alla grande famiglia delle Amaryllidaceae. Sono solo 4 specie perenni sempreverdi tutte originarie del Sudafrica.
Possiede radici rizomatose molto spesse e carnose.
Le foglie sono spettacolari: lunghe anche un metro e larghe dai 5 ai 7 cm. Sono erette e si incurvano leggermente, lanceolate e partono dalla base della pianta e sono di colore verde intenso.
I fiori sbocciano in epoche diverse a seconda della specie (dove si rimanda), sono a forma tubolare o a trombetta riuniti in infiorescenze a ombrella che possono portare fino a 40 fiori. I fiori nascono su un lungo stelo che cresce al centro della rosetta di foglie. Sono di colore arancio, rosso o giallo, molto lunghi e pendenti con un effetto coreografico unico nel loro genere. Durano in genere molto a lungo: i singoli fiori sfioriscono presto ma sono continuamente rimpiazzati da nuove fioriture.
I frutti sono delle bacche rosse grosse e carnose che contengono al loro interno da 2 a 4 semi grandi, che maturano dopo parecchi mesi.
Abbiamo solo 4 specie nel genere Clivia :
La Clivia non è una pianta facilissima da coltivare e occorre prestare molta attenzione in quanto non è particolarmente rustica. Può essere coltivata all'aperto in piena terra la dove le temperature restano abbastanza miti tutta l'anno, come nel sud Italia. Diversamente va coltivata in vaso per essere portata al riparo durante la brutta stagione o coltivata direttamente in casa.
Temperatura di coltivazione ed esposizione della pianta
La Clivia desidera temperature elevate: d'estate fino a 28°C purchè ci sia la giusta umidità. D'inverno invece le temperature non devono scendere al di sotto di 13-15°C. In base a queste considerazioni, la pianta può essere tenuta all'esterno durante l'inverno solo nelle zone a clima mite. La pianta va comunque tenuta al riparo dalle correnti d'aria e dai raggi diretti del sole che possono bruciare le foglie.
AnnaffiaturaLa Clivia va annaffiata in modo regolare e abbondante per tutto il periodo di crescita attiva della pianta: dalla primavera all'autunno questo per garantire un terreno umido. Durante gli altri periodi le irrigazioni devono essere ridotte.
Fare attenzione ai ristagni d'acqua che non sono tollerati. La pianta ama gli ambienti umidi pertanto nebulizzare le foglie per ricreare un microclima umido. Attenzione però a non lasciare stagnare acqua tra le foglie perchè potrebbero marcire.
La caratteristica del terriccio da usare per la Clivia è che deve avere un buon drenaggio pertanto usate del terriccio fertile al quale si aggiunge della corteccia di pino e della sabbia grossolana di fiume o di cava perchè non tollerano in alcun modo i ristagni idrici.
Si consiglia di usare vasi di terracotta, mai di plastica, sia perchè essendo la pianta pesante, il vaso riesce a reggere il suo peso, sia perchè la terracotta fa traspirare il terreno e può correggere eventuali errori di annaffiatura.
La Clivia si concima ogni 15 giorni per tutta la primavera e l'estate con un concime liquido diluito nell'acqua di irrigazione. In autunno e inverno le concimazioni vanno sospese.
La pianta non ha necessità di potatura. In ogni caso è bene eliminare le foglie danneggiate o appassite con delle forbici pulite e sterilizzate.
La moltiplicazione della Clivia può avvenire per seme o per divisione della pianta.
Per la moltiplicazione per seme, si recuperano i semi dai frutti della pianta, si ripuliscono dalla polpa e si seminano in vasi di piccole dimensioni (10 cm) appena raccolti, quindi della tarda primavera o d'estate. Si usa un terreno formato da torba e sabbia in parti uguali. Si tengono in un luogo luminoso mantenendo il terriccio costantemente umido. Non appena compariranno le nuove piantine, si aspetta che si irrobusticano e poi si travasano in vasi più grandi e si trattano come piante adulte.
La moltiplicazione per divisione della pianta si fa in primavera al momento del rinvaso, separando i germogli che sono cresciuti alla base della pianta. Ciascuna di rinvasa in vasi singoli di piccole dimensioni (13 cm massimo) con il terriccio delle piante adulte ben bagnato. Il terriccio va tenuto sempre umido e la pianta in un luogo con poca luce e una temperatura di circa 16°C fino al momento in cui si formeranno le radici. Dopo di che si coltiva come una pianta adulta.
Di norma la Clivia è resistente alle malattie.
Se foglie diventano di colore bronzeo e coriacee vuol dire che c'è troppa luce: la pianta va spostata in una zona più ombrosa.
Clivia con foglie gialle: questo sintomo è legato a una eccessiva annaffiatura che può portare anche un marciume radicale. Come rimedio, controllate le radici e se vedete radici marce eliminatela e trattatele con un fungicida ad ampio spettro. Cambiate il terreno e per il futuro regolate meglio le annaffiature.
Se le foglie si accartocciano, vuol dire che le annaffiature sono scarse.
Se alla base della pianta si nota una consistenza molle con delle macchia scure, vuol dire che si è ecceduto con le annaffiature. Eliminare le parti danneggiate e per il futuro non eccedere con l'acqua.
Il ragnetto rosso o acaro, spesso disturba la pianta. Si può combattere sia mantenendo un ambiente umido intorno alla pianta oppure usando degli acaricidi nel caso di gravi infestazioni.
La cocciniglia farinosa può infettare la pianta. Si può eliminare con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool oppure se l'infezione è grave, con antiparassitari specifici.
John Lindley che ha classificato la prima Clivia, diede questo nome alla pianta in ricordo di una nobildonna inglese, Lady Charlotte Clive (1787 – 1866), duchessa di Northumberland (contea del nord-est dell'Inghilterra ai confini con la Scozia.), perchè per prima aveva coltivato la pianta nel suo giardino.
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