Nascita del sistema solare
La stragrande maggioranza delle persone è convinta che il clima e relative condizioni ambientali, strettamente legate alla latitudine e a particolari configurazioni geografiche, siano stati così come li conosciamo, senza aver subito grandi modifiche a opera della Natura. Di conseguenza è diffusa la convinzione che l’Italia, il Mediterraneo e tante località pubblicizzate dalle agenzie turistiche siano state sempre aree a clima mite, dall’eterna primavera.
Così anche regioni dell’Africa, dell'Asia, dell'Australia e dell'America siano state sempre interessate da climi aridi che hanno creato grandi estensioni desertiche, mentre le regioni del Polo Nord e Polo Sud hanno sempre rappresentato il Regno del gelo
Le cose non sono andate così: tutte le regioni del globo terrestre hanno subito sconvolgimenti climatici talmente violenti per i quali climi aridi, miti e glaciali si sono alternati nelle stesse aree, anche in epoche relativamente recenti.
Purtroppo non si fa mente locale su quanto si vede, si legge o ci viene descritto da chi ha vissuto, studiato e tramandato tanti eventi climatici, talora anche drammatici (es. il diluvio universale, i lunghi periodi di siccità o di freddi intensi con conseguenti carestie, le avanzate dei ghiacciai fino alle basse quote).
Milioni di persone hanno letto "Le stelle stanno a guardare di Cronin, ambientato nelle miniere di carbone nel Galles, ma ben pochi si saranno domandati come mai il carbone fossile, legato a una vegetazione rigogliosa di tipo tropicale, si rinviene in una regione oggi caratterizzata da un clima rigido.
Si potrà obiettare che sono avvenimenti verificatisi in epoche geologiche e quindi di scarso rilievo per l’uomo moderno. Senz’altro ciò è vero per le grandi variazioni del passato, ma va tenuto sempre presente che anche oggi tutti i fenomeni che interessano la Terra sono caratterizzati da microvariazioni in cui si alternano valori legati a incrementi o regressioni di segno opposto.
Ricostruire le variazioni climatiche del passato, risalendo a millenni e poi a milioni di anni, non significa altro che ricostruire la storia della Terra e quindi far della …..Geologia.
L’avventura della Terra cominciò 4,5 miliardi di anni fa insieme alla formazione del Sistema solare, dovuta all’aggregazione di una gran massa di gas e polvere cosmica originatasi dalle esplosioni di altri corpi celesti. Non va considerato come un evento miracoloso, in quanto miliardi di volte si è verificato nell’universo durante i 12 -15 miliardi di anni della sua esistenza e infinite altre volte si verificherà, ubbidendo, in un continuo divenire, alle leggi della fisica e della chimica che regolano la nascita, lo sviluppo e la morte dei corpi celesti.
La vita del nostro Sistema solare si trova a metà del suo cammino e quindi la Terra e gli altri Pianeti continueranno a ruotare per altri 5 miliardi di anni intorno al Sole, in virtù delle forze gravitazionali che regolano i movimenti di miliardi e miliardi di corpi celesti.
L’aggregazione dei gas e delle polveri cosmiche per effetto della gravità si accompagna con la generazione di alte temperature, fino al punto da innestare reazioni termonucleari alimentate principalmente dall’idrogeno che si trasforma in elio. Ha così origine il Sole, mentre il residuo del materiale non utilizzato dal Sole, sempre per effetto delle leggi fisiche, si aggrega in tanti nuclei che ruotano intorno a esso, raggiungendo temperature elevatissime, ma non tali da innescare reazioni termonucleari e quindi da non raggiungere lo stadio di stelle e brillare di luce propria, ma originando i Pianeti.
Questa in una forma molto sintetica è la nascita del pianeta Terra, simile agli altri pianeti del sistema solare che fino a poco tempo fa molti pensavano che fosse unico, mentre da un decennio si cominciano a raccogliere prove indirette sulla presenza di pianeti al di fuori del nostro sistema.
Con la prossima puntata di Geologia e Ambiente cominceremo a conoscere, tra l’altro, l’atmosfera primordiale della Terra.
FONTI BIBLIOGRAFICHE
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