Il cavalluccio marino, vita e abitudini
Nota 1
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione scientifica
- Dati generali
- Habitat e distribuzione geografica
- Caratteristiche fisiche del cavalluccio marino
- Carattere, comportamento e vita sociale
- Abitudini alimentari
- Come si riproducono e come crescono i piccoli
- Come nascono i piccoli ippocampo
- Da chi sono predate
- Stato di conservazione della popolazione
- Curiosità
CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA
Il lupo scientificamente è la specie Hippocampus spp., appartiene alla famiglia Syngnathidae, all'ordine Gasterosteiformes, alla classe Actinopterygii, subphylum Vertebrata, phylum Chordata e al regno Animalia.
DATI GENERALI
- Lunghezza del corpo: 5 - 30 cm a seconda della specie
- Peso: fino a 230 gr
- Durata della vita: fino a 5 anni
HABITAT E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
Il cavalluccio marino o ippocampo contrariamente a quello che può apparire dal suo aspetto così particolare è un pesce, diffuso lungo le coste dei mari e degli oceani temperati e caldi di tutto il mondo che vive fino a un massimo di 50 m di profondità. In genere vive tra le alghe e le fronde delle piante marine e non è facilmente individuabile in quanto si mimetizza in maniera straordinaria con l'ambiente circostante.
Dato che è un pesce ampiamente diffuso negli acquari, si può affermare che la sua distribuzione in cattività è planetaria.
Nel Mediterraneo ritroviamo due sole specie: il cavalluccio marino comune Hippocampus ramulosus e il cavalluccio marino camuso o dal muso corto Hippocampus hippocampus.
CARATTERISTICHE FISICHE DEL CAVALLUCCIO MARINO
Il cavalluccio marino ha un corpo allungato, compresso lateralmente, ricoperto da placche ossee, rigide, sistemate ad anello lungo il tronco che lo proteggono dai predatori più piccoli.
La testa è disposta ad angolo retto rispetto al resto del corpo, è affusolata, caratterizzata da un muso lungo che funziona tipo "aspirapolvere" nel senso che aspira l'acqua per trattenere il plancton.
La stessa famiglia di appartenenza la Syngnathidae la cui parola significa in greco «dalle mascelle unite» indica che tutti gli appartenenti al genere Hippocampus, hanno un muso tubiforme, provvisto di una bocca posta all'estremità del muso e sprovvista di denti.
Sulla sommità della testa è presente una sorta di corona, più o meno evidente a seconda della specie formata dalle placche ossee dello scheletro la cui funzione non è ancora nota.
Frontalmente si trovano gli occhi che ruotano in modo indipendente l'uno dall'altra permettendo a questo animale una visione ad ampio raggio.
Tutte le pinne a eccezione di quella dorsale sono assenti o di dimensioni estremamente ridotte. Il cavalluccio marino si muove grazie alla pinna dorsale a forma di ventaglio che ha la particolarità di essere formata da estensioni flessibili della pinna dorsale invece che da raggi della pinna. La sua particolarità è che nuota in posizione eretta muovendo la piccola pinna dorsale. Quando nuota velocemente, a esempio in caso di pericolo, riesce a compiere anche 70 oscillazioni della pinna al minuto inclinandosi in avanti in posizione quasi orizzontale e distendendo la coda in modo da creare minore attrito con l'acqua raggiungendo anche 20 cm al secondo.
Alcune specie di ippocampo sulla testa hanno delle appendici dermiche spinose (es Hippocampus ramulosus).
Presenta una coda prensile utilizzata per ancorarsi alle alghe per evitare di essere trascinato dalla corrente.
Le diverse specie di cavalluccio marino si distinguono in base al numero degli anelli nel tronco e di come hanno conformatata la parte superiore della testa.
Sono pesci che presentano dimorfismo sessuale in quanto il maschio è molto più lungo della femmina che risulta più compatta e meno allungata.
Non si sa con precisione quanto sia lunga la loro vita in quanto in natura non è stato mai appurato. In cattività si è visto che alcune specie vivono fino a 5 anni.
Il cavalluccio marino è un pesce abbastanza schivo anche se non è aggressivo nei confronti dei suoi simili. In genere vive o da solo o in coppia ed è un animale diurno.
Una particolarità del cavalluccio marino è quella di cambiare colore a seconda delle diverse circostanze o dell'ambiente nel quale si trova. In pratica si tratta di una sorta di mimetismo di protezione ma anche sociale in quanto si è osservato che il cambiamento di colore della livrea avviene anche in situazioni di non pericolo ma strettamente legate a un particolare stato sociale quali a esempio: durante una malattia, un corteggiamento o l'accoppiamento.
Sono soliti fare delle danze rituali, maschio e femmina, ogni giorno, durante la gestazione del maschio.
ABITUDINI ALIMENTARI
L'unico nutrimento del cavalluccio marino è lo zooplancton: piccoli crostacei, pesci e larve che cattura aspirandole avidamente con il lungo muso. Contrariamente a quello che può sembrare dal loro aspetto minuscolo e mansueto il cavalluccio marino è un voracissimo predatore che aspetta pazientemente per ore che la sua preda passi nelle vicinanza per divorarla.
COME SI RIPRODUCONO E COME CRESCONO I PICCOLI
La particolarità che rende ancora più spettacolare questa specie è che le uova sono allevate dal maschio e non dalla femmina. Infatti quando si avvicina la stagione riproduttiva il maschio di ippocampo sviluppa nella parte ventrale una sorta di tasca e inizia a corteggiare la femmina con danze rituali affinchè deponga le uova nella sua tasca. La femmina a quel punto poggia il suo ovopositore nella tasca incubatrice del maschio e trasferisce le proprie uova (vedi video sotto).
Una volta che la femmina le ha deposte, il maschio le feconda con il suo sperma d inizia così il periodo dell'incubazione che dura da 4 a 6 settimane.
Il sacco incubatore si può considerare una sorta di "pseudoplacenta" perché dopo che le uova sono state deposte le pareti si addensano e diventano più porose. All'interno del sacco inoltre circola ossigeno, nutrimento (la rete capillare di questa pseudoplacenta alimenta le uova); i rifiuti vengono rimossi e si ha una vera e propria osmoregolazione vale a dire la regolazione della concentrazione salina del liquido del sacco per abituare gradatamente i giovani all'ambiente marino.
Durante tutto il periodo dell'incubazione delle uova, la femmina fa delle visite quotidiane al maschio e compie con lui delle danze rituali per circa 5 minuti.
COME NASCONO I PICCOLI IPPOCAMPO
Trascorse le 4-6 settimane il cavalluccio marino inizia ad avere delle contrazioni muscolari che permetteranno l'espulsione dalla tasca dei giovani cavallucci marini (vedi video al lato). di dimensioni molto piccole e non ancora completamente formati che subito si allontano per iniziare una vita autonoma. Il padre, a quel punto ripulisce per bene la tasca preparandola ad accogliere una nuova nidiata
Una volta che i piccoli sono nati non ricevono più alcuna cura parentale.
DA CHI SONO PREDATI
Il principale predatore di questi particolarissimi pesci è l'uomo che li caccia per il commercio di animali vivi da vendere per gli acquari. I predatori naturali del cavalluccio marino adulto sono pochi a causa della loro struttura fisica che li rende poco appetibili per gli altri animali. Sono comunque maestri nell'evitare la predazione grazie alla mimetizzazione; tuttavia sono stati ritrovati nello stomaco delle tartarughe marine, dei tonni, dei granchi e delle razze.
STATO DI CONSERVAZIONE DELLA POPOLAZIONE
Nella Red list dell'IUNC sono citate 38 le specie di Hippocampus (delle circa 50 classificate) ciascuna con diversi gradi di vulnerabilità. Per la maggior parte non vi sono informazioni adeguate per effettuare una valutazione diretta o indiretta, del rischio di estinzione pertanto sono classificate come DATA DEFICIENT (DD); mentre molte altre sono classificate come vulnerabili VULNERABLE) (V) o addirittura con altissimo rischio di estinzione di natura ENDANGERED (EN).
I cavallucci marini sono elencati nell'Appendice II del CITES (Convenzione sul commercio internazionale di specie di fauna e flora minacciate d'estinzione, nota semplicemente come Convenzione di Washington) che include le specie non necessariamente minacciate di estinzione, ma il cui il commercio deve essere controllato al fine di evitare uno sfruttamento incompatibile con la loro sopravvivenza soprattutto nei paesi asiatici in quanto sono molto sfruttati nella medicina popolare cinese e da numerosi gruppi etnici asiatici.
CURIOSITÀ
Il nome Hippocampus deriva dal greco Hippo «cavallo» perchè ricorda un cavallo (da qui il nome cavalluccio marino) e kampe «bruco» per via degli anelli che formano il suo corpo che ricordano appunto un bruco.
Bibliografia
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sugli animali li puoi trovare a questa pagina.
Note
(1) Original photograph courtesy of National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA)