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Hardenbergia

La Hardenbergia con il suo portamento rampicante è una copertura eccellente per recinzioni, pergolati e muri.

Hardenbergia, coltivazione
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA E ORIGINE DELLA PIANTA

Come esistono nomi per identificare creature viventi e cose non viventi anche le piante hanno "nome e cognome" che è importante conoscere perchè ci aiutano a capire la biodiversità degli organismi viventi. A seguire riportiamo la classificazione scientifica dell'Hardenbergia, basata su una convenzione internazionale, introdotta da Carlo Linneo nel 1753.

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Clado
: Rósidas
Clado
: Euroside
Ordine
:
Fabales

Famiglia
:
Fabaceae (ex Leguminosae)

Genere
:
Hardenbergia

Specie
: vedere il paragrafo «Principali specie»

Il genere Hardenbergia comprende diverse specie originarie dell'Australia dove vive in habitat molto diversi tra loro: dalla costa alle montagne, dalla foresta al bosco e talvolta anche in brughiera.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Si tratta di piante sempreverdi, rampicanti, che possono superare i tre metri di altezza, con un fusto legnoso che tende ad attorcigliarsi attorno al fusto di altre piante. Le foglie sono di colore verde scuro, coriaceo, con evidenti venature, strette e ovali. I fiori, riuniti in , sbocciano all'inizio della primavera e possono essere variamente colorati a seconda della specie e della varietà. I frutti sono dei .

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE

Esistono solo tre specie nel genere Hardenbergia tra le quali ricordiamo:

HARDENBERGIA VIOLACEA

La Hardenbergia violacea presenta le caratteristiche tipiche del genere con portamento rampicante, fusto legnoso che si avviluppa intorno ai fusti delle altre piante anche se non viene considerata invasiva. Ha foglie intere, lanceolate, di colore verde scuro, brillanti e con venature evidenti. Sono lunghe 75-100 mm.

hardenbergia violacea

I fiori di un bel colore viola (ma esistono varietà che producono fiori di colore rosa o bianco) riuniti in infiorescenze a racemo molto lunghe portano una trentina di fiori per racemo. Fiorisce alla fine dell'inverno-inizio primavera.

HARDENBERGIA COMPTONIANA

La Hardenbergia comptoniana è una specie perenne rampicante che produce fiori di colore blu-viola con il centro del fiore di colore verde. Fiorisce all'inizio della primavera.

hardenbergia comptoniana

COME COLTIVARE LA PIANTA

La Hardenbergia è una pianta molto semplice da coltivare che non richiede cure particolari.

E' particolarmente robusta, rampicante e per questo motivo tappezzante, che può essere allevata sia in vaso che in piena terra.

ESPOSIZIONE E TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Nella coltivazione dell'Hardenbergia occorre tenere presente che teme il freddo e ama esposizioni soleggiate pertanto, là dove le temperature invernali si abbassano sensibilmente, occorre necessariamente allevare la pianta in vaso per essere riparata durante la stagione fredda.

USO DI TUTORI

La Hardenbergia per crescere ha necessità di sostegni e piante piante molto adatte per adornare recinzioni e pergolati.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

La Hardenbergia va annaffiata durante il periodo primaverile-estivo frequentemente ma è preferibile aspettare che il terreno si asciughi in superficie prima di procedere con le successive annaffiature. Negli altri periodi le irrigazioni vanno sensibilmente ridotte.

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

La Hardenbergia si rinvasa ogni 2 anni utilizzando un vaso di dimensioni leggermente più grandi del precedente. Per il rinvaso utilizzate una miscela formata da terriccio da giardino, torba e sabbia (per favorire il drenaggio dell'acqua di irrigazione in quanto le Hardenbergia mal sopportano i ristagni idrici), il tutto in parti uguali.

Raccomando sempre di usare dei vasi di terracotta che favoriscono la respirazione della terra.

CONCIMAZIONE

Dall'inizio della primavera e per tutta l'estate la Hardenbergia si concima una volta ogni 2/3 settimane diluendo il fertilizzante nell'acqua di annaffiatura e dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante. Negli altri periodo le concimazioni vanno sospese.

E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta crescita della pianta.

COME POTARE LA PIANTA

Occorre regolarmente la Hardenbergia dopo la fioritura in quanto tende a spogliarsi alla base. Con la potatura la pianta si rinvigorisce ed emette nuovi germogli.

Ricordatevi, quando effettuate operazioni di taglio su di una pianta, di pulire e disinfettare (possibilmente alla fiamma) gli attrezzi che usate per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

FIORITURA

L'epoca della fioritura della Hardenbergia è l'inizio della primavera. I fiori sono riuniti in infiorescenze a racemo o a spiga e i fiori sono di solito di colore viola, lillà, bianco e rosa a seconda della specie e della varietà.

MOLTIPLICAZIONE

La moltiplicazione avviene per tale di fusto o per seme.

MOLTIPLICAZIONE PER TALEA

In tarda estate si prelevano delle talee lunghe 10-15 cm tagliate immediatamente sotto il nodo in modo che rimangano alcune foglie. Si raccomanda di tagliare in senso obliquo in quanto ciò permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l'accumulo di acqua sulla superficie di taglio.

Moltiplicazione per talea: taglio della talea sotto il nodo
Moltiplicazione per talea - eliminazione foglie poste più  in basso
Moltiplicazione per talea: spolverare la parte basale con della polvere rizogena per favorire la radicazione
Moltiplicazione per talea: fare dei buchi nel terreno per la sistemazione delle talee
Moltiplicazione per talea: busta messa a cappuccio nel vaso per mantenere una temperatura costante e evitare l'eccessiva perdita di umidità

Usate una lama ben affilata per evitare sfilacciature dei tessuti e abbiate cura che l'attrezzo che usate sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.

Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso si sistemano le talee in una composta formata da torba e sabbia in parti uguali facendo dei buchi con una matita, tanti quante sono le talee da sistemare avendo cura successivamente di compattare il terriccio intorno alle talee.

La cassetta o il vaso si ricopre quindi con un foglio di plastica trasparente o un sacchetto messo a cappuccio dopo aver sistemato nel terreno dei bastoncini per tenere la plastica lontana dalle talee e aver stretto il sacchetto con un elastico per evitare la perdita di umidità. Il vaso si sistema in una zona della casa leggermente ombreggiata. Ogni giorno si toglie la plastica per controllate l'umidità del terreno ed eliminate dalla plastica la condensa che si sarà sicuramente formata.

Una volta che iniziano a comparire i primi germogli, vuol dire che la talea ha radicato. A quel punto si toglie definitivamente la plastica e si sistema il vaso in una zona più luminosa e si aspetta che le talee si irrobustiscano. Una volta che sono sufficientemente grandi, si trapiantano nel vaso definitivo e si trattano come le piante adulte.

MOLTIPLICAZIONE PER SEMI

Qualora si intenda realizzare la moltiplicazione per seme occorre effettuare, prima della semina, la "scarificazione" vale a dire rendere lo strato esterno dei tegumenti del seme permeabile all'acqua e ai gas. Per far questo si possono adottare varie tecniche: immergere i semi in acqua bollente e lasciarli in ammollo fino a quanto l'acqua non si sarà raffreddata; oppure si può "graffiare" la superficie del seme con della carta vetrata a grana sottile oppure incidere lo strato esterno con un coltello (solo per i più esperti) facendo attenzione a non danneggiare "l'occhio" vale a dire la piccola depressione che si nota nel seme.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Non sono piante particolarmente soggette a malattie, occasionalmente possono essere soggette a:

Presenza di piccoli animaletti biancastri sulla pianta

Se notate dei piccoli insetti mobili di colore biancastro siete quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati
Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto a lato, sono inconfondibili, non ci si può sbagliare.

Afidi delle piante

Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista. Si tratta in genere di prodotti sistemici, vale a dire che entrano nel circolo linfatico della pianta e quindi sono assorbiti durante la nutrizione degli insetti.

Foglie che iniziano a ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone

Se le foglie iniziano a ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probabilmente in presenza di un attacco di , un acaro molto fastidioso e dannoso.

Acari sulla pianta: parassita e danno

Rimedi: usare un acaricida specifico reperibile presso i centri specializzati in giardinaggio.

ETIMOLOGIA DEL NOME HANDENBERGIA

Il nome del genere Hardenbergia è stato dedicato alla contessa Franziska von Hardenberg sorella del barone Carl Hugel (1795-1870) ufficiale dell'esercito austriaco, diplomatico, botanico ed esploratore.

CURIOSITÀ SULLA PIANTA

Nel suo paese di origine la pianta è conosciuta con il nome comune di falsa salsapariglia (perchè rassomiglia alla pianta comunemente nota come salsapariglia che altro non è che la Smilax aspera) o pisello viola.

E' una pianta utilizzata per il decoro stradale soprattutto negli Stati Uniti dove è comunemente chiamata "vite lilla" o "vite messicana lilla".

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

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